14. Jungkook birthday pt.1

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Mi sveglio per la luce che entra dalla finestra. Il braccio di Jungkook avvolge il mio corpo e non voglio svegliarlo.

Mi alzo delicatamente spostandolo di lato e vado in cucina a preparare la colazione. Voglio che sia una bella colazione perché oggi è il primo settembre e Jungkook compie gli anni.

Decido di fare i pancake alla nutella, niente di troppo complicato e lungo.

Una volta pronti torno in camera a svegliare il bello addormentato.

«Jungkook-ah andiamo è tardi.» Lo scuoto un pò, ma nulla.

«Dai che ti ho preparato la colazione.» Gli tiro via le coperte di scatto.

Si gira verso di me e mi tira a se facendomi finire sotto di lui. Mi pare di avere un dejavu, stessa identica scena di mesi fa.

«Perché devi sempre fare così quando ti sveglio.» Sorrido portando le mani dietro al suo collo e attirandolo verso di me.

«Come pensi che possa iniziare la giornata senza il giusto risveglio?» Annullo le distanze e lo bacio. Onestamente non so cosa mi è preso, anche ieri sera ci siamo baciati.

«Buon compleanno.» Gli do un bacio a stampo e lo butto giù dal letto.

«Muoviti che ho fame!» Urlo tornando in cucina.

Mi piaceva stuzzicarlo e quando farlo se non il giorno del suo compleanno.

«Sei proprio una stronza.» Mi afferma la vita e mi abbraccia.

«Mangia che dopo dobbiamo parlare di una cosa importante Jungkook.» Si stacca dall'abbraccio e si mette a sedere.

«Direi che è importante se mi chiami con il mio nome.» Inizia a mangiare e io faccio lo stesso.

Quello che è successo ieri e stamattina non va affatto bene. Sto illudendo una persona che prova qualcosa per me e mi sento una schifezza.

Finiamo di mangiare e ci sediamo sul divano.

«Allora cosa vuoi dirmi di così importante?» Chiede girandosi nella mia direzione.

«Fammi parlare e non interrompermi va bene?» Annuisce così continuo «Ieri sera è stato bellissimo, parlare, scherzare e passare una serata tranquilla con te mi è piaciuto tanto. Quello che è venuto dopo è stato altrettanto bello e mi sento una schifezza dirti quello che ti sto per dire.» Mi avvicino a lui e gli prendo la faccia tra le mani «Non so cosa mi stia succedendo, forse inizio a provare qualcosa anche se non so come chiamare questo qualcosa. Non so se saranno mai uguali a com'erano una volta i miei sentimenti, ma ci sto provando. Voglio che vada bene tra noi Jungkook e so che quello che sto dicendo non avrà molto senso e sarò incoerente molto probabilmente, ma mi piaci. Non so ancora come mi piaci ma è così.» Sorrido «Non so cosa stia succedendo nella mia testa perché ho tanta voglia di baciarti, ma non ti voglio illudere.» Non voglio togliere le mani dalle sue guance perché ho paura di cosa stia pensando, ma quando lo faccio continua a non dire niente.

«Jungkook ti prego parlam...» non mi fa finire che mi bacia. Un baco diverso dagli altri, più passionale.

Sto commettendo una pazzia e lui me lo sta lasciando fare. Siamo due folli.

«Perché mi assecondi Jungkook? Ci faremo del male entrambi così e non voglio questo.»

«Suna desidero baciare queste fottute labbra da quando ti ho rivista al ristorante la prima volta, so che non stai capendo cosa succede qui dentro.» Appoggia una mano sulla mia fronte poi continua «Ma il fatto che tu voglia baciarmi significherà bene qualcosa, in più hai detto che ti piaccio.» E torna a baciarmi.

Mi fa sdraiare ritrovandosi sopra di me, ma senza mai staccarsi dalle mie labbra.

«Credo che questo sia il compleanno più bello della mia vita.» Ci sediamo continuando a guardarci.

«Ma come?» Lo spingo indietro facendolo finire conto al bracciolo del divano e mettendomi a cavalcioni sopra di lui «Pensavo che il compleanno più bello della tua vita fosse l'ultimo che abbiamo passato insieme quando ti regalai la macchina fotografica che tanto volevi.» Sorrido baciandogli la guancia.

Mi guada senza muovere un muscolo.

«Che succede?» Chiedo guardandolo storto.

«Ti sei ricordata del nostro ultimo compleanno. Io non so cosa dire.» Sorride anche lui.

Ha ragione, sono talmente presa dal momento che mi è uscito senza pensarci troppo.

«E non sei felice se mi ricordo di noi?» Mi avvicino di più a lui.

«Certo che lo sono.» E mi bacia.

«Dai che dobbiamo andare, mica possiamo stare qui a baciarci tutta la giornata.» Sorrido alzandomi.

«A no? Per me si potrebbe fare.» Mi raggiunge abbracciandomi da dietro e lasciando una serie di baci sul mio collo.

«Dai scemo. Io devo uscire con Jimin e tu hai promesso a Jin non so cosa, quindi muoviamoci.» Lo trascino con me in camera e iniziamo a vestirci.

Quando arriviamo all'appartamento dei ragazzi tutti si fiondarono su Jungkook a fargli gli auguri.

«Oh piccolo Jungkookie auguri!» Urla J-hope stringendogli le guance. Sono così carini.

«Scimmietta tu sei pronta?» Chiede il mio mochi. Annuisco semplicemente e aspetto fosse pronto anche lui.

«Ragazzi noi andiamo fate i bravi e...» si avvicina a Jungkook «Auguri piccolino mio.» E lo abbraccia.

«Ok ciao!» Mi spinge verso l'uscita, ma qualcuno mi afferra per il braccio facendomi finire contro il suo petto.

«Vai via senza salutarmi?» Fa il labbruccio girandomi verso di lui.

«Ci vediamo più tardi. Auguri ancora Jungkook.» Gli lascio un leggero bacio sulle labbra e lascio l'appartamento con Jimin.

«Scimmietta devi dirmi qualcosa?» Chiede una volta arrivati al centro commerciale.

«Io e Jungkook ci siamo baciati ieri sera e stamattina.» Sono imbarazzata.

«Quindi state insieme? Ti sei ricordata cosa provi?» Sorride.

«No non stiamo insieme e no non so cosa provo. Stamattina ne abbiamo parlato e credo di stare per impazzire Jimin. Non so più cosa voglio e ripeto non so se sto facendo tutto questo per me, per lui o per noi.» Mi giro a guardarlo.

«Questo gliel'hai detto?» Chiede stringendomi le mani.

«No, non voglio che si faccia film mentali perché sono confusa. Gli ho detto che mi piace anche se non so come definire il mi piace, gli ho detto che sento la voglia di baciarlo perché mi manca avere le sue labbra sulle mie, ma non riesco a capire come sia possibile che non mi tornino i sentimenti che provo per lui se sento tutte queste cose. Sono pazza vero?» Rido istericamente e lui mi abbraccia.

«Oh scimmietta mia, credo sia normalissimo tutto questo. Gli ultimi mesi sono stati pieni di sorprese e posso immaginare quello che provi, ma devi dirgli anche quello che hai appena detto a me.» Oh Jiminie.

«Ah ti devo dire una cosa Suna.» Mi prende per mano e continuiamo il nostro giro.

«Partiremo per le prossime date del tour tra qualche girono, ma ti prometto che per il nostro compleanno sarò di ritorno.» Ma quanto può essere dolce.

«Oh Jiminie siamo all'inizio di settembre, il nostro compleanno è fra più di un mese. Spero torniate prima.» Rido.

«Beh si.» Ride anche lui.

«Quando partirete?»

«Tra due settimane.» Oh presto.

𝗱𝗼𝗻'𝘁 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲 // ᴶᴷDove le storie prendono vita. Scoprilo ora