"Pronto?".
Brusii di sottofondo, un rumore indistinto di voci: dall'altra parte della cornetta del telefono non giungeva altro.
"Pronto?"
"Pronto? Gin... Ginger? Ginger sei tu?"
"Sì, Rick, sono io, ma ti sento malissimo" rispose la giovane socchiudendo gli occhi e tappandosi l'orecchio sinistro: la voce di Richard era lontana e ovattata, come se giungesse da chilometri e chilometri di distanza, e le fece tornare in mente i tempi in cui, da bambini, prendevano un lungo spago, due barattoli di latta vuoti e giocavano al telefono.
"Aspe... Aspetta" disse lui per poi rimanere in silenzio per qualche secondo; in quel breve lasso di tempo Ginger udì altri suoni indescrivibili "ora mi senti?"
"Sì, ora sì. Cosa è successo poco fa, che ti sentivo così male?"
"Non ne sono sicuro, ma penso che dipenda dal fatto che mi trovo dall'altra parte dello stretto della Manica".
La ragazza corrucciò le sopracciglia, lanciò un'occhiata al calendario appeso ad una parete e quando vide che giorno era si ricordò dell'ultima chiacchierata telefonica con David; l'orribile litigio avuto con Jennifer, e le violente emozioni che ne erano conseguite, le avevano fatto dimenticare completamente il mini tour che il gruppo doveva affrontare in Francia.
"Giusto... Il vostro tour... Come è andato il viaggio?"
"Nel complesso bene, anche se nessuno di noi è mai veramente entusiasta di prendere l'aereo. Ci sono cose alle quali non riuscirai mai ad abituarti veramente... Comunque non c'è stata turbolenza, ed i bambini sono stati bravissimi: Gala è sempre stata seduta composta e Jamie ha dormito in braccio a Juliette per tutto il tempo della traversata, e deve ancora svegliarsi... Temo che, in compenso, ce la farà pagare tenendoci svegli stanotte"
"Il tempo com'è?"
"Ohh, non c'è assolutamente nessun paragone con l'Inghilterra. Siamo scesi da pochi minuti e mi sto già sciogliendo dal caldo che fa. Lì com'è il tempo?" chiese il tastierista, ed a Ginger non sfuggì la nota d'ironia nella sua voce.
Guardò in direzione di una finestra e piegò la bocca carnosa in una smorfia alla vista delle gocce di pioggia che continuavano a picchiettare con insistenza contro il vetro: dopo una piccola parentesi fatta di sole e giornate tiepide, Londra era tornata ad essere la città grigia e cupa di sempre.
"Vuoi davvero che risponda alla tua domanda?"
"No, penso di avere già capito tutto dalle tue parole" Rick rise divertito "Ginger, non ho molto tempo a mia disposizione per parlare, quindi..."
"Stai parlando con Ginger?" Wright venne bruscamente interrotto da una voce maschile che la rossa identificò appartenere a Mason "Ginger! Ehi, Ginger, guarda che qui c'è il tuo ragazzo che si sta struggendo d'amore per te. Non riesce a darsi pace perché l'altra sera non ti ha vista. Vuole sapere perché non sei venuta al party in programma dopo l'esibizione a Hyde Park! Ti prego, diglielo prima che continui a torturarci con i suoi sospiri sofferti!"
"Nick, basta, smettila! Sto cercando di..."
"David! David! Dave, vieni qua, Rick sta parlando con la tua ragazza! Vieni a salutarla!"
"Nick, ti ho...".
La linea cadde improvvisamente, Ginger allontanò la cornetta dall'orecchio destro e la guardò perplessa; scosse la testa e la posò sul supporto.
Poco dopo, il telefono riprese a squillare.
"Perdona quell'idiota di Nick, il volo deve avergli dato completamente alla testa"
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The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️)
Fanfic"E adesso?" "Adesso reggiti forte" "Che vuoi fare?" "Ti fidi di me?" le chiese di getto lui; le aveva già rivolto quella stessa domanda nel corso della notte trascorsa sopra il tetto di casa Anderson e, come in quella occasione, Ginger rispose senza...