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Forse raggiungere la scena del crimine velocemente sarebbe stata una migliore idea-essere

attaccata in quel modo aveva solo aumentato i sospetti di Misora nei confronti di Ryuzaki. Non c'era

modo di dire se il suo assalitore fosse qualcuno coinvolto nel caso, o qualcuno che non aveva nulla

a che fare con esso ma che conosceva il suo legame con L, ma in entrambi i casi, basandosi sul

tempo dell'attacco, le probabilità che Ryuzaki fosse coinvolto non erano terribilmente basse. Forse

lei avrebbe dovuto fare controlli su di lui da sé, invece di lasciare le indagini a L...solo per

salvaguardarsi. Lei considerò di chiamare Raye, e controllare la cosa in segreto, ma per prima cosa

Misora si lasciò quel vicolo alle spalle.

Come ci si aspettava, Naomi Misora non ricorse a lui.

L'assalitore intanto lasciò il vicolo e saltò nella berlina che aveva lasciato sulla strada principale col

motore acceso. Girò un paio d'angoli velocemente e controllò nello specchietto retrovisore, poi

parcheggiò nello spazio che aveva scelto precedentemente. La berlina era un'auto rubata e non

avrebbe riportato a lui, quindi aveva pianificato di abbandonarla lì. Un'occhiata alle telecamere di

sicurezza e lasciò la zona del parcheggio a piedi, lasciando la maschera, il blackjack e la spranga

nell'auto. Le aveva infilate tutte sotto il sedile. Senza lasciare impronte digitali.

Non aveva in piano di fare qualcosa a Naomi Misora quel giorno, non lì. Voleva solo farla passare,

per testare le sue abilità. L'aveva attaccata alle spalle, ma senza l'intenzione di colpirla-e

certamente, non aveva intenzione di ucciderla.

Così che non ci fosse stato modo che lei potesse morire.

Sapeva che l'avrebbe evitato.

Ma anche in questo modo, anche sapendolo, quella donna era stata impressionante. Evitare il suo

attacco senza nemmeno girarsi, e muoversi istantaneamente per rispondere all'attacco-riusciva a

capire perché L stava usando lei come sua pedina. Aveva cervello e fegato-come si deve.

Lei era giusta.

Lei era degna di essere suo avversario.

L'assalitore si era slogato il collo.

E con la testa ancora penzolante con una strana angolazione, camminò per strada.

L'attentatore di Misora...

L'uomo dietro il Los Angeles BB Murder Cases, Beyond Birthday, camminava a piedi su per la

strada sorridendo in maniera crudele.

Ah, Misora. Sei in ritardo, disse Ryuzaki senza girarsi, nel momento in cui lei entrò

nell'appartamento 605 dove Quarter Queen aveva vissuto. Per favore cerca di essere in orario. Il

tempo è denaro, e quindi vita.

Sigh...

Non era a gattoni. Lei era venuta proprio mentre lui stava ispezionando lo scomparto più alto della

cassettiera. Ma era difficile pensare fosse solo una coincidenza di tempi. La cassettiera era piena di

biancheria intima della ragazzina tredicenne. Ryuzaki sembrava più un pedofilo ladro di mutandine

che un detective che investigava la scena.

Non era il miglior modo di cominciare la giornata. Lei aveva progettato di incanalare tutta la

frustrazione del combattimento nel vicolo, contro Ryuzaki, ma era rimasta già sconcertata da lui. Se

fosse stato un gesto deliberato, lei avrebbe dovuto sorprendersi, ma sembrava improbabile.

Sembrava più come se Ryuzaki avesse un fetish per l'intimo dei bambini.

Misora sospirò di nuovo, guardandosi intorno nella stanza-l'intero appartamento era più piccolo

della camera da letto di Believe Bridesmaid. La differenza dello standard di vita rendeva difficile

vedere una qualunque connessione tra la prima e la seconda vittima.

Stiamo parlando di una madre single, giusto? La quale ora è tornata dai suoi genitori? Dev'essere

stato sconvolgente...

(Another Note) Il killer di Los Angeles (Versione Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora