WORMS (PARTE DUE)

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Syd e Roger non abitavano più nello stesso condominio da un paio di mesi.

Alla fine di aprile Barrett si era trasferito in un altro appartamento, al numero 101 di Cromwell Road.

I componenti della band e la stessa Ginger ci erano stati rare volte, in compenso era frequentato in modo assiduo da tanta altra gente con cui Syd trascorreva gran parte delle sue giornate e con cui si sballava.

Nessuno degli assidui frequentatori si presentava mai a mani vuote.

Roger bussò due volte contro il legno della porta, attese in silenzio e poi riprovò; Ginger si guardò attorno a disagio e spostò il peso del corpo da un piede all'altro ancora più a disagio, inconsciamente si avvicinò un po' di più a Waters.

Quel posto non le piaceva affatto.

"Forse non è in casa" mormorò non vedendo arrivare nessuno "che facciamo se non è in casa? Restiamo qui ad aspettarlo oppure andiamo a cercarlo?"

"E dove vorresti andare a cercarlo?" domandò il bassista prima di fare un terzo tentativo "Syd! Apri la porta! So che sei lì dentro. Avanti. Vogliamo solo parlare".

La giovane stava per ribattere, dicendo che era tutto inutile e che l'appartamento era vuoto, quando venne smentita dal rumore di una serratura che scattava; la porta si socchiuse e dall'altra parte apparve il viso di Barrett.

"Che volete?" chiese in un soffio, vagando con lo sguardo da Roger a Ginger e viceversa.

"Syd, siamo noi"

"Noi?" ripeté il giovane; Ginger lo vide socchiudere gli occhi appannati, come se stesse facendo lo sforzo di mettere a fuoco lei e Waters.

"Sì, noi" ripeté a sua volta il bassista, indicando prima sé stesso e poi la ragazza dai capelli rossi "io sono Rog, lei è Ginger... Siamo i tuoi amici"

"I miei... Amici. Ho degli amici?"

"Sì, siamo noi e siamo venuti qui per parlarti. Per favore, lasciaci entrare così possiamo farlo con calma. Vogliamo solo scambiare quattro chiacchiere con te, nulla di più. Te lo prometto. Hai la mia parola" Roger si portò la mano destra all'altezza del cuore per far apparire più convincenti le sue parole; Syd vagò ancora per qualche istante con lo sguardo dall'uno all'altra e poi, con enorme sorpresa della rossa, anziché sbattere la porta con violenza l'aprì e si allontanò, facendo loro intendere che avevano il permesso di entrare.

Ginger si guardò attorno non appena varcò la soglia d'ingresso: nel piccolo appartamento regnava il caos più assoluto, e nonostante fosse dotato di una stanza che poteva fungere da camera da letto, Syd aveva sistemato un materasso sul pavimento del salotto e dormiva lì.

La ragazza vagò con lo sguardo sul lenzuolo ammassato ai piedi del materasso, sul cuscino stropicciato, sulle numerose stoviglie sporche accatastate dentro il lavandino e sui piccoli batuffoli di polvere che galleggiavano pigramente a mezz'aria.

Si chiese da quanto tempo le finestre non venissero aperte.

Syd si avvicinò ad un mobiletto, frugò all'interno di un cassetto e ne tirò fuori un pacchetto di sigarette ed uno quasi vuoto di fiammiferi; se ne accese una, se la portò alle labbra e si sedette sul davanzale di una finestra.

Entrambi i giovani notarono che era più magro, più pallido e più scompigliato del solito.

"Di che cosa volete parlarmi?" chiese allontanando la sigaretta dalle labbra ed appoggiando le mani sul davanzale in legno della finestra.

Ginger lanciò un'occhiata eloquente a Roger e lasciò che fosse lui ad introdurre l'argomento; aveva paura di perdere il controllo e di scoppiare in lacrime se solo avesse provato a parlare.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora