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Così lei fece l'unica cosa che poteva

fare. Cercare prove che le permettessero di controllare la crisi in avvicinamento.

Secondo l'indagine di L, un detective chiamato Rue Ryuzaki era stato effettivamente ingaggiato dai

genitori di Believe Bridesmaid-ma non solo, anche i parenti della seconda vittima, Quarter Queen,

e della terza vittima, Backyard Bottomslash, avevano chiesto a Ryuzaki di investigare sul caso.

Tutto ciò era un po' troppo bello per essere vero, secondo l'opinione di Misora, ma se L aveva detto

così, lei doveva accettarlo. Non c'era spazio per un dubbio. Ma L non aveva ancora provveduto a

tirar fuori qualcosa riguardo il passato di Ryuzaki, quindi le fu chiesto di tenerlo d'occhio, di

cooperare con Ryuzaki e fingere che loro stessero lavorando insieme sul caso.

Davvero L non era arrivato ad una conclusione su Ryuzaki? Misora passò alcuni minuti ponendosi

questa domanda. Forse spiegarglielo era semplicemente troppo pericoloso...Misora non aveva mai

pensato neanche per un momento che L le stesse fornendo tutte le informazioni che aveva. E

Ryuzaki avrebbe potuto far parte di quella categoria-ma questa potrebbe anche essere un'infondata

paranoia. Ryuzaki era certamente sospettoso, ma non aveva fatto nulla di chiaramente cattivo,

quindi non c'era altro.

Il pensiero di vederlo strisciare di nuovo oggi, in giro sulla scena del crimine a quattro zampe era

innegabilmente deprimente (lei aveva avuto anche un incubo a riguardo. Misora di solito tende

sempre a svegliarsi subito durante gli incubi, ma questo particolare sogno l'aveva fatta svegliare

facendola finire giù dal letto). E in quel momento, il 16 agosto, alle dieci del mattino...

Naomi Misora fu assalita.

Lei stava prendendo una scorciatoia attraverso un vicolo bui e solitario, quando qualcuno la colpì

alle spalle con un blackjack. O meglio, fallì nel colpirla-dal momento che si abbassò in tempo e lo

evitò. Un blackjack è un'arma leggera-un aggeggio molto semplice, formato da nulla di più che un

piccolo sacco riempito di sabbia. E' semplice da creare e molto facile da nascondere, ed era

un'indefinibile arma efficace. Lo sentì tagliare l'aria come se l'avesse sfiorata dietro i capelli. Misora

era in pericolo dal momento stesso in cui aveva compreso di essere le mani, gli occhi e lo scudo di

L, quindi non risultò terribilmente sorpresa e reagì velocemente. Ciò riuscì a portare via dalla sua

testa tutti i pensieri su Ryuzaki, il che era meglio. Lei colpì l'asfalto con entrambe le mani,

spingendo verso il basso e dando una spinta verso l'alto alle gambe-roteando lateralmente a testa

in giù, spedendo i suoi piedi verso il mento dell'assalitore. Mancò il colpo. Ma non importava-

l'obbiettivo principale di questa mossa era di girarsi e guardare il suo avversario. Ce n'era solo uno,

e indossava una maschera. Fu sorpresa dalla mancanza di suoi compagni, ma in aggiunta al

blackjack, portava con sé una dura spranga nella sua mano sinistra, mettendola in distinto

svantaggio. Non era un delinquente casuale. Come il giorno prima, Misora non aveva un'arma. E,

ovviamente, nessun distintivo o manette. Correre sarebbe stata la scelta più logica, ma Misora non

aveva quel tipo di personalità rinunciataria che le avrebbe permesso di scappare mentre veniva

attaccata. Il suo soprannome all'FBI era Misora 'Massacre'. Chiaramente, c'era un certo grado di

malizia dietro quel nome ma non era interamente senza motivazione. Lei balzò verso l'alto

atterrando sulle gambe, la sua mano destra di fronte al volto e il baricentro basso, rivolta verso il

suo avversario e oscillando leggermente, pronta a combattere. Lui esitò per un momento quando

vide la sua posizione, ma poi gliela agitò contro-non il blackjack, ma la spranga. La parte

superiore del suo corpo oscillò, evitandolo-e poi fece una sorta di ruota attraverso l'ampiezza dello

stretto vicolo con lo scopo di colpire coi talloni le tempie dell'assalitore. Lui la evitò di nuovo, ma il

loro combattimento era finito. Misora non aveva intenzione di fuggire, ma il suo avversario non

sembrò essere altrettanto audace. Mentre Misora tornava in piedi, lui si girò e fuggì via. Misora per

un attimo considerò di inseguirlo e fece un paio di passi in quella direzione prima di abbandonare

l'idea. Era abbastanza sicura che il suo assalitore fosse un uomo. Era abbastanza sicura di poterlo

battere in combattimento, ma non in una corsa. Non era un abile corridore. Non voleva sprecare le

energie.

Si sistemò i capelli, prese il suo cellulare e chiamò L. Il telefonò squillò, ma nessuno rispose. Il

detective migliore del mondo era un uomo impegnato, e probabilmente difficile da rintracciare al di

fuori dei tempi stabiliti. Fortunatamente non era stata ferita, quindi il rapporto poteva aspettare.

(Another Note) Il killer di Los Angeles (Versione Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora