FORMENTERA (PARTE TRE)

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Il sole era sorto da poco al di là della linea dell'orizzonte; i suoi raggi luminosi gettavano sfumature arancioni sull'acqua cristallina del mare, sugli scogli rocciosi, sulla sabbia dorata e sulle palme che dondolavano sospinte da una leggera brezza.

Ginger immortalò quello scenario bucolico prima di risalire il vialetto che dalla spiaggia libera portava alla villetta color carta da zucchero; fotografò anche quella, insieme alla piscina ed all'angolo bar, e poi rientrò nell'abitazione cercando di non fare troppo rumore perché il resto della compagnia stava ancora dormendo nelle rispettive camere.

La villetta aveva tre camere matrimoniali, tutte situate al primo piano, ed un soppalco al secondo piano che era stato convertito nella quarta: Ginger, Syd, Rick, Juliette, Nick e Lindy si erano sistemati nelle tre stanze al primo piano, mentre Roger e Judith (in quanto ultimi arrivati) avevano optato per il soppalco.

La giovane entrò in cucina e si bloccò con un sussulto dopo aver varcato la soglia: credeva di trovarla vuota, invece c'era Roger seduto davanti al bancone a penisola, con una tazza di the bollente stretta nella mano destra ed una sigaretta accesa in quella sinistra; la rossa posò a terra la busta di carta marrone che reggeva e sfilò la macchinetta fotografica dal collo.

"Mi hai fatto prendere un colpo. Credevo di essere l'unica già sveglia a quest'ora" disse posando la macchinetta sopra al bancone.

"Non riuscivo a dormire per colpa del caldo e così sono sceso a fare colazione"

"Con un the bollente?" osservò Ginger con un sorriso ironico "strano modo per combattere il caldo"

"Sono inglese. Il the caldo ce l'ho nel sangue"

"Ne è rimasto un po'?"

"No, infatti pensavo di prepararne dell'altro" Roger svuotò la tazza, spense la sigaretta dentro un posacenere e si alzò per raggiungere l'angolo cottura della cucina; riempì d'acqua un bollitore, lo posizionò sopra un fornello acceso e, nell'attesa che l'acqua si riscaldasse, si accese una seconda Marlboro.

Ginger si chiese quante ne avesse già fumate prima del suo rientro.

"Quali bustine sono rimaste?"

"Due di the verde, una di the nero ed altre due di the al limone"

"Puoi fare quella di the nero?"

"Preferisco quello al limone. Ci vuoi lo zucchero?"

"Sì, ovvio"

"Io lo bevo sempre senza zucchero" ribatté il bassista, buttando fuori il fumo dalle labbra carnose; la ragazza incrociò le braccia e si lasciò andare ad un commento indispettito.

"Immagino... La linea...".

Waters non rispose alla provocazione, tuttavia si voltò a guardare Ginger e le pose una domanda diretta.

"Perché ieri hai detto quelle parole in presenza di Judith?"

"Io non ho detto un bel niente. Lei mi ha fatto una domanda ed io ho semplicemente risposto"

"Ieri sera, in camera, abbiamo discusso per causa tua"

"Se avete discusso, è perché lei non si fida così ciecamente di te come vuol fare credere. E se non si fida di te..." la giovane lasciò apposta la frase in sospeso e ciò non fece altro che indispettire maggiormente Roger, che si allontanò dal fornello per fronteggiare Ginger in tutta la sua altezza, puntandole contro il petto l'indice della mano destra.

"Non intrometterti mai più nelle mie faccende personali. Non sono affari che ti riguardano"

"Mi stai forse minacciando?"

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora