«Rin ti piace questo?» Chiedo indicandole un vestito sul manichino.
Ieri dopo pranzo i ragazzi sono andati a fare le prove e io e mia sorella siamo tornate a casa per la maratona Netflix e per i gossip. Visto che non facevamo shopping da una vita abbiamo deciso di passare la mattinata al centro commerciale.
«Provati questo.» Mi passa un abito e mi spinge nel camerino.
È un vestito bicolore, metà bianco e metà nero. La scollatura a barchetta, lungo fino a metà coscia, l'allacciatura è sul fianco destro tramite un fiocco e maniche a tre quarti. Esco dal camerino per farmi vedere da mia sorella e capisco che le piace perché le si illumina il viso.
«Se non lo prendi ti picchio, ti sta benissimo Suna.» Mi fa fare un giro su me stessa «Poi me lo presti ovviamente.» Sorride mandandomi un bacio volante per poi spingermi di nuovo a cambiarmi.
Quando finalmente usciamo da quel negozio ci precipitiamo da Starbucks a prenderci un tè freddo alla pesca, ma propio mentre siamo sedute a sorseggiare la bevanda ci interrompe.
«Oh mio dio Suna sei proprio tu?» Mi giro e mi trovo faccia a faccia con una ragazza sorridente.
È alta, bionda tinta, magra e molto carina, l'unica cosa che non mi convince è la sua espressione, quasi disgustata nel vedermi.
«Ehm ciao. Tu sei?» Chiedo non sapendo chi sia.
«Andiamo Suna come chi sono.» Mi spinge leggermente il braccio «Sono Hye-jin, Hye-jin Lee andavamo a scuola insieme non ti ricordi?» Chiede sorridente ed è qui che capisco che non mi sono dimenticata solo di Jungkook.
«Mi dispiace Hye-jin, ma mia sorella ha avuto un incidente anni fa e ha perso la memoria per certe cose. Non prendertela se non ti riconosce.» Intervene mia sorella appoggiando una mano sulla mia spalla.
«Ah tu sei Rin vero? La sorella minore di Suna.» Perché sorride tanto.
«Si sono io.»
«Quanto c'è di differenza tra voi che non mi ricordo più?» Ma cosa le importa, saranno affari nostri no!?
«Tre.» Risponde Rin prima che io possa anche solo dire qualcosa.
«Beh Suna mi ha fatto davvero piacere rivederti. Stammi bene, ciao Rin.» Urla e se ne va seguita dalle sue amiche.
«Perché quella faccia?» Chiede riportandomi alla realtà.
«Solo a me dava l'impressione che fosse una brutta persona?» Chiedi a mia sorella che torna nel frattempo a bere il tè.
«Unni rilassati, era solo una tua vecchia compagna di scuola.» Sarà, ma non mi convince molto.
🎤Jungkook
«Ragazzi per oggi abbiamo finito riposatevi.» Ci congeda il coreografo.
Torniamo a casa e mi butto sul divano.
«Vedi Suna oggi?» Chiede Jin hyung sedendosi accanto a me.
«Non ne abbiamo parlato, ma credo sia meglio lasciargli i suoi spazi.» Appoggio la testa sulla sua spalla.
«Oh Jungkookie sei propio un biscottino, ma se la vuoi vedere perché non gli chiedi se è libera. Nel caso ti dice di no.» E proprio mentre parliamo mi arriva un messaggio, il suo messaggio.
«Hyung leggi! Sono così felice.» Inizio a saltare sul divano dalla felicità.
«Scendi immediatamente prima che ti strozzi con le mie stesse mani.» Faccio come mi dice e torno al suo fianco.
«Andiamo a mangiare così poi sarai libero di andare dalla tua principessa.» Calca molto l'ultima parola per poi dirigersi in cucina.
Mangiamo quello che abbiamo comprato prima di tornare e vado in camera mia per farmi una doccia.
Sono sta agitato, sembro una femminuccia. Capitemi sono anni che aspettavo mi mandasse messaggi così e finalmente è successo.
Faccio la doccia e quando finisco torno in camera a vestirmi.
Metto un paio di jeans neri, una t-shirt larga bianca, la giacca di pelle nera e le scarpe della fila.
Prendo telefono, chiavi della macchina e di casa poi saluto i ragazzi ed esco.
Raggiungo casa sua in breve tempo e la voglia di vederla aumenta sempre di più.
Suono al suo appartamento e aspetto che mi apra.
«Ciao Kookie.» Sorride spostandosi di lato per lasciarmi entrare.
«Perché sei tutto elegante? Io sono in tuta.» Ride e dio se mi era mancata cazzo.
Indossa una tuta della Puma nera che le stava divinamente.
«Ma la tuta non ti impedisce di essere bella.» Sussurro al suo orecchio e le sue guance si tingono di un rosea leggero.
«V-vuoi da bere? Da mangiare?» Chiede allontanandosi un po' da me.
«No sono a posto grazie.»
«Jungkook per caso non conosciamo una certa Lee Hye-jin?» Chiede avviandosi in camera sua.
Quasi mi stozzo con la mia stessa saliva. Cosa c'entra quella puttanella da quattro soldi?
«Cosa ti ha fatto? Stai bene? Che ti ha detto?» L'afferro per un braccio facendola girare verso di me e controllando se sta bene.
«Non mi ha fatto niente. Io e Rin l'abbiamo incontrata al centro commerciale stamattina, ma non mi ricordo neanche di lei.» Sorride anche se so benissimo che le dispiace.
«Se per caso dovessi rincontrarla stalle il più lontano possibile. Mi hai capito?» Sono furioso. Come si permette di avvicinarsi anche solo a Suna?
«Hey che ti prende?» Mi accarezza la guancia e istintivamente mi allontano, ma non per lei, per questa situazione.
«J-jungkook.» Dice con la voce spezzata.
«Scusami non volevo. Non mi fido di quella stronza quindi mi preoccupo per te. Selle lontano.» Accorcio le distanze e le do un piccolo bacio sulla guancia.
Le prendo la mano e la faccio sedere accanto a me sul letto.
«Dimmi, dove hai trovato le foto?» Chiedo guardando la scatola davanti a noi.
«Quando tornai a casa dopo aver lasciato mia sorella da una sua amica trovai questa scatola in cucina. Mamma ha scritto in un foglietto che qui c'erano le foto della mia infanzia e volevo guardare con te perché immagino tu sia presente.» Sorride.
È strano quando parliamo perché non c'è più quell'affinità che c'era una volta e mi dispiace tanto, ma è comunque bello passare del tempo con lei.
Guardiamo innumerevoli foto e sorrido nel vedere che le riconosceva. Anche quelle in cui c'ero anch'io.
Rimangono solo poche foto, ma quella che ci ritroviamo davanti mi spezza il cuore. Eravamo io e lei a casa mia che ci baciavamo.
Mi giro per vedere la sua reazione e la trovo a guardarmi.
«Sai mi ricordo questo giorno e ti ringrazio per esseri preso cura di me.» Si ricorda. Ricorda questo giorno.
Continuo a guardarla senza staccarle gli occhi di dosso, quanto è bella. I suoi occhi incastrati nei miei, quelle fortuitissime labbra che mi fecero innamorare di lei, oltre al resto. Voglio poterla riavere, anche solo per alcuni minuti. Voglio di nuovo sentire le sue labbra sulle mie, voglio baciarla.
Mi avvicino portando una mano sulla sua guancia per poterla avvicinare a me e la bacio. All'inizio è sorpresa, ma poi ricambia.
Porta le braccia attorno al mio collo e io porto le mie sulla sua vita per avvicinarla a me. Mi è mancata tanto e so di averlo detto mille volte, ma cazzo mi mancava.
![](https://img.wattpad.com/cover/204117203-288-k513306.jpg)
STAI LEGGENDO
𝗱𝗼𝗻'𝘁 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲 // ᴶᴷ
Fanfic[IN REVISIONE] Park Sunae, insieme a sua sorella e a sua madre, torna in Corea dopo ben cinque lunghi anni. Dopo la morte del padre, per la quale ha sofferto molto, può finalmente tornare a respirare. Nuovo lavoro come attrice per uno dei k-drama p...