1967, marzo.
Sul viso della giovane dai lunghi capelli rossi apparve un'espressione imbronciata quando vide scendere da una macchina un ragazzo alto e dall'aspetto distinto.
"Richard William Wright!" urlò, attirando la sua attenzione e fregandosene dei passanti che si voltarono di scatto a guardarla "questa volta sei proprio nei guai!".
Il broncio fittizio durò un'altra manciata di secondi prima di trasformarsi in un sorriso carico di gioia.
La giovane corse in direzione del ragazzo, lasciò cadere a terra la borsa e gli buttò le braccia attorno al collo; lui, di rimando, le passò le braccia attorno ai fianchi e le fece fare un paio di giravolte, attirando ancora di più l'attenzione della gente attorno a loro.
"Cavolo, forse nel complesso dovrei sparire più spesso e più a lungo se poi vengo accolto in modo così caloroso"
"Non ti azzardare nemmeno a pensare una cosa simile, altrimenti dovrai vedertela con la mia furia"
"E cosa faresti in quel caso? Reagiresti come quella famosa volta al parco, quando avevi sei anni?"
"Quel bambino aveva dato apposta un calcio al mio castello di sabbia, di conseguenza meritava quel morso... E ora, se non desideri ricevere a tua volta un morso su un braccio, potresti pensare ad un modo per farti perdonare dei lunghi mesi di assenza in cui ci siamo sentiti a malapena... Caso vuole che qui vicino ci sia una pasticceria molto carina che hanno aperto da poco e che io non ho ancora avuto occasione di provare... Dici che questa sia abbastanza buona per rimediare?"
"Io dico di sì, anche perché non sono così ansioso di avere sul mio corpo lo stampo dei tuoi denti".
La ragazza dai capelli rossi rise allegramente, recuperò la borsa, si aggrappò al braccio destro del suo accompagnatore ed insieme si avviarono verso la pasticceria che lei era tanto ansiosa di provare.
Ginger Anderson e Richard Wright si conoscevano fin dall'infanzia, da quando avevano rispettivamente cinque e dieci anni; le loro famiglie abitavano nella stessa via dello stesso quartiere, ed i due giovani, nonostante i cinque anni di differenza, avevano stretto fin da subito un fortissimo legame che da semplice amicizia si era trasformato in qualcosa di molto più profondo: Ginger vedeva Richard come il fratello maggiore che non aveva mai avuto e come la figura maschile che le era sempre mancata, e Richard vedeva Ginger come una sorella minore da proteggere e da guidare sulla giusta via.
Eppure, nonostante il loro legame indissolubile, i due giovani non avrebbero potuto essere più diversi dal punto di vista caratteriale: tanto lui era calmo, posato e riflessivo, quanto lei era impulsiva ed irrequieta.
Se Ginger era un incendio sempre pronto a scatenarsi, Richard era l'acqua che puntualmente lo domava.
I due amici presero posto davanti ad un grazioso tavolino rosa e, dopo aver dato un'occhiata al menù (scritto su un cartoncino plastificato rigorosamente rosa), ordinarono del the caldo ai frutti di bosco ed un cabaret di pasticcini assortiti.
Qualche minuto più tardi, una cameriera tornò al tavolo con una teiera, due tazze ed una elegante alzatina a tre piani su cui erano disposti con cura i pasticcini a forma di cuore.
Ed il colore dominante era sempre e solo uno: rosa.
"Siamo sicuri che i maschi siano ben accetti in questa pasticceria?"
"Avanti, non fare lo sciocco e raccontami tutto di questi ultimi mesi" lo incalzò Ginger, incrociando le braccia ed appoggiandole sul tavolo "come stanno Juliette e Gala?".
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The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️)
Fanfic"E adesso?" "Adesso reggiti forte" "Che vuoi fare?" "Ti fidi di me?" le chiese di getto lui; le aveva già rivolto quella stessa domanda nel corso della notte trascorsa sopra il tetto di casa Anderson e, come in quella occasione, Ginger rispose senza...