A volte le favole diventano realtà |Cesare Cantelli|

5. Andiamo al cinema

Mi sveglio di colpo, una debole luce filtra dalle persiane, guardo l'ora, le 5:53. Mi rendo conto di essermi addormentata sul divano con ancora i vestiti di ieri sera addosso. Prendo il telefono, lo accendo e subito mi arrivano un mare di notifiche, do una rapida occhiata lasciando per ultime quelle di Mirko e Bea.

Mirko mi scrive che si è reso conto di aver esagerato e di richiamarlo; Bea invece vuole sapere come sto e cosa è successo.

Decido di rispondere a Bea, Mirko lo chiamerò più tardi.

Dopo essermi fatta una doccia e mangiato qualcosa, provo a chiamare Mirko.

"Buongiorno, ho provato a chiamarti ieri sera ma avevi il telefono sempre non raggiungibile."

"L'ho spento, non avevo voglia di parlare con nessuno."

"Hai voglia di andare al cinema stasera? Solo noi due."

"Sì, mi piacerebbe."

"Bene, allora ti passo a prendere verso le 20:30"

"Ok"

"Ora ti saluto, devo andare. Buona giornata"

Mentre vado al lavoro ripenso alla telefonata, è strano che voglia andare al cinema, forse vuole veramente farsi perdonare.

A pranzo mi chiama Bea.

"Mi spieghi cos'è sta storia dei ragazzi? Non c'ho capito molto dal tuo messaggio"

"A quanto pare Mirko è un altro di quelli che pensa che fare lo youtuber a tempo pieno non sia un lavoro ma solo un passatempo per gente che non hanno voglia di lavorare."

"E ti pareva."

"Ma poi dovevi sentire con che cattiveria lo diceva. Credimi, ci sono rimasta male."

"E ci credo, ci sarei rimasta male anche io. Ma poi che gli importa di cosa fanno per vivere. Mica sono delinquenti"

"Lo so"

"Immagino che stasera non vi vedrete, vuoi venire da me?"

"No, mi porta al cinema."

"Ma sei seria?"

"Stamattina mi ha chiesto di andare al cinema, dovevo rifiutare?"

"Beh,no. Ma dopo ieri sera..."

"Bea, per favore!"

"Ok,ok. Se ci sono novità, chiamami."

"Ok."

Sono le 18:30, per fortuna non sono tornata tardi, ho tutto il tempo di prepararmi; mi faccio una doccia e un panino al volo, poi vado in camera. Scelgo cosa indossare: una camicetta leggera che non abbottono del tutto, un paio di jeans skinny e le scarpe con il tacco; faccio una treccia morbida e mi trucco appena. Sto infilandole scarpe quando Mirko mi chiama per dirmi di scendere.

Salgo in macchina e rimango piacevolmente sorpresa, ha messo una camicia, la mia preferita, che non indossa quasi mai perché preferisce stare"comodo" con le t-shirt, ha anche lasciato sbottonati i primi due bottoni come sa che mi piace tanto. Mi avvicino e questa volta il bacio che ci scambiamo non è sfuggente come quello di ieri sera.

Essendo a metà settimana, al cinema non c'è molta gente e la sala è mezza vuota. Nonostante la grande pubblicità e le aspettative che avevo, devo dire che il film non mi ha entusiasmato, forse perché non è un genere che mi piace in modo particolare.

Arrivati sotto casa mia, noto che Mirko non si ferma per farmi scendere ma prosegue, intuisco subito che sta cercando parcheggio per poi salire da me.

Appena entrati mi mette un braccio intorno alla vita e una mano tra i capelli, mi si avvicina e ci baciamo con passione. Quando ci stacchiamo mi sbottona la camicia e me la sfila, mi solleva da terra e mi porta verso la camera... nel giro di poco i nostri vestiti sono sparsi un po' ovunque e stiamo facendo l'amore.

È tardi quando si alza per rivestirsi, mi piacerebbe che si fermasse qui ma preferisco non dire nulla per non discutere un'altra volta.

"Domani sarò via tutto il giorno, vado a Roma per lavoro. Se va in porto il progetto che ho in ballo tra 15 giorni starò giù una settimana per una fiera di settore."

"Una settimana?" chiedo stupita.

"Non incominciare con le lamentele"

"Non mi lamento, è solo che di solito durano 3 o 4 giorni."

"Infatti durerà 4 giorni, più 2 per allestire e smontare lo stand, mettici il viaggio e abbiamo fatto una settimana." e intanto si avvia verso la porta di casa.

"Hai ragione, non l'avevo considerato, scusa. Ci vediamo dopodomani?"

"Credo di sì. Ora vado, buonanotte."

Mi bacia e se ne va.