🎤 Jungkook
Siamo in soggiorno seduti sul divano a mangiare cibo cinese, tutti tranne Jimin che fa il suo ingresso poco dopo sedendosi tra Hobi e Tae.
«Come mai oggi mangiamo cibo d'asporto?» Chiede appunto quest'ultimo notando le scatole del cibo confezionato.
«Non mi andava di preparare il pranzo tanto partiremo stasera.» Commenta Jin mangiando un boccone.
«Ah Jimin-ssi il tuo telefono non smetteva si suonare. Ti sono arrivati un sacco di messaggi da parte di un numero sconosciuto.» Gli passo il telefono.
«Gli hai letti?» Chiede alzando un po' il tono di voce facendo girare tutti verso di lui.
«N-no solo uno dove diceva è a casa sta bene passa quando vuoi.» Inizia a leggere tutti i messaggi lasciando me e gli altri più che perplessi.
Che cosa ti prende oggi Jimin-ssi?
«Allora chi è? Chi è che è a casa e sta bene?» Chiede Hobi hyung stringendogli le spalle.
«Nessuno. Io devo uscire, ma torno presto lo prometto.» Mangia in fretta poi lascia casa.
Prima stamattina e ora adesso cosa ci stai nascondendo Jimin?
«Secondo voi è impazzito?» Chiede Hobi guardandoci perplesso.
«In realtà ho mentito prima.» Dico abbassando lo sguardo.
«Il numero non era salvato, ma so che era quello di Eun-wwo. Diceva che Suna era stata dimessa e che era a casa.» Che cazzo significava?!
«Credi non si sia sentita bene?» Chiede Suga facendomi alzare la testa per guardarlo.
«Beh anche se così fosse se l'hanno dimessa ora starà bene, in più a questo punto deduco che Jimin-ah sia andato proprio da lei.» Interviene Jin.
Perché non mi hai detto niente?
«Insomma ragazzi muovetevi altrimenti arriviamo tardi!» Urla Nam per farci muovere.
Quando tutti siamo pronti lasciamo l'appartamento e saliamo sul van direzione aeroporto. Come al solito siamo in van differenti e io salgo con Jimin. Voglio sapere e ho l'occasione per parlargli in modo tale che non può andare via.
«Hyung perché non mi hai detto che Suna non stava bene? Perché Eun-woo ha scritto a te e non a me?» Chiedo senza staccare gli occhi dai suoi.
«Perché tu invece hai letto i miei messaggi?» Odio quando io facevo una domanda e qualcun altro mi risponde con un'altra domanda.
«Rispondimi cazzo!» Alzo il tono della voce.
«Punto primo non ti azzardare ad alzare la voce con me. Punto secondo non pensi che abbia avuto tutto il diritto di dirlo a me e non a te, ma ti sei visto! Non calcoli Suna dal tuo compleanno e lei ci sta malissimo, ma pensi sempre e solo a te stesso per accorgerti che lei l'ha fatto per te!» Alza il tono anche lui.
«Jimin-ssi io non voglio litigare con te scusami, ma ti prego dimmi cosa è successo.» Chiedo implorandolo.
«Eun-woo mi ha detto che mentre lasciavano lo studio delle riprese Suna ha sbattuto la testa e visto che ha già problemi di memoria l'ha portata in ospedale per accertarsi che stesse bene. Comunque sta bene visto che hai letto i messaggi sai già che è a casa sana e slava.» Sorride.
«Mi fa piacere. Scusami ancora hyung.» Dico imbarazzato.
«Perché non ammetti a te stesso che ti manca? E non dire che non è vero perché ti conosco Jungkookie.» Ride.
Forse ha ragione, mi manca, ma comunque mi ha ferito con quello che mi disse.
Scendiamo dal van e aspettiamo che anche gli alti arrivassero. I fotografi e le fan sono già li pronti ad aspettarci, le urla, le foto.
Una volta che tutti siamo presenti e dopo che i fotografi ci hanno fatto milioni di foto di gruppo entriamo.
Oltrepassiamo la porta principale e ci dirigiamo verso le scale che portavano all'aereo, ma mentre saliamo i gradini una voce che urla il mio nome ci fa girare tutti.
«JUNGKOOK!» Suna è li, le guardie che le impediscono di passare e le fan intorno a lei.
Cosa ci fai qui?
🎬 Suna
«JUNGKOOK!» Urlo raggiungendo le scale, ma le guardie mi fermano.
«Non lasciarmi così senza parlarmi. Dimmi qualcosa, dimmi che non vuoi più rivedermi, ma ti prego parlami.» Non posso permettergli di partire senza avermi rivolto la parola.
«E perché dovrei? Mi hai spezzato il cuore Suna!» Si gira e sale due gradini.
«Perché sei la causa della mia euforia, se io posso splendere è solo perché tu mi dai la luce.» Speravo capisse le mie parole perché non erano dette a caso.
La sera dell'incidente all'ospedale mi disse queste stesse parole, anche se ero in coma lo sentii singhiozzare questa frase e speravo davvero avesse capito.
«Ti ricordi?» Chiede incredulo con gli occhi lucidi.
«Mi ricordo tutto. Mi ricordo cosa è successo, mi ricordo di noi, ma la cosa più importante mi ricordo dei miei sentimenti. So che ti ho detto cose orribili, ma avevo paura, paura che il mio cuore potesse rompersi ancora. Ho passato anni avendo questo vuoto nel petto, quel vuoto causato da te, la parte più importante della mia vita. Sono stata un idiota, ma ti prego perdonami e torna a parlarmi.» Sono in lacrime, non capisco come abbia fatto a dire tutto quello che stavo pensando senza singhiozzare.
Passa il suo borsone a Jimin e corre verso di me prendendomi in braccio. Le guardie si spostano facendo allontanare le fan attorno a noi.
«Mi dispiace, mi dispiace davvero davvero tanto.» Continuo a dire bagnando tutta la sua felpa.
«Ti amo Jungkook e l'ho sempre fatto anche quando non lo sapevo.» Lo guardo perché voglio vederlo, voglio vedere quei bellissimi occhi che mi fecero innamorare di lui oltre che al suo sorriso da coniglio. Mi è mancato.
«Ti devo implorare o pensi di baciarmi eh?» Chiedo sorridendo e così fa.
Ci baciamo davanti a tutti, fregandocene perché abbiamo passato l'infero.
Sento la felicità in questo bacio e la serenità che mancava il giorno del suo compleanno.
«Ti amo anch'io, ti ho sempre amato anche quando non ti ricordavi di me.»
Dio quanto mi sono mancate le sue labbra, quanto mi è mancato lui.
«Perché non ti sei ricordata prima, ora io devo andare e non possiamo stare insieme.» Dice facendomi tonare con i piedi per terra e allontanandosi giusto un pochino.
«Ma tornerai e quando tornerai io sarò qui ad aspettarti. Ci siamo aspettati per anni direi che due settimane ancora le possiamo aspettare.» Lo abbraccio e gli lascio un bacio sul collo.
«Ora vai o perderete il volo.» Mi bacia le labbra e si gira tornando dai ragazzi.
Jimin mi manda un bacio volante facendomi l'occhiolino e sorrido perché finalmente le cose stavano tornando come prima.
O forse mi sbaglio?

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𝗱𝗼𝗻'𝘁 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲 // ᴶᴷ
Fanfiction[IN REVISIONE] Park Sunae, insieme a sua sorella e a sua madre, torna in Corea dopo ben cinque lunghi anni. Dopo la morte del padre, per la quale ha sofferto molto, può finalmente tornare a respirare. Nuovo lavoro come attrice per uno dei k-drama p...