Mi sveglio alle 6 e inizio a prepararmi per passare questa giornata in montagna. Dopo una doccia veloce, indosso gli indumenti termici e gli scarponi, controllo poi lo zaino per essere sicura di averci messo tutto. Guardo l'ora, le 6.40, giusto il tempo di un caffè prima che arrivi Cesare a prendermi.
Prima di uscire infilo giaccone, sciarpa e berretto, prendo lo zaino e scendo; mentre aspetto sul marciapiede ripenso a questi ultimi due giorni, soprattutto a ieri, sono stata proprio bene con lui. Poco dopo eccolo.
"Buongiorno" dico salendo in macchina mentre mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia.
"Buongiorno a te" mi risponde facendomi un grande sorriso. "Ti volevo ancora ringraziare per ieri, ho passato una bellissima giornata"
"Non mi devi ringraziare! È stata una bella giornata anche per me."
Arrivati sotto casa di Fede, Cesare lo chiama e poco dopo arriva; è già in macchina con noi quando arrivano gli altri e partiamo. Lungo la strada ci fermiamo per fare colazione e prima di ripartire ne approfitto per togliermi il giaccone e slacciare la felpa, in macchina è caldo e non voglio sentire freddo quando scenderemo.
Durante il viaggio parliamo molto e scopro in Federico non solo un ragazzo molto simpatico ma anche uno con cui si parla molto bene. Dopo più di un'ora di viaggio la strada inizia a salire e il paesaggio cambia a poco a poco, all'improvviso tutto è ricoperto di neve, sono quasi le 11 quando finalmente parcheggiamo le macchine vicino alla stazione dell'ovovia che ci porterà fino al rifugio quasi a quota 1900 m.
Appena entrati nella cabina tiro fuori la reflex dallo zaino ed inizio a scattare qualche foto sia al panorama che ai miei amici; quando usciamo dalla stazione di arrivo veniamo investiti dal freddo pungente che ci fa rabbrividire.
In giro ci sono diverse persone, soprattutto sciatori nelle loro tute colorate pronti alla discesa lungo le piste. Ci dirigiamo verso il parapetto per ammirare il panorama che, grazie alla limpida giornata di sole, è favoloso; inutile dire che ho fatto molte foto.
Dopo un po' ci spostiamo per vedere il panorama un po' intorno ma il freddo è tanto ed inizia ad essere un orario buono per mettere qualcosa sotto i denti perciò andiamo verso il rifugio. Ci avviciniamo al bancone, prendo una focaccia ripiena e una birra, poi inizio a guardarmi intorno riuscendo a trovare un tavolo grande che per fortuna è libero e ci possiamo stare tutti. Finita la focaccia ho ancora un po' di fame, mi alzo e vado a prendere una fetta di cheese cake ai frutti di bosco che ho adocchiato prima, la accompagno con una tazza di tè fumante.
Quando usciamo dal rifugio il sole ha già iniziato la sua parabola discendente, c'è una bella luce ideale per le foto. Mentre camminiamo nella neve inizio a valutare le angolazioni per poter fare ancora qualche scatto e ne trovo qualcuna interessante; i ragazzi intanto si stanno divertendo ed è proprio in un momento di gioco che Cesare fa un movimento che mi fa venire un'idea. Lo chiamo.
"Mi faresti da soggetto per un paio di scatti?"
"Paghi bene?"
"Scemo!" gli dico ridendo dandogli un leggero pugno su un braccio.
"Dai, sto scherzando! Dove mi devo mettere?"
"Vieni con me"
Ci allontaniamo un po' dagli altri verso un punto che già avevo fotografato prima, chiedo a Cesare di mettersi rivolto verso valle e di stare a braccia larghe, indietreggio un po' e faccio alcuni scatti spostandomi un po' tra uno e l'altro in modo da averlo o al centro o a lato dell'inquadratura.
"Che combinate voi due tutti soli soletti?".
La voce di Nelson mi fa sussultare, non mi ero accorta che si stesse avvicinando, dietro di lui vedo anche gli altri che vengono verso di noi.
"Che non si vede?" gli dico ridendo.
"Ma hai sbagliato soggetto, io sono molto meglio" dice mimando una posa fotografica che mi fa scoppiare a ridere.
"Ho capito, farò un paio di foto anche a te"
Alla fine, o da soli o in gruppo, seri o con le facce buffe, ho fatto un po' di foto a tutti. Cesare e Tonno mi hanno chiesto di prestargli la reflex in modo da scattare anche a me qualche foto insieme a loro; approfittando di una famiglia che era lì vicino, ci siamo fatti fare anche una foto di gruppo.
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A volte le favole diventano realtà |Cesare Cantelli|
FanfictionMaria Chiara è fidanzata con un ragazzo che la trascura. Dopo la rottura con lui, ritroverà la gioia di vivere. Ancora non sa che un altro ragazzo, in punta di piedi, sta entrando nel suo cuore facendola di nuovo innamorare. La storia è frutto di im...