ART

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Pamela aveva appeso la macchina fotografica al chiodo per quanto riguardava la sua carriera lavorativa, ma continuava ad usarla per divertimento, ed i suoi soggetti preferiti erano, ovviamente, le due figlie adottive: la parete a destra delle scale che portavano al piano superiore della casa, difatti, era tappezzata di ritratti artistici di Ginger e Jennifer; le fotografie raffiguravano, passo dopo passo, i loro momenti più importanti dall'infanzia all'adolescenza, e ad ogni nuova occasione speciale ne compariva puntualmente una nuova.

Un enorme ritratto del trio al femminile campeggiava in salotto, appeso alla parete dietro il divano.

Per continuare a seguire la sua più grande passione, Pamela aveva trasformato il seminterrato della propria abitazione in una vera e propria, e soprattutto professionale, camera oscura in cui sviluppare le foto che scattava.

Quando si era resa conto di aver trasmesso la sua più grande passione alla figlia primogenita, le aveva affidato il ruolo di sua assistente personale e, prima ancora che iniziasse a studiare fotografia, le aveva insegnato come funzionava una camera oscura insieme a diversi trucchi del mestiere.



Ginger uscì dalla camera oscura reggendo con estrema cura un plico di fogli di cellulosa, come se tra le sue mani ci fosse una reliquia sacra nella quale era racchiuso il destino dell'intero universo; salì in cucina e dispose le diverse foto sopra al tavolo, pronta per svolgere il compito più difficile.

Rick poteva arrivare da un momento all'altro e lei non aveva ancora scelto le migliori da portare con sé e da mostrare alla band.

Jennifer entrò in cucina mentre la sorella maggiore era impegnata a fissare le numerose fotografie con sguardo critico e professionale; frugò dentro la credenza alla ricerca del barattolo dei biscotti e, quando lo trovò, ne prese un paio da sgranocchiare in attesa del bus che l'avrebbe portata a scuola per un'altra noiosa giornata di lezioni.

Jennifer si avvicinò a sua volta al tavolo con uno sguardo incuriosito negli occhi verdi.

"Che cosa stai facendo?" chiese spiando al di là della spalla destra di Ginger.

"Un lavoro molto complicato che richiede pazienza, tempo e soprattutto silenzio"

"Ovvero?" chiese ancora Jen.

Ginger sbuffò e sollevò gli occhi scuri al soffitto della cucina.

"Quando sono andata a vedere Rick suonare ho portato con me la macchinetta fotografica per fare qualche scatto. Tra poco mi passerà a prendere, ed io devo scegliere quali portare con me e quali scartare"

"Quindi stai dicendo che da queste foto dipende il possibile lavoro che Rick ti ha offerto?"

"Può essere... Credo di sì... Le ho scattate perché immagino che lui e soprattutto gli altri vogliano vedere qualche mio scatto prima di decidere se sono o meno la persona che stanno cercando: ecco perché ho bisogno di silenzio e concentrazione. Questo passaggio è molto delicato"

"Ohh, capisco" commentò Jennifer, continuando a sgranocchiare i biscotti di avena con gocce al cioccolato; piegò il viso di lato, ed i capelli corvini, raccolti in un'alta e ordina coda di cavallo, si spostarono dalla spalla destra a quella sinistra "e sono tutte queste le foto che hai scattato quella sera?"

"Sì"

"Sei sicura di averle sviluppate bene? Sembrano così... Sfuocate"

"Sì, le ho sviluppate bene. Questi effetti che vedi sono dovuti ai fari luminosi che c'erano nel locale"

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora