16. Cesare

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Cesare

Ieri siamo tornati dalla montagna con Sofia e gli altri, ma non sono riuscito a divertirmi come avrei voluto. Avevo troppi pensieri per la testa, troppe sensazioni che mi creano un gran conflitto interiore.

So benissimo cosa, anzi chi, mi fa stare così ma come posso dire alla ragazza con cui sto dal liceo, quella che mi ha sempre sostenuto e appoggiato in tutti questi anni, quella con cui ho condiviso tante esperienze, che i miei sentimenti per lei sono cambiati; a Sofia voglio ancora molto bene, ma non come prima.

Ho bisogno di parlare con Nelson prima che la testa mi esploda, lo chiamo.

"Puoi venire da me, ho bisogno di un consiglio"

"Mezz'ora e sono lì"

Come sempre i tempi di Nelson sono relativi, arriva dopo più di un'ora. Quando entra in casa, dopo aver fatto un po' di feste al cane, si mette a parlare senza freno di giochi per la play, di cose che ha visto e che vorrebbe ordinare, del nulla.... va avanti per più di mezz'ora prima che si ricordi che è qui perché l'ho chiamato io.

"Allora, che consiglio ti serve?" mi chiede all'improvviso.

Non so da che parte iniziare, non mi sono preparato un discorso, inspiro profondamente

"È un gran casino, Sofia..."

"È incinta?" mi chiede con una voce mista tra il preoccupato e l'emozionato.

"Oddio no, almeno spero!"

"Allora cosa c'è di incasinato?"

"Mi lasci parlare, per favore? Già è abbastanza difficile dirtelo, senza che tu mi interrompi ogni 2 secondi..."

"Scusami, prometto che resto in silenzio. Parla pure"

"Credo di non amare più Sofia!" dico tutti d'un fiato.

Nelson mi guarda con gli occhi spalancati ma, come promesso, non apre bocca mentre mi alzo e inizio a girellare nervosamente per la stanza. "Ho un'altra per la testa! Non dico che sono innamorato di lei, non lo so, non lo riesco a capire. Ma il solo fatto di pensare sempre a lei, anche quando sono con Sofia, mi sta facendo uscire di testa!"

"E lei, quest'altra ragazza intendo, prova qualcosa per te?"

"Non penso! Ma questo non cambia quello che sento io!"

"Anche questo è vero.... Eppure non ho notato nulla di strano tra te e Sofia mentre eravamo via."

"Ho cercato di essere sempre lo stesso, non volevo rovinarle la vacanza, ma non è stato facile. Non voglio ingannarla, non se lo merita."

" Cos'hai intenzione di fare?"

"È per questo che ti ho chiamato. Non so cosa fare, Nelson."

"Credo che hai scelto la persona meno adatta, sai bene quanto me che sono un completo disastro con le ragazze. Mi ci è voluta un'eternità prima di riuscire a mettermi con Bea."

"Questo perché lei è una ragazza saggia e c'ha pensato bene... a parte gli scherzi, tu cosa faresti?"

"Non lo so, mi ci dovrei trovare in una situazione così."

"Come sempre sei di grande aiuto" dico sbuffando.

"Cesu, che ti devo dire, pensaci bene prima di buttare all'aria la tua storia con Sofia. Se poi ti accorgessi che ti sei sbagliato e non provi nulla per l'altra? Potrebbe anche essere che sei solo attratto fisicamente da lei e nulla più. Può succedere."

"Forse hai ragione, sai?" e mi metto a pensare mentre continuo a camminare per la stanza "Farò così: la prossima volta che incontro questa ragazza, voglio vedere che effetto mi fa. Se è solo attrazione cercherò di farmela passare altrimenti parlerò con Sofia."

"Mi sembra giusto, basta che non fai stronzate!"

"Non potrei mai, lo sai!"

Abbiamo parlato per più di un'ora poi ho accompagnato Nelson fino al cancello e mi sono messo a giocare in giardino con il mio cane; speravo di riuscire ad allontanare per un po' i pensieri ma così non è stato. Ho sempre il suo viso davanti e il cuore che mi batte forte come non mi succedeva da quando mi sono innamorato di Sofia, credo che non sia solo attrazione.

A volte le favole diventano realtà      |Cesare Cantelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora