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La vittima...in un orologio? Gli occhi infossati di Ryuzaki si mossero verso di lei con una calma

in assoluto contrasto col suo eccitamento. Dell'orologio intendi...

La testa è la lancetta delle ore, il braccio la lancetta dei minuti, e la gamba la lancetta dei secondi!

E' questo il motivo per cui il killer ha portato l'orologio con sé, e anche il motivo per cui non ha

preso solo l'orologio o tagliato solo la mano, ma ha tagliato l'intero braccio alla radice e ha dovuto

tagliare anche una delle gambe-altrimenti, non ci sarebbero state le tre lancette rimanenti!

La cosa venne fuori tutta d'un fiato, e alla fine Misora sentì di nuovo i piedi sul pavimento. Prese

una foto dalla sua tasca-l'immagine del cadavere di Backyard Bottomslash. Disteso sulla schiena,

le sue braccia e le gambe...no, il braccio e la gamba erano spalancati, e il braccio sinistro e la gamba

destra mancanti-Backyard Bottomslash.

Guarda qui, Ryuzaki. Vedi? La testa sono le ore, il braccio sono i minuti e la gamba sono i

secondi, quindi questo corrisponde alle 12:45 e venti secondi.

Mmm. Se la metti così...

Quando l'ho messa in quel modo? E' ovviamente il messaggio che ha lasciato! E ha gettato la

gamba nel bagno perché era solo l'orologio che necessitava di portare via, e lui voleva enfatizzare la

cosa!

...

Ryuzaki zittì, apparentemente pensando.

Fammi vedere, disse lui, prendendo la foto dalla mano di Misora. Non appena lei lo guardò

concentrarsi sulla foto, girando la testa in ogni sorta di strana angolazione, Misora cominciò a

sentire che la sua teoria fosse completamente sbagliata dopotutto. Tutto ciò era utile solo se l'avesse

portata a un messaggio, e se lui avesse detto che si trattava di una coincidenza senza basi fondate,

tale teoria sarebbe caduta-la sua deduzione non aveva prove non sarebbe mai stata provata. Era

stata pronunciata dal puro istinto. La battaglia decisa dall'istinto-a seconda del suo istinto lei

sarebbe risultata vittoriosa, o avrebbe fallito.

Misora.

Sì? Che c'è?

Assumendo che la tua teoria sia corretta...da questa immagine, non c'è modo di essere sicuri se la

vittima-orologio punti alle 12:45 e venti secondi.

Eh?

Intendo, guarda, disse Ryuzaki, tendendole la foto.

Sottosopra.

Tienila in questo modo, e sono le 6:15 e cinquanta secondi. Oppure così...

Lei girò l'immagine di lato.

Tre in punto e trentacinque secondi. E se la giri di 180 gradi ancora, 9:30 e cinque secondi.

...Oh.

Certo. Era giusto. L'immagine era presa col corpo in verticale, quindi lei aveva solo presunto che la

testa...la lancetta delle ore puntasse insù, a mezzogiorno. Ma se osservi bene la vittima come un

orologio, non c'è solo quella possibilità. Potrebbe essere, ma potrebbe non essere. Cambia

semplicemente l'angolazione dell'immagine e ci sarebbero infinite possibilità. O almeno 360. Le

lancette potrebbero non muoversi, ma i numeri potrebbero essere posizionati ovunque intorno ad

esse.

Non vi era traccia che indicasse come piazzare i numeri.

Se la vittima rappresenta le tre lancette, allora questa stanza quadrata presumibilmente

corrisponde al quadrante coi numeri. La vittima era distesa al centro della stanza, dopotutto. Era

messa in questo modo, parallela o perpendicolare ai muri della stanza, quindi penso che possiamo

presupporre che si tratti di uno dei quattro schemi che ho citato. Ma quattro schemi sono troppi. Noi

abbiamo bisogno di portarli almeno a due, o non potremmo mai realmente dire che abbiamo risolto

il messaggio del killer.

La stanza...corrisponde ai numeri?

Ora che ci penso, il primo messaggio coinvolgeva i numeri romani...che sono spesso utilizzati

sugli orologi. Ma non ci sono numeri romani qui. Se solo ci fosse qualche traccia che ci dica quale

parete va con quale numero...

(Another Note) Il killer di Los Angeles (Versione Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora