Opposizione (capitolo 3)

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Se dovessimo discutere sul motivo per cui L rifiutò di rivelarsi così categoricamente, potremmo

spiegarlo molto facilmente: farlo sarebbe stato pericoloso. Molto pericoloso. Tanto per cominciare i

leader del mondo dovrebbero sforzarsi di tenere al sicuro tutte le migliori menti, non solo quelle dei

detectives, ma il fatto è che l'attuale sistema sociale non lo permette, e L credette di non avere altra

scelta che proteggere la sua mente sotto il suo potere. Partendo dalla semplice aritmetica, le abilità

di L nel 2002 erano l'equivalente di cinque ordinari bureau di investigazione, e sette agenzie di

intelligence (e dal momento che lui si scontrò con Kira, quelle cifre schizzarono verso medie più

alte). E' comodo pensare a questa come una ragione per rispettare ed ammirare qualcuno, ma

permettetemi di dirlo nella maniera più chiara possibile: tutte quelle abilità per un solo essere

umano, è una cosa molto pericolosa. Le moderne tecniche di gestione del pericolo contano molto

sull'esposizione al rischio, ma la sua stessa esistenza era l'esatto opposto. In altre parole, se

qualcuno avesse pianificato un crimine, avrebbe potuto incrementate sostanzialmente le sue

possibilità di riuscita semplicemente uccidendo L prima di cominciare. Per questo motivo L nascose

la sua identità. Non perché fosse timido, o perché non avesse mai lasciato casa. Per assicurare a sé

la propria salvezza. Per un detective dell'abilità di L, la propria salvaguardia e quella della pace

mondiale erano allo stesso livello, e non sarebbe corretto descrivere le sue azioni come codarde o

egocentriche. Nonostante io nemmeno consideri l'idea di paragonarli, se Kira ha avuto l'abilità di

uccidere qualcuno solo scrivendo il suo nome su un quaderno, allora difficilmente avrebbe

pubblicizzato tale cosa, per le stesse identiche ragioni. Le persone più intelligenti mascherano il

fatto di esser tali. Gli uomini saggi non usano targhette col nome. Più le persone parlano delle loro

abilità, più sono disperate-il loro lavoro dovrebbe parlare da sé.

Quindi in qualunque momento L stesse lavorando, lui avrebbe probabilmente avuto qualcuno da

mostrare come suo volto pubblico-e in questo caso specifico, l'agente dell'FBI, Naomi Misora,

stava occupando quel ruolo. Misora comprese questo già dall'inizio. Lei era lo scudo di L. E ancora

più rischioso, il suo collegamento diretto con L, metteva lei stessa in... Misora provò molte volte a

comprendere la vera natura di Ryuzaki, ma in nessun modo, per quanto lei potesse ottimisticamente

vedere la situazione, era in grado di vederla meglio di, Lui probabilmente non ha sentito molto

della conversazione, e tale supposizione non era nemmeno tanto sicura. Se Ryuzaki avesse notato

la connessione tra Misora e L, e avesse fatto fuoriuscire l'informazione nel posto giusto, lei sarebbe

stata in grave pericolo prima che tu possa dire...prima che tu possa anche solo pensare di dire

qualcosa, e tale pensiero rendeva Misora nervosa. E date le palesi abilità deduttive di Ryuzaki...il

giorno dopo la risoluzione del messaggio nascosto nella camera da letto di Believe Bridesmaid,

Misora ha cominciato a chiedersi se le sue stesse deduzioni non fossero state guidate dalle capacità

di Ryuzaki. In quel momento sentì come se fosse stata tutta opera sua. Ma ripensandoci, i numeri

delle pagine, l'idea di rigirare il libro-lei l'aveva notato solo perché lui ne aveva posto le basi. Ci

sarebbe stata una reale ragione per la quale lei sarebbe andata ad aprire il libro da sé, estrapolandone

ogni parola? Non poteva respingere l'idea che questa fosse stata tutta una trovata per far sentire

Misora come se stesse prendendo parte nella risoluzione dell'enigma, e che lui le avesse

efficacemente permesso di fare il passo finale dopo aver risolto attentamente ogni cosa anche per

lei. Tutto ciò poteva essere nient'altro che paranoia portata dalla pressione di avere dietro di sé

L...ma scoprire il nome della seconda vittima nella libreria di Believe Bridesmaid era un gran

risultato per la sua investigazione. In seguito lei aveva controllato, e la seconda vittima era l'unica

persona, nell'intera area di Greater Los Angeles, chiamata Quarter Queen-ma ciò non era

rilevante.

16 Agosto.

Naomi Misora era nel centro, sulla Third Avenue, visitando la scena del secondo omicidio. Non

conosceva la strada del quartiere, quindi dovette cercare su una cartina per scovarla. Senza sapere

quando sarebbe avvenuto il quarto omicidio, parte di lei cercò di venirne a capo dalla casa di

Believe Bridesmaid, ma lei aveva altre cose ca controllare prima, così tante prove da cercare, e dato

il problema dello spostamento lei aveva finito con l'aspettare fino al giorno successivo. Erano

passati tre giorni dal terzo omicidio-nove giorni, quattro giorni, nove giorni, e se il killer aveva

deciso di nuovo per quattro giorni, allora il prossimo omicidio sarebbe avvenuto l'indomani, ma non

c'era altra scelta. Nessun modo per prevenire che accadesse.

(Another Note) Il killer di Los Angeles (Versione Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora