THE WIND IN THE WILLOWS (PARTE DUE)

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"Però non è giusto! Perché si sono fermati qui proprio ieri sera, quando io non c'ero? Mi sarebbe piaciuto conoscerli" sbuffò Jennifer; incrociò le braccia sopra al tavolo e vi appoggiò il mento.

"No, saresti stata solo una seccatura" Ginger le lanciò un'occhiata seccata "e togli i gomiti dal tavolo"

"Spero davvero che Rick ed i suoi amici diventino famosi un giorno, così a scuola potrò raccontare a tutti i miei compagni di classe che conosco delle celebrità e che uno di loro è il miglior amico di mia sorella. Così quell'oca di Mary la smetterà di prendermi in giro e si roderà il fegato dall'invidia" sospirò Jen, ignorando apertamente l'ordine ricevuto dalla sorella maggiore; Ginger si bloccò con il coltello del burro a mezz'aria.

"Chi è Mary?"

"Te l'ho detto: è un'oca"

"E ti prende in giro?"

"Sì, a volte, ma io non ci faccio caso"

"Cosa ti dice esattamente?".

Jennifer scrollò le spalle.

"Dipende. A volte mi chiama scoiattolo perché ho le guance così paffute che le ricordano quelle di uno scoiattolo quando mette le ghiande in bocca, altre volte mi chiede che disegno verrebbe fuori se unisse tutte le lentiggini che ho in viso" spiegò la ragazzina "ma io non le do retta perché fa così con tutte quelle che non fanno parte della sua cerchia ristretta di fedelissime, e molte volte tratta male perfino le sue stesse amiche. Pensa di avere il diritto di dire e fare tutto quello che vuole solo perché è bionda, bella e magra, ed i ragazzi se la mangiano con gli occhi"

"Brava, Jennifer, non dare alcuna soddisfazione a Mary" intervenne Pamela, arrivando in cucina dal salotto "le ragazze come lei brillano di una luce effimera che è destinata a spegnersi in fretta: quando la loro bellezza svanirà, resteranno da sole perché non avranno altro da offrire"

"Sì, ma non è giusto che nel frattempo questa stronza si comporti in questo modo dei confronti di Jennifer e delle altre ragazze. E scommetto che i professori non dicono nulla perché vedono solo ciò che loro vogliono vedere" commentò la rossa, sfogando la frustrazione e la rabbia sulla fetta di pane tostato che doveva ancora imburrare; quando, con la coda dell'occhio, vide la sorella minore allungare una mano in direzione dei sandwich che aveva già preparato, le diede un piccolo schiaffo sul dorso "no, non li toccare. Non sono per te"

"E per chi sono, allora?"

"Devo fare un pic-nic"

"Con Rick?"

"No"

"E con chi, allora?" domandò Jennifer incuriosita; non ricevendo alcuna risposta, tirò su di scatto il viso paffuto, incorniciato dai lunghi e folti capelli neri, che creavano un curioso contrasto con quelli rossi di Ginger e quelli biondo cenere di Pamela "vai a fare un pic-nic con i ragazzi? Posso venire anche io, così li conosco?"

"No e... Assolutamente no. Non esco con loro" la più grande esitò, incerta se confessare o meno "esco con uno di loro".

A quelle parole, Jen alzò le braccia e lanciò uno strillo.

"Ginger ha un appuntamento, Ginger ha un appuntamento, Ginger ha un appuntamento!"

"Non è vero, non si tratta di un appuntamento, ma di un semplice invito. Tra noi due non c'è assolutamente nulla, siamo solo..." la giovane esitò prima di concludere la frase "amici".

Amici.

Che cosa erano loro due, esattamente?

Amici? Conoscenti? In che modo poteva essere definito il loro rapporto, sempre se così poteva essere chiamato?

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