BORDER (PARTE TRE)

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1974, gennaio.



Tutto ebbe inizio con un mal di testa più forte dei precedenti e con un collasso improvviso.

Ginger e Jennifer stavano preparando dei biscotti insieme a Keith e Demi quando la giovane, dopo aver infornato la prima teglia di dolcetti alla vaniglia con gocce di cioccolato, sbiancò tutto d'un tratto e crollò sul pavimento della cucina con gli occhi rovesciati all'indietro.

Venne chiamata un'ambulanza e Ginger venne portata subito d'urgenza, con i lampeggianti e le sirene accese, in ospedale, dove rimase in osservazione per quattro giorni perché il suo caso necessitava di esami più approfonditi per arrivare a capo della questione.

Quattro giorni in cui Pamela e Jennifer andarono a trovarla ogni singola sera, rassicurandola e ripetendole che non doveva preoccuparsi: non avrebbero trovato nulla che non fosse riconducibile allo stress per il burrascoso divorzio da David e la battaglia per l'affidamento del piccolo Demi Richard.

Era normale un po' di stress, chiunque al suo posto avrebbe finito con l'avere un crollo del sistema nervoso.

Quattro giorni in cui Ginger si sforzò di credere alle parole della madre e della sorella adottiva.

Quattro giorni in cui Ginger si sforzò di auto convincersi che sì, il mal di testa che non le dava tregua ed il collasso improvviso erano solo il prodotto di un lungo periodo di stress e di nervi sempre a fior di pelle.

Ma la mattina del quinto giorno le bastò lanciare un'occhiata al viso del medico che entrò nella sua stanza con una cartellina rigida sotto il braccio destro per capire che si sbagliava e che c'era qualcosa che non andava.

Qualcosa di profondamente sbagliato.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora