THE HAPPIEST END

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1974, 24 dicembre.



Jennifer entrò nella stanza di Ginger portando con sé una trousse verde e sorrise alla sorella maggiore mentre lei controllava allo specchio che la parrucca di capelli rossi fosse sistemata con cura; entrambe, per l'occasione speciale, indossavano un classico maglione di lana con una fantasia natalizia ricamata sul davanti, ed entrambe indossavano un paio di jeans scuri, ma la magrezza malsana di Ginger svettava terribilmente su quella sana e naturale di Jennifer.

Chiunque la guardasse si rendeva subito conto di avere davanti ai propri occhi un essere umano arrivato agli ultimi sgoccioli della propria esistenza, ed era proprio così che la rossa si sentiva: così vicina alla fine da poter quasi sentire la sua presenza alle proprie spalle.

Ma ora... Ora non voleva pensarci perché era un giorno di festa. E bisognava festeggiare.

"Ho portato i trucchi... Voglio che tu sia perfetta per la festa. No, non dire niente, so già quello che vuoi dire: ti prometto che non esagero. Voglio solo metterti un po' di fondotinta, della matita attorno agli occhi ed un velo di rossetto sulle labbra" Jen prese uno sgabello, lo posizionò affianco a quello in cui era seduta Ginger e, dopo avere disposto i trucchi che le occorrevano sopra un basso tavolino, iniziò ad occuparsi del suo viso: doveva riuscire a toglierle quell'aspetto malsano e creare l'illusione di una persona che stava bene... E non di una che, con ogni probabilità, non sarebbe arrivata a Capodanno "ricordi il giorno in cui mi hai insegnato qual'era il modo corretto di mettere la matita sotto gli occhi? Io me lo ricordo ancora molto bene, perché grazie a te ho evitato di essere scambiata per un panda"

"Ohh, sì" rispose Ginger, ridendo ad occhi chiusi "me lo ricordo anch'io molto bene... Anche perché la matita che hai quasi consumato del tutto era mia"

"Mi mancheranno i momenti come questo"

"Jen, per favore, ho detto che durante la festa..."

"La festa non è ancora iniziata, gli ospiti non sono ancora arrivati e quindi, tecnicamente, la tua richiesta non è ancora valida" Jennifer scambiò un sorriso con Ginger, tornò seria e sostituì il fondotinta con una matita nera per gli occhi "Ginger... Che cosa vi siete detti, ieri, tu e David? Quando sei rientrata dalla spiaggia non hai detto nulla... Ti ha fatta soffrire? Non hai voluto raccontare nulla a nessuno di noi perché si è comportato da grandissimo stronzo nei tuoi confronti, proprio come ha fatto un anno fa, vero? A me puoi dirlo, lo sai. Con me ti puoi confidare riguardo qualunque cosa. Non ci sono mai stati segreti tra noi due, e non voglio che ce ne siano proprio ora"

"E non c'è nessun segreto tra noi due" mormorò la rossa in risposta, ricacciando indietro il ricordo dell'unica notte che aveva condiviso con Roger; quello era l'unico segreto che avrebbe custodito dentro di sé per sempre, nel rispetto del profondo amore che provava nei confronti della sorella minore: non aveva alcun senso turbarla raccontandole un episodio isolato, che non aveva avuto alcun seguito.

Tra lei e Roger non c'era stato nulla perché non avrebbe mai potuto esserci nulla; erano due esseri troppo diversi, troppo l'opposto l'uno dell'altra, per iniziare una storia d'amore o per avere anche solo un rapporto d'amicizia.

Quella notte erano finiti a letto insieme perché, per puro caso, per una volta nelle loro vite, si erano ritrovati a vivere, a poca distanza l'uno dall'altra, la stessa orribile esperienza di tradimento da parte del proprio partner.

E così come le loro strade per un attimo si erano incrociate, così avevano poi ripreso binari diversi, viaggiando parallele.

No.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora