«Suna Byeol ha bisogno delle sue cose se state dalla nonna ancora per molto.» Tae perché mi fai questo.
«Se non vuoi andarci perché pensi ci sia Jungkook non ti preoccupare, mi hanno detto che è via quindi non ti preoccupare.» Continua cercando di convincermi. Odio quando fa quella faccia da gatto con gli stivali, con quegli occhioni.
«Non guardare me io non so niente.» Si difende Jimin quando cerco il suo sguardo.
«Oh va bene andiamo.» Riesce sempre a convincermi, come faccia non lo so.
Arriviamo a casa e dopo essere entrati nell'appartamento tiro un sospiro di sollievo nel non vederlo li.
«È la prima volta che entro in casa vostra, ma speravo di farlo in condizioni diverse.» Mi sento in colpa per lui.
«Mi dispiace Jiminie, se non avessimo litigato sareste dovuti venire qui per il party dell'appartamento. Scusami.» Lo abbraccio e lui ricambia subito.
«Ti dai sempre la colpa.» Mi rimprovera «Dai muoviamoci che sinceramente non mi va di vedere la terza guerra mondiale.» Lo guardo confusa poi capisco, potrebbe tornare a casa da un momento all'altro quindi meglio muoversi.
Prendiamo tutto quello che può servire a Byeol in questi giorni poi usciamo.
«Hyung ho capito non c'è bisogno di ripetermelo sempre, sto già provvedendo.» La sua voce mi blocca e appena giriamo l'angolo li vediamo, Suga e Jungkook.
«Oh ciao ragazzi.» Dice il maggiore salutandoci.
Io e Jungkook non ci stacchiamo mai gli occhi di dosso, ma mi nascondo un po' dietro Jimin per sentirmi più protetta.
«Suna possiamo parlare ti prego. Cosa c'è tra te e Jungwoo?» Si avvicina.
«Non ho niente da dirti stai lontano da me. Quello che c'è o non c'è fra di noi non è affar tuo.» Mi stringo di più a Jimin e grazie a dio capisce senza che debba dira altro.
«Kookie noi andiamo.» Mi prende per mano e lasciamo Jungkook con Tae e Suga.
«Grazie.» Lo abbraccio una volta fuori dal palazzo.
Quando anche Tae ci raggiunge torniamo a casa della nonna e davanti alla porta ad aspettarci c'è Jungwoo.
«Woo!» Urlo scendendo dalla macchina e saltandogli in braccio.
«Indovina chi ho rivisto?» Gli chiedo lasciandolo respirare.
«Ma guarda non saprei proprio.» Scherza «Vi siete parlati?» Chiede mentre entriamo tutti in casa.
«E di cosa avremmo dovuto parlare. Io non ho niente da dirgli.» Mi butto sul divano e abbraccio il mio piccolino.
«Amore mio quanto mi sei mancato.» Ho lasciato Byeol dalla nonna mentre siamo tornati a casa.
«Fino a che ora restate qui?» Chiedo a Tae e Jimin.
«Non per molto ancora dobbiamo fare le prove.» È quest'ultimo che mi risponde.
«Jungwoo tu?»
«Avevo pensato di fare un picnic ti va?» Oh è da tanto che non facciamo un picnic.
«Certo.» Sorrido.
«Hai preparato tutto tu?» Chiedo una volta arrivati al parco.
Tae e Jimin se ne sono andati poco prima di pranzo quindi io e Jungwoo siamo venuti in questo parco poco dopo.
«Ci ho provato, non so se però siano commestibili.» Ride contagiando anche me.
«Ti ricordi quando stavamo insieme facevamo spesso picnic. Mi manca un po'.» Fisso il cielo sdraiata sul telo.
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𝗱𝗼𝗻'𝘁 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲 // ᴶᴷ
أدب الهواة[IN REVISIONE] Park Sunae, insieme a sua sorella e a sua madre, torna in Corea dopo ben cinque lunghi anni. Dopo la morte del padre, per la quale ha sofferto molto, può finalmente tornare a respirare. Nuovo lavoro come attrice per uno dei k-drama p...
