Capitolo 18

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Intanto, sulla Terra, tutta la scuola è preoccupata per le sospette sparizioni che stanno avvenendo in questo periodo. Con il fatto che Martha non è più lì, ma (come ha scritto nel bigliettino) tornerà a scuola solo fra una settimana, in molti stanno incolpando lei. Soprattutto Josie ed Eleanor sono convinte che ci sia lei dietro la scomparsa di alcuni compagni.

"Non è qui a scuola, e suo padre è un assassino. È ovvio che la colpa sia sua" sostiene Josie, e sta diffondendo quest'idea per tutta la scuola.

Il problema è che le credono praticamente tutti. Chi potrebbe mai immaginare che, ora, si trova in un mondo parallelo e sta camminando da due giorni trasportando Joe su un carro assieme a una ragazza di chissà dove, per trovare l'antidoto di un veleno iniettato nel corpo del suo amico da una creatura enorme e soprannaturale? Nessuno. Quindi nemmeno può giustificarsi, la povera ragazza. Non ha idea di cosa la aspetterà quando tornerà nella sua scuola. Ma di certo, non le piacerà affatto. Trovarsi quasi tutti i compagni contro non è proprio una bella cosa. Durante la sua assenza, sono sparite altre cinque persone, due ragazze e tre ragazzi, tutti del secondo anno. Martha non conosceva nessuno di loro. E nemmeno Joe, tra l'altro. Ma per Josie ed Eleanor -Grace è convinta che Martha sia innocente- la colpa è solo della ragazza.

"Mi spiegate per quale motivo pensate che sia lei a far sparire i nostri compagni?" chiede Grace, che da quando ha parlato con Martha la prima volta ha aperto la mente ed è sempre più scioccata dalla cattiveria delle sue amiche.

"Allora, seguici" dice Josie, un po' scocciata. "Il padre di Martha è un assassino. Martha non è a scuola. È ovvio che dietro tutto questo ci sia lei!"

"Ma che ne potete sapere voi! Magari sta in vacanza alle Maldive!" esclama Grace, arrabbiata.

"Credi che permetterebbero ad una come lei di andarsene alle Maldive?" dice Eleanor, come se fosse una cosa ovvia.

"In che senso una come lei?" domanda Grace, ancora sconvolta.

"Innanzitutto, non può permetterselo perché è povera. Secondo, suo padre è un assassino, la figlia di un criminale non può girare così liberamente" risponde Josie. Grace la guarda con disprezzo, ma senza farsi notare troppo.

"Io non la penso così" afferma Grace, mostrandosi sicura di se stessa. Ma ottiene solo una risata da parte delle sue amiche.

"Da quando hai parlato con quella la, sei diventata pazza, non sei più tu, sei cambiata e in peggio" afferma Josie, avvicinandosi alla ragazza con fare minaccioso "Ti ha fatto il lavaggio del cervello"

"Una prova in più che sia una persona orribile e da emarginare" la sostiene Eleanor, riferendosi a Martha.

"Cosa vi ha fatto di male?" domanda Grace, e subito Josie la fulmina con lo sguardo.

"Non ti ricordi quello che mi ha fatto, la prima volta che abbiamo approcciato a lei?" le fa notare Josie, Grace annuisce "Tu eri presente, e la odiavi. Ora è come se ti stesse... Simpatica" dice l'ultima parola con un tono particolarmente schifato.

"Io non ho mai detto che mi sta simpatica" dice Grace, mentendo, e lo sa benissimo. "Solo che non mi pare sia necessario odiarla senza motivo"

"Senza motivo?!" Eleanor va vicino a Josie, per sostenerla. "Suo padre è un assassino, ricordi? Vuoi essere amica della figlia di un assassino?"

"Com'è possibile non odiare la figlia di un criminale?" prosegue Josie.

"Suo padre è quello che è, ma lei non è uguale a lui!" Grace continua a difendere Martha, ma non ottiene altro che le occhiatacce fulminanti delle sue cosiddette amiche.

"Cosa ti succede, Grace! Non ti riconosco più!" la rabbia si impossessa di Josie, che fa uno scatto all'indietro, passandosi una mano fra i lunghi capelli biondi e voltandosi verso il muro.

"Calmati, Josie, non ti fa bene innervosirti troppo" dice Eleanor, preoccupata per l'amica. "Ma ha ragione, Grace, non sei più come prima, sei diversa"

"È vero, sono diversa, ma sono migliore" afferma Grace, sicura.

"Migliore?!" Josie si volta di nuovo verso le ragazze, e si avvicina lentamente a loro "Migliore?! Ma ti sei vista? Stai peggiorando! Stai difendendo la figlia di un assassino! La figlia di un assassino!" dice, alzando la voce e posizionandosi davanti alla ragazza.

"Josie... devi tranquillizzarti, ti fa male lo sai!" cerca di calmarla Eleanor, ma non ottiene risultati

"Eleanor ha ragione, non puoi agitarti troppo, per il tuo cuore" dice Grace, ma Josie non da loro ascolto.

"Qui stiamo parlando di una cosa seria, non mi importa dei miei problemi!" dice lei, Eleanor assume un'espressione abbastanza preoccupata. "Grace, devi tornare in te"

"Sono io! Sono semplicemente cambiata, ho capito che odiare una persona tanto per il gusto di darle fastidio è scorretto!" dice Grace, convinta di ciò che dice.

"Ma ti senti quando parli?! Ci riferiamo alla figlia di un criminale! Parliamo di Martha Brown!" urla di nuovo Josie.

Ad un certo punto, quest'ultima sente una fitta dolorosa, si porta una mano sul cuore, inizia a respirare con affanno e poi cade a terra, è svenuta. Le due ragazze corrono in suo soccorso, cercando di svegliarla, ma niente.

"Che aspetti?! Vai a chiamare l'infermiere!" grida Eleanor, Grace annuisce ed esce velocemente dalla stanza.

Seconda vita {completa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora