Sono passati quattro giorni da quando Jungkook se ne è andato.Quattro giorni che cerca di evitarmi, più che me l'argomento bambino.
Volendo passare il mio tempo anche con mio fratello è inevitabile che ci incontriamo.
Parliamo si, ma a monosillabi. Qualche frase, ma appena si inizia a parlare di gravidanza se ne esce con le solite scuse: ho da fare scusatemi.
Jimin mi sta vicino, sempre e per qualsiasi cosa. Anche i ragazzi hanno preso bene la notizia, l'unico che mi sta facendo passare l'inferno è quello che dovrebbe essere più contento.
Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati. La tradizione coreana vuole che la ragazza consegni del cioccolato al ragazzo che ama o al proprio fidanzato. Nonostante il mio ragazzo in questo momento sia un cretino gli ho comprato una scatola dei miei cioccolatini preferiti. Sono italiani e so che gli piaceranno.
In più essendo il giorno degli innamorati al cinema debutta il drama mio e di Eun-woo.
Stasera si terrà la premier del film e ovviamente ho invitato i ragazzi, ma il mio accompagnatore non so se accetterà il mio invito.
«Suna come ti senti per stasera?» Chiede Hobi passandomi un bicchiere d'acqua.
«Sono emozionata. Spero piaccia tanto quanto è piaciuto il trailer.» Non vedo l'ora di vedere che abito hanno pensato di farmi indossare per l'occasione.
«Jungkookie farai da accompagnatore a Suna vero?» Interviene Jin tirandogli una gomitata.
«Lo farò io. È una cosa buona anche per spegnere i pettegolezzi che girano sulla nostra parentela. Per intenderci sono più che felice di questa parentela.» Mi fa accoccolare al suo petto e mi accarezza i capelli.
«Per quanto andrà avanti questa situazione?» Continua il maggiore. «Sei proprio un cretino Jungkook. Se fossi al tuo posto salterei dalla gioia. Diventerete genitori, diventerai padre e penso sia la cosa più bella della vita. Questo esserino è frutto del vostro amore. Lo capici che stai facendo del male sia a Suna che al bambino comportandoti come un perfetto idiota?» Mi tocca la pancia poi punta il suo sguardo sul minore.
La pancia non si vede per niente, ma d'altronde sono di appena tre settimane.
«Hyung tu sei più grande io sono piccolo, non credo che riuscirò ad essere il padre che voi immaginate.» Perché deve parlare se spara cazzate.
«Non pensi a me? Abbiamo la stessa età eppure io sarò pronta. Non sarà perfetta, ma proverò. Come hai detto tu, la mia carriera va bene e un figlio adesso non era in programma, ma non mi importa. La vita è fatta di imprevisti e questo, almeno per me, è l'imprevisto più bello. Comunque fai come ti pare, con o senza di te crescerò questo bambino.» Mi alzo dal divano do un bacio a mio fratello, saluto i ragazzi e lascio il loro appartamento ricordandogli di essere puntuali stasera.
Tornata nel mio appartamento, mio e suo ma lasciamo stare, ed inizio a prepararmi.
Faccio una doccia e quando esco metto l'intimo e una vestaglia poi aspetto lo staff che arriverà a momenti.
Mentre sono sul divano che aspetto qualcuno suona alla porta.
Vado ad aprire e mi ritrovo Jungwoo con un mazzo di rose in mano.
Lo faccio accomodare e metto le rose in un vaso.
«Sono bellissime Jungwoo grazie.» Gli do un bacio sulla guancia.
«Come state?» Chiede accarezzandomi la pancia.
«Bene, il papà è un po' scemotto, ma sta bene anche lui. Vero?» Mi accarezzo la pancia da sola.
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𝗱𝗼𝗻'𝘁 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲 // ᴶᴷ
أدب الهواة[IN REVISIONE] Park Sunae, insieme a sua sorella e a sua madre, torna in Corea dopo ben cinque lunghi anni. Dopo la morte del padre, per la quale ha sofferto molto, può finalmente tornare a respirare. Nuovo lavoro come attrice per uno dei k-drama p...