12. Al mare

718 21 0
                                    

Mi vesto velocemente, tra poco i miei amici passeranno a prendermi per andare a passare la serata al mare; metto un vestitino leggero che ho appena preso a Firenze e un paio di sandali, lego i capelli con una crocchia e scendo. Poco dopo riconosco la macchina di Cesare che accosta, mi avvicino e salgo dietro vicino a Sofia che mi ha fatto spazio, a fianco a lei c'è Bea mentre Nelson è seduto davanti.

"Siamo solo noi?" domando mentre ripartiamo

"No, abbiamo appuntamento all'imbocco dell'autostrada con Nicolas, Frank,Tonno e la sua ragazza." mi risponde Nelson.

Durante il viaggio parliamo con Bea e Sofia della mia giornata di shopping ai Gigli, degli sconti che c'erano e di cosa ho comprato.

"Eccole, le solite ragazze che parlano di vestiti e scarpe" ci prende in giro Nelson

"Oh, ma smettila. Spendi più tu in camicie di quanto spendo io per tutto il guardaroba" lo zittisce Bea facendoci ridere tutti.

Sono le 20 quando arriviamo a Rimini, dopo aver parcheggiato cerchiamo un posto dove andare a cena; essendo in 9 senza aver prenotato, a luglio, in giro per una località turistica, fatichiamo non poco per trovare un posto dove mangiare. Alla fine, avendo visto dei banchetti di street food, decidiamo di prendere qualcosa lì. In fondo quello che conta di più è la compagnia e non dove si mangia.

È una calda serata estiva, in giro c'è molta gente, trovo sempre piacevole camminare sul lungo mare; abbiamo camminato molto, riso e scherzato ma non tanto quanto quando mi è venuta la malaugurata idea di andare sulla spiaggia.

"Vi va di andare a mettere i piedi in mare?" chiedo agli altri mentre stiamo passeggiando.

"Ma tu sei fuori!" mi risponde Nelson.

"Daiii!!! È luglio, mica dicembre." dico ridendo

Dopo un po' di insistenze riesco a convincerli e, prese le scarpe in mano, attraversiamo la spiaggia fino al mare. I ragazzi, che fino a 5 minuti prima facevano tante storie, ora sembrano essersi trasformati in bambini di 6 anni e cosa fanno dei bambini dispettosi al mare? Ti schizzano!!! Dopo un momento di finta tranquillità, hanno iniziato a tirare acqua a noi ragazze che siamo scappate lungo la spiaggia fra finte urla e risate; poi però siamo tornate indietro e, mentre loro ridevano, ci siamo vendicate e, ovviamente, la più tremenda di tutte sono stata io. Mi sono fermata solo quando Tonno e Cesare mi hanno teso un agguato e, dopo avermi presa per le braccia e le gambe, hanno iniziato a farmi dondolare minacciando di buttarmi in acqua... mi sono dovuta arrendere ma credo di non aver mai riso tanto.

Per fortuna fa caldo e gli schizzi d'acqua che abbiamo sui vestiti si asciugano quasi subito, dopo esserci ricomposti e aver rimesso le scarpe, decidiamo di andare a prendere qualcosa prima di tornare verso casa.

Durante il viaggio di ritorno siamo tutti molto taciturni, la stanchezza inizia a farsi sentire.

Mentre guardo fuori dal finestrino ripenso a questa serata, a quanto questi ragazzi siano entrati così tanto nella mia vita che non posso più fare a meno della loro amicizia. Non eravamo amici da anni, alcuni di loro mi conoscevano da pochissimo eppure mi sono stati vicino nel momento più brutto della mia vita. È vero che la telefonata incriminata l'ho ricevuta quando ero nel loro studio e ne sono stati involontariamente testimoni immediati, ma non per questo erano obbligati ad aiutarmi, potevano dirmi due parole e poi ciao, arrangianti, problemi tuoi e invece eccoli lì, tutti pronti a sostenermi. Tutti dovrebbero avere degli amici come loro e io sono proprio fortunata ad averli incontrati, soprattutto perché i miei vecchi amici li ho persi tutti a causa di Mirko, nessuno gli andava bene, per lui erano tutti "sbagliati" invece quello sbagliato era lui. L'unica che mi è rimasta sempre accanto è stata Bea e ora, grazie a lei e alla sua storia con Nelson, ho dei nuovi e meravigliosi amici.

A volte le favole diventano realtà      |Cesare Cantelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora