DESPERATE TIMES, DESPERATE MEASURES

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1967, ottobre.



Richard continuava a percorrere il bordo del boccale con l'indice destro, Roger fumava con uno sguardo assorto ed il volto di Nick era nascosto dal cappello nero a tesa larga che indossava.

Nessuno dei ragazzi aveva ancora sfiorato le tre birre che avevano ordinato; il temporale che infuriava tra le strade di Londra era la manifestazione atmosferica del loro umore.

Sopra al tavolo del pub, posizionati al centro, c'erano le copie di alcuni quotidiani inglesi: come spesso accadeva negli ultimi mesi, tutto ciò che riguardava Syd ed i suoi comportamenti bizzarri era ampliamente documentato e descritto in modo dettagliato.

"Ora basta!" esclamò Mason tirando su il viso di scatto, risvegliando gli altri due dal torpore in cui erano caduti "nessuno lo vuole dire ad alta voce, ma tutti la pensiamo allo stesso identico modo: non possiamo continuare così. Fino a qualche mese fa lo dicevo per scherzo, ma ora sono davvero convinto che i riflettori abbiamo sciolto definitivamente il cervello a Syd, e le notizie in prima pagina parlano da sé. Non so se sia peggio quando siamo costretti ad annullare una esibizione o quando Syd si comporta come un totale idiota sopra al palco"

"Dopo il primo colloquio non ha più voluto andare dallo psichiatra per le successive visite" mormorò Waters buttando fuori il fumo dalle labbra, appoggiandosi allo schienale della panca "ho provato a parlargli più volte per convincerlo a cambiare idea, ma non ci sono mai riuscito. Ho registrato di nascosto una delle nostre discussioni e l'ho portata al dottor Laing, in modo che avesse altro materiale su cui lavorare... Lui l'ha ascoltata ed ha semplicemente detto che non c'è più nulla da fare"

"E allora di cosa stiamo discutendo? Direi che la soluzione al nostro problema è più che evidente"

"Syd non è più affidabile, è vero, ma non possiamo neppure scaricarlo così, da un giorno all'altro..."

"Io sono stufo dei suoi comportamenti. Lo siamo tutti quanti"

"... A meno che qualcuno non prenda il suo posto"

"Stai parlando di sostituirlo?"

"Di sicuro non possiamo lasciare un posto vacante nel gruppo. Abbiamo bisogno di qualcuno che sappia suonare la chitarra e cantare, che impari in fretta le parti di Syd e soprattutto che sia affidabile"

"L'ultimo requisito è il più semplice da soddisfare: non è affatto difficile trovare qualcuno che sia più affidabile di Syd" commentò Nick in tono ironico "ma comunque il problema di fondo resta: a chi possiamo rivolgerci? Chi può prendere il suo posto?".

Roger ci pensò per qualche istante.

Gli venne in mente un solo nome che, forse, poteva fare al caso loro.

"Io conosco una persona" disse poi lentamente "è un vecchio amico d'infanzia che non vedo da un po'. Se voi siete d'accordo, posso chiamarlo, chiedergli se è interessato e poi vedere come va"

"Io ci sto!" esclamò subito Nick alzando le mani "peggio di così non può andare, dopotutto. Il fondo lo abbiamo già raschiato da un bel pezzo"

"Rick?" Waters si voltò verso Wright, l'unico che non aveva ancora aperto bocca da quando la discussione era iniziata; anche lui, come il bassista, si accese una sigaretta "la tua opinione a riguardo?"

"Direi che abbiamo le mani legate, no? Lo avete detto anche voi due molto chiaramente ed i giornali parlano in modo altrettanto chiaro. Ormai siamo arrivati ad un punto in cui non ci resta altro da fare se non adottare una soluzione drastica. A mali estremi, estremi rimedi" mormorò quello che era da sempre l'uomo maturo del gruppo "ma come faremo a dirglielo a Syd? Non possiamo andare da lui e dirgli semplicemente che è fuori dal gruppo e che verrà rimpiazzato da un'altra persona"

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