POMPEII (PARTE UNO)

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1971, 7 ottobre.



Allo scadere dei dieci minuti, la ragazza prese il termometro per vedere il responso: quando vide la temperatura segnata dalla sottile linea di mercurio blu, scosse la testa con un'espressione contrariata.

"Ed ecco perché è sconsigliato suonare per ore ed ore all'aria aperta a petto nudo, David Jon Gilmour" Ginger mostrò il termometro a David, mettendolo davanti alle conseguenze delle sue azioni "trentanove e mezzo di febbre. Complimenti. Come pensi di affrontare il volo di ritorno che ci aspetta domani pomeriggio?"

"Non esagerare, la situazione non è così tragica" mormorò il giovane, tossendo, raggomitolato sotto una spessa coltre di coperte: aveva le guance arrossate e gli occhi lucidi a causa della febbre alta "trascorrerò il resto della giornata a letto e domani, prima della partenza, prenderò qualcosa per riuscire a stare in piedi e per affrontare il viaggio di ritorno. E non appena saremo a Londra, mi fionderò subito in camera da letto"

"Come minimo trascorrerai il resto della giornata qui dentro, e farai lo stesso quando torneremo a casa. Ritieniti fortunato di esserti ammalato l'ultimo giorno del nostro soggiorno in Italia, a riprese concluse, perché altrimenti sarebbe stato un bel casino. Non riesci quasi a rispondere alle mie domande, figuriamoci suonare una chitarra e cantare. Inizio a chiedermi se Steve abbia fatto bene ad accettare la proposta di quel regista francese... Da quando siamo arrivati non ci sono stati altro che imprevisti: prima i camion con i vostri strumenti che spariscono, poi il problema con l'elettricità ed infine la febbre... Concorderai con me che si tratta di una curiosa serie di coincidenze, giusto?"

"Sì, però è stato divertente vedere la reazione di Roger quando ha scoperto che la strumentazione era completamente sparita nel nulla"

"Le mie povere orecchie non la pensano allo stesso modo" rispose la giovane con una smorfia: aveva ancora impresse le urla inferocite del bassista nella testa e nei timpani "scendo a bere qualcosa ed a portarmi avanti col lavoro, vuoi che ti porto qualcosa?"

"No, grazie, sono apposto così"

"Allora chiudi gli occhi e cerca di riposarti un po'. Ci vediamo più tardi. Vedrai che ti sentirai meglio quando riaprirai gli occhi".

Ginger scoccò un bacio sulla guancia destra di Gilmour, prese la sua borsa, una cartellina, ed uscì dalla camera d'albergo.

Scese le quattro rampe di scale che la separavano dal piano terra, passò affianco alla hall ed entrò nella sala che la struttura aveva messo interamente a disposizione per il gruppo e la troupe a loro seguito: era una stanza dalla forma ovale, con una parete occupata interamente da grandi vetrate, in cui tavolini rotondi dalle diverse dimensioni si alternavano a poltroncine e divanetti in pelle bianca; sull'altra parete trionfava un bellissimo dipinto del Vesuvio, ed in prossimità di essa era stato sistemato un lungo tavolo sempre rifornito di cibi e bevande per soddisfare ogni loro esigenza, in particolar modo quelle dei musicisti.

C'era perfino un bancone bar in cui non mancava nessuno dei migliori alcolici disponibili sul mercato.

Ginger si fermò davanti al tavolo del buffet per prepararsi un cappuccino: aveva scoperto quella buonissima bevanda calda al suo arrivo in Italia e l'aveva sostituita al consueto the che beveva sempre per colazione ed al pomeriggio, e non era l'unica.

Anche Rick era rimasto stregato dal cappuccino, mentre Nick aveva scoperto una vera e propria passione per il gelato.

La ragazza scelse una poltroncina posizionata vicino una delle grandi vetrate e si sedette lì; posò il cappuccino sopra il tavolino rotondo, aprì la cartellina rigida ed iniziò a sfogliare con cura una parte delle fotografie che aveva scattato e sviluppato nel corso del loro breve soggiorno in Campania.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora