BORDER (PARTE UNO)

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 Né Pamela né Ginger notarono qualcosa di strano in Jennifer quando la videro attraversare di corsa il salotto e salire velocemente le scale che portavano al primo piano, e non si preoccuparono neppure dinanzi al lungo silenzio che seguì; cambiarono completamente idea quando udirono un urlo e dei forti singhiozzi provenire proprio dal primo piano.

Madre e figlia adottiva si precipitarono subito a vedere che cosa fosse successo e scoprirono che Jennifer si era chiusa a chiave in bagno; entrambe pensarono subito al peggio, ovvero che la ragazzina fosse scivolata dentro la vasca da bagno e si fosse fatta molto male.

"Jennifer!" gridò Pam, battendo la mano destra sulla porta "te l'ho detto mille volte che non voglio che ti chiudi a chiave in bagno! Apri subito!"

"Jen, apri subito la porta!" le fece eco Ginger.

"No! Non posso farlo!" strillò a sua volta la ragazzina dall'altra parte della porta, con un gemito "non posso assolutamente uscire"

"Sei caduta, tesoro?" le chiese, allarmata, Pamela.

"No, non sono caduta..." Jen esitò prima di continuare "ma ho combinato un disastro"

"Che cosa hai fatto?" domandò Ginger, ma non ottenne alcuna risposta "Jennifer, se non esci e non ci dici cosa hai combinato, non possiamo aiutarti. Che cosa è successo?"

"Jen, tesoro, esci dal bagno, per favore. Io e Ginger non siamo arrabbiate e ti prometto che non ci arrabbieremo, ma esci, per favore" ripeté Pam, addolcendo il tono di voce, e ciò convinse Jennifer ad uscire dopo un ultimo tentennamento.

La ragazzina aprì la porta e si presentò con gli occhi lucidi e con un asciugamano avvolto attorno alla testa; alle sue spalle, dentro il lavandino, era abbandonata una forbice insieme a delle lunghe ciocche di capelli neri.

Altre folte ciocche erano sparse qua e là sul tappeto e sul pavimento.

Alla vista di quello spettacolo inaspettato, Ginger spalancò gli occhi e la bocca ed impiegò qualche secondo prima di ritrovare la voce e la parola.

"Che cosa hai fatto?" strillò sconvolta "mio dio, Jennifer! Che cosa diavolo hai fatto ai tuoi capelli?".

Col volto paonazzo e con le dita tremanti, la sorella minore si tolse l'asciugamano che aveva avvolto attorno alla testa, rivelando il suo nuovo taglio: la lunga e folta chioma corvina non c'era più, era un ricordo che apparteneva al passato; al suo posto c'era un caschetto cortissimo ed una frangia asimmetrica, più lunga sul lato destro e più corta su quello sinistro.

La rossa sgranò ancora di più gli occhi, e Pamela si portò istintivamente una mano alla bocca.

"Io... Io volevo... Volevo solo..." balbettò Jen senza concludere la frase; la sorella maggiore scorse un oggetto dall'aspetto famigliare appoggiato sopra uno sgabello, scostò Jennifer ed entrò in bagno.

Afferrò l'oggetto e lo guardò confusa: si trattava di una copia di 'The Piper at The Gates of Dawn'.

Spostò più volte lo sguardo dalla copertina in cartone al disastroso taglio che Jennifer si era fatta da sola, e venne colta da un terribile sospetto che trovò conferma dopo un confronto più approfondito.

Aveva tentato d'imitare lo stesso taglio di capelli di Roger.

"Dimmi che non hai fatto quello che penso!" gridò Ginger, fuori di sé dalla rabbia "ti prego, dimmi che non hai fatto quello che penso!"

"A che cosa ti stai riferendo, Ginger?"

"A questo, mommi!" la giovane indicò prima il viso di Waters sulla copertina e poi Jennifer, che tentava in qualunque modo di trattenere le lacrime "guarda! Voleva tagliarsi i capelli nello stesso identico modo, vedi? Ma perché lo hai fatto? Si può sapere per quale motivo lo hai fatto? Che cosa ti è saltato in mente? Non dirmi che ti piace quell'individuo!"

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora