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Questa era la sua soluzione.

Che l'aveva reso...così forte.

Era davvero stato forte?

Misora se lo chiese, ricordando di come nervosamente si masticasse l'unghia del pollice.

Forza.

Una forza che Misora non ha mai sperato di imitare...

Mmm?

L'entrata della stazione era appena in vista e fermo di fronte ad essa c'era un individuo goffo e

imbarazzante.

Un ragazzo, con un'intensa espressione.

C'erano delle linee così scure sotto i suoi occhi che lei si chiese se erano state effettivamente

realizzate con del trucco. Come se lui non dormisse da giorni-no, come se lui non avesse mai

dormito in vita sua. Come se il suo senso della giustizia non gli permettesse il tempo di dormire, dal

momento che aveva molti casi difficili a cui pensare, combattendo un'abissale pressione su basi

giornaliere.

Lui indossava una una maglia bianca a maniche lunghe e dei jeans blue.

I suoi piedi nudi erano infilati direttamente in scarpe da ginnastica rovinate.

??

Lei ebbe una strana sensazione di déjà vu.

Come se l'avesse già visto o incontrato una volta.

C'era qualcosa in lui che le ricordava Rue Ryuzaki-Beyond Birthday. Ma la somiglianza era al

contrario,come se lui questo fosse l'originale, e l'altro era una copia.

Um, noi ci...? chiese lei, sebbene lui stesse completamente bloccando l'entrata fisicamente, lei

poteva semplicemente ignorarlo ed entrare.

Il ragazzo istantaneamente saltò verso di lei.

Le saltò addosso? No, non è corretto. Lui effettivamente tentò di lanciarle le braccia attorno.

Huh?! No!

Misora istantaneamente si piegò all'indietro, sfiorando l'abbraccio dell'uomo, e si mosse

fluidamente sull'offensiva. Aveva abbassato il busto all'indietro, roteando una volta nell'aria e

alzando le sue gambe all'indietro come uno scorpione, sbattendo entrambi i talloni sulle spalle

dell'uomo. Entrambi lo colpirono forte, e l'impatto gli fece perdere l'equilibrio. Con un tuonante

scontro, lui ruzzolò giù per le scale della stazione.

Whoops. Un po' esagerata.

Certamente, lui l'aveva assalita, ma Misora aveva rimediato ed era corsa giù verso lui. Stai bene?

chiese lei.

Lui era disteso sulla pancia come una rana schiacciata.

Capisco, mormorò lui, sembrando parlare a sé stesso. Guardare i video e vederlo nella realtà è

abbastanza diverso, ma ora credo di capire.

Hunh?

Di cosa stava parlando? Aveva battuto la testa su qualcosa? Il suo primo giorno di ritorno a lavoro,

e già dei casini...

Um...riesci ad alzarti? disse Misora, allungandosi verso lui. L'uomo alzò lo sguardo verso lei, i

suoi occhi nell'ombra, come se due cavità la stessero fissando.

Grazie, disse lui, e afferrò la sua mano.

Misora lo tirò su.

Sei ferito? Ti sei fatto male da qualche parte?

Sto bene, grazie, disse l'uomo, senza lasciar andare la sua mano.

Anche in piedi, lui non sembrò volersi spostare.

Sembrava come se si stessero stringendo la mano. Come guerrieri su un campo di battaglia,

scambiandosi una ferma stretta di mano dopo essere sopravvissuti ad un'altra sanguinosa battaglia.

Sei molto gentile, disse lui, con qualcosa come un sorriso, e alla fine lasciò andare la sua mano.

Poi barcollò via come se non fosse successo nulla, risalendo lentamente le scale.

Ah...a-aspetta! Solo un secondo!

Misora l'aveva appena lasciato andare, ma un momento dopo corse verso lui, girandogli intorno

mettendosi di nuovo di fronte a lui. Lei era un agente dell'FBI e non poteva permettere che un

crimine di aggressione venisse lasciato impunito. Il ragazzo si stava succhiando il pollice. Non

sembrava essere per niente nervoso.

Se non ti sei fatto male, allora dovresti venire con me. L'aggressione sessuale è un grave crimine.

Non puoi andare in giro e mettere le mani sulle donne. Cosa pensai di fare?

...

Non stare qui impalato. Di' qualcosa. Questo comportamento non rende le cose più facili per te.

Qual è il tuo nome?

Naomi Misora gli chiese il nome.

Il ragazzo annuì.

E rispose.

Per favore, chiamami Ryuzaki, disse lui, imperturbato.

Proprio come qualcun altro.

E pochi anni dopo questo arresto, il 21 Gennaio 2004, assegnatagli una pena di ergastolo nella

prigione di California, Beyond Birthday morì di un misterioso attacco cardiaco.

Seguono così le vicende di Light Yaghami e il suo Death Note, con il quale riuscì a diventare il Dio del suo nuovo mondo (o quasi).

(Another Note) Il killer di Los Angeles (Versione Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora