30. Il suo sorriso

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Sto guardando le foto di ieri sera mentre aspetto che Cesare si prepari quando me ne capita una con un suo primo piano, è una foto "rubata", di quelle in cui le espressioni sono naturali perché non ti accorgi che te ne stanno facendo una. Provo a modificarla mettendola in bianco e nero ed effettivamente è molto più bella, faccio ancora qualche ritocco sfumando leggermente lo sfondo in modo che risalti solamente il suo viso. Quando sono soddisfatta la salvo ma invece di passare ad un'altra, resto a fissarla, mi ipnotizza quel sorriso; in quest'ultimo mese mi sono resa conto di essermi innamorata di lui.

Sono immersa nei miei pensieri quando finalmente arriva in salotto.

"Possiamo andare, sono pronto!"

"Wow, che eleganza!" dico mentre mi alzo per infilarmi il giaccone.

"Facciamo una cosa, io prendo la mia macchina e tu la tua, così intanto la riporti a casa e poi andiamo con la mia."

"Ottima idea, così se non dovesse ripartire almeno è vicino casa."

Entrati in casa mia lascio Cesare in soggiorno e vado in bagno, quando esco dalla doccia noto il cellulare che lampeggia, lo prendo e vedo che ha pubblicato su instagram la foto che gli ho mandato citandomi come fotografa, sorrido, gli metto un like ed esco dal bagno per andare in camera a vestirmi.

Prendo lo zaino e tiro fuori i vestiti che avrei voluto mettere ieri sera, per fortuna i pantaloni sono in un tessuto che non si stropiccia, mi vesto, infilo un paio di scarpe con i tacchi, poi torno in bagno per pettinarmi e truccarmi; faccio una coda di cavallo poi metto eyeliner, mascara e rossetto, per ultimo il profumo.

"Sono quasi pronta" gli dico mentre torno in camera a mettere gli orecchini e prendere cappotto e borsa.

"Eccomi, andiamo?"

"E poi dicevi a me! Sei bellissima"

"Grazie!" gli dico mimando un inchino.

Quando arriviamo da mia nonna, i miei e mia zia con mio cugino sono già arrivati, mancavamo solo noi; fatte le presentazioni ci sediamo a tavola.

Durante il pranzo sono stati tutti molto carini con Cesare che, dopo un primo momento di imbarazzo, si è sciolto chiacchierando con tutti come se li conoscesse da una vita. La più esilarante di tutti però è stata la mia bisnonna che si è convinta che Cesare sia il mio ragazzo e a nulla sono serviti i miei tentativi di farle capire che non lo è; per lei, donna di più di 90 anni, quando una ragazza porta a casa un ragazzo sono automaticamente fidanzati, punto e basta!

Usciamo da casa di mia nonna che è quasi buio.

"Grazie, sono stato bene"

"Sono contenta. Ti va di fare 2 passi in centro?"

"Ci sto!"

Mentre siamo in macchina squilla il cellulare di Cesare che risponde, è Nelson; pochi secondi dopo inizia anche il mio, è Bea.

"Che fai di bello?"

"Sto andando a fare due passi in centro, sono appena uscita da casa di mia nonna"

"Senti, hai da fare domani?"

"Mhh, no, perché?"

"Sono con Nelson, Tonno e Fede e stavamo pensando di andare via domattina e fare un giro da qualche parte, vieni anche tu? Nelson sta chiamando anche Cesare"

"Sì, lo so. Per me va bene, fammi sapere cosa decidete"

"Ottimo! Ehi.. aspetta!! Come fai a sapere che Nelson è al telefono con Cesare?"

"È una lunga storia." le rispondo ridendo. "Poi ti racconto."

"Sono curiosa! Comunque ti chiamo dopo così ti faccio sapere cosa abbiamo deciso"

A volte le favole diventano realtà      |Cesare Cantelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora