Capitolo 11

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Quella notte, Joe e Martha non esitano un secondo a passare attraverso la porta per raggiungere Leurasia. Appena arrivati, si fiondano da Miriam, che li guarda preoccupata.

"È sparita una persona nel nostro college" dice Joe, con il fiatone a causa della fatica.

"Le creature mortali di Vlade possono uscire e arrivare sulla Terra?" chiede Martha, altrettanto stanca

"Se trovano un passaggio, sì" a loro si aggiunge Drake, un altro dei loro amici "Anche da me è sparita una persona, e ho il vostro stesso sospetto"

"Miriam, cosa dobbiamo fare?" le chiede ancora Joe, spaventato

"Calma, ragazzi" Miriam cerca di alleggerire la situazione, come suo solito "Non possiamo piombare a Vlade senza prepararci. Rischiamo di morire, e vi ricordo che morire qui equivale a morire di la"

"Ma non possiamo fare finta di nulla!" dice Drake, anche lui preoccupato dalla situazione.

"Faremo qualcosa" comincia Miriam, cercando di calmare i suoi amici, agitatissimi "Ma dobbiamo essere pronti. Datemi un po' di tempo per preparare tutto"

"Va bene" dice Joe, respirando profondamente "Ma facciamo in fretta"

"Non sappiamo se veramente siano state le creature di Vlade" fa notare Miriam, gli altri tre la guardano confusi "Innanzitutto dobbiamo averne la certezza, se non vogliamo rischiare la vita per niente"

"Ha ragione" dice Martha sottovoce, cercando di tranquillizzare il suo amico.

Silenzio. I quattro si guardano senza proferire parola. Sono preoccupati, agitati, ma devono ancora mantenere la calma. Martha e Joe decidono di tornare in anticipo, quindi poggiano la loro mano destra sul cuore, e vengono trasportati al college. Nel mondo normale sono le due di notte. Jessica e Christine stanno dormendo, come tutti del resto. Martha fa un respiro profondo, e poi prova ad addormentarsi.

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Il giorno dopo, come di routine, Martha esce per la sua solita passeggiata mattutina, ma questa volta vede una scena che a primo impatto le sembra un sogno. Dove di solito sta lei, ora c'è Grace. Ed è da sola. E sta piangendo.

"Grace, che cosa succede?" chiede la ragazza, stranamente in modo dolce, quasi volesse aiutarla.

"Non sono affari tuoi" risponde Grace, ma non con cattiveria, anzi. Sembra distrutta.

"Cerco di essere gentile" si giustifica Martha "Non sono la migliore, ma se ne vuoi parlare, io sono qui"

"Questa mattina sono stata lasciata dalla mia ragazza" dice, singhiozzando, senza incrociare lo sguardo di Martha. "Josie ed Eleanor dicono che è stato meglio così... ma..."

"Non ti senti un po' sottomessa da Josie? Tu non mi sembri felice quando sei con loro" non sa perché, ma in questo momento riesce a parlare tranquillamente. Si sente vicina a Grace.

"Ho solo loro, sono le uniche persone che hanno voglia di stare con me, e nonostante siano omofobe hanno <<accettato>> questa mia preferenza per le ragazze..." dice Grace, ha smesso di piangere ma ha ancora gli occhi lucidi, potrebbe riprendere da un momento all'altro.

"Mi dispiace per quello che è successo con la tua ragazza... Dico sul serio" sussurra Martha, a bassissima voce.

"Dopo tutto quello che ti ho fatto, sei veramente dispiaciuta per me?" chiede Grace, sorpresa dal comportamento della ragazza che ha sempre insultato. Martha scrolla le spalle, poi si allontana e raggiunge la sua classe. Grace la segue con lo sguardo, ancora confusa, cerca di capire come mai la ragazza sia stata così dolce con lei.

La verità è che nessuno lo aveva mai fatto pensa, mentre si avvia verso la sua stanza, oggi lei e le sue amiche hanno il giorno libero.

"Grace, guarda come sei ridotta... Non ti riconosco più" le dice Josie, appena la vede varcare la soglia della porta. La ragazza non le risponde, abbassando lo sguardo.

"Ragazze!" grida Eleanor, mentre legge una rivista di gossip "Il padre di Martha è stato arrestato definitivamente, cinque anni di carcere!"

"Oh, quanto mi dispiace!" esclama Josie, palesemente ironica "Domani la andrò a trovare per farle le mie condoglianze, venite con me?"

"Assolutamente sì!" esclama Eleanor

"Assolutamente no!" le due ragazze si girano verso la loro amica Grace, con gli occhi ancora rossi per il pianto.

"Come sarebbe a dire <<assolutamente no>>?" dice Josie, avvicinandosi lentamente a lei "Tu verrai"

"No, io non verrò" Grace si sposta e si siede sul suo letto, guardando entrambe le sue amiche.

"E quali sarebbero le tue motivazioni? Hai per caso una cotta per lei?" la provoca Eleanor. In questo momento, Grace si rende conto di come loro facevano sentire Martha ogni giorno, e inizia a provare disgusto verso sé stessa.

"Non ho una cotta per lei" si giustifica Grace "Ma non ho intenzione di darle ulteriormente fastidio"

"Se non farai come ti dico, puoi anche scordarti di far parte del gruppo" Josie passa alle minacce, Grace spalanca gli occhi e fissa la sua amica, anzi, quella che credeva essere sua amica.

"D'accordo, verrò" si arrende, le due ragazze annuiscono e smettono di guardarla male.

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Seconda vita {completa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora