25. La vigilia di Natale

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Come un battito d'ali, i mesi sono passati e fra 3 giorni è Natale, stasera ci troveremo con i ragazzi allo studio per brindare tutti insieme. Ho pensato di fare un piccolo regalo ad ognuno di loro, niente di che, ma visto che sono tutti golosi, ho preparato 6 bei sacchetti di biscotti fatti da me.

Bea è venuta a casa mia per mangiare una pizza prima di andare insieme dai ragazzi.

Sto mettendo i regali in una busta quando un dubbio mi assale

"Oddio, che stupida! Che tu sappia ci saranno le ragazze di Dario e Tonno? Semmai preparo al volo un sacchetto anche per loro"

"Credo di sì, non ne abbiamo parlato con Nelson."

"Sai che faccio? Li preparo, così in caso ci fossero, non faccio una figuraccia. Ci metto 2 secondi"

Preparo al volo i sacchetti e li metto nella busta insieme agli altri.

"Potresti portare tu la busta? Io prendo il dolce" le chiedo mentre infilo il giaccone.

Prendiamo tutto e usciamo di casa, saliamo in macchina e partiamo, lungo la strada Bea mi racconta che Gaia, una delle nostre amiche, ha lasciato il ragazzo per tornare con il suo ex.

"A proposito di ex, Mirko si è trasferito a Milano, mi sono sempre dimenticata di dirtelo"

"A Milano?" mi chiede con una faccia che mi fa scoppiare a ridere.

"Sei uguale a me quando l'ho saputo" continuo a ridere, poi mi calmo e riprendo "Un giorno ho incontrato il suo socio, me l'ha detto lui. Sembra che sia cotto di quella con cui mi ha messo le corna; lei era qui all'università e, appena si è laureata, è voluta tornare a casa e lui l'ha seguita."

"E con l'attività come ha fatto?"

"Ha lasciato anche quella, dovrebbe lavorare per il padre di lei ora."

"Almeno lo tiene sotto controllo, furba la ragazza" dice ridendo.

"Sai che non ci avevo pensato? Quasi mi dispiace per lui, ora non potrà dire che ha un sacco di impegni di lavoro" dico mentre rido anche io.

"Ti dispiace che sia andato via soprattutto con lei?"

"In verità no, mi è assolutamente indifferente"

Dopo un po' arriviamo finalmente allo studio, prendiamo le cose dalla macchina e andiamo a suonare, ci apre Tonno.

"Auguri ragazzi, dove posso appoggiare il dolce?"

"Anche il dolce hai fatto?" mi chiede Nelson

"Certo, sennò che brindisi di Natale sarebbe!"

"Dammi, lo porto in cucina." mi dice Dario.

Tolgo la giacca poi prendo la busta con i sacchetti di biscotti.

"Ragazzi, non mi rimproverate, è vero che avevamo detto niente regali ma vi ho fatto comunque un pensierino. Li ho fatti io." dico mentre faccio il giro dando ad ognuno di loro un sacchetto "So che siete golosi e non ho resistito."

I ragazzi mi ringraziano poi vedo che si guardano fino a che Dario rompe il silenzio: "In realtà non siamo stati di parola neanche noi" poi prende un pacchetto da sotto l'albero di Natale e viene verso di me "Tieni, da parte di tutti noi".

"Non dovevate, mi mettete in imbarazzo" dico mentre prendo il pacchetto e lo scarto; quando vedo il contenuto mi viene spontaneo un sorriso "Grazie!!!" e ho subito un'idea "Arrivo subito" prendo il mio regalo e scappo in bagno, tolgo il maglione e mi infilo la felpa con il loro logo stampato sulla schiena.

"Come sto?" chiedo quando ritorno da loro.

"Ora sei ufficialmente un'abitante della valle" mi dice Dario.

A volte le favole diventano realtà      |Cesare Cantelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora