STAIRS (PARTE UNO)

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"Questi scalini sanno essere dei grandi bastardi quando meno te lo aspetti".

"È meglio se ti reggi al corrimano mentre scendiamo: questi scalini possono rivelarsi dei grandi bastardi quando meno te lo aspetti. Fidati delle mie parole. Due anni fa Nick si è quasi slogato una caviglia".

Ginger scoprì a proprie spese quanto potevano essere veramente bastardi gli scalini che portavano al seminterrato (trasformato in una sala prove) due giorni dopo la magica notte trascorsa insieme a Syd quando, sovrappensiero, scese la scalinata di fretta e senza reggersi al corrimano; non vide lo strato di muffa che ricopriva il penultimo scalino e perse l'equilibrio nel momento stesso in cui vi posò la pianta del piede destro.

Mulinò le braccia nel tentativo di trovare un appiglio sicuro, ma ormai era troppo tardi: cadde rovinosamente a terra insieme alla cartellina ed alla borsa che aveva con sé e lanciò un grido di dolore nell'istante in cui colpì il pavimento; provò ad alzarsi dopo aver ripreso fiato, ma non appena appoggiò a terra il piede destro venne colta alla sprovvista da una nuova ondata di dolore che le strappò un secondo urlo e le riempì gli occhi di lacrime.

Una figura alta e magra, richiamata dal trambusto, arrivò in suo soccorso dal piano superiore.

Roger si fermò a metà scalinata e lanciò un'occhiata interdetta alla giovane ancora semi sdraiata in modo scomposto sul pavimento.

"Cosa ci fai lì?"

"Secondo te? Non vedi che sono caduta dalle scale?"

"Come hai fatto?"

"Credo di essere scivolata su qualcosa di viscido"

"Non te l'ha detto nessuno di fare attenzione a questi scalini? A volte..."

"Sanno essere dei grandi bastardi. Sì, lo so. Me lo sono ricordata nel momento stesso in cui non ho più sentito il terreno sotto i miei piedi"

"La prossima volta cerca di ricordartelo prima di cadere" commentò Roger, ricevendo come risposta un'occhiataccia da parte di Ginger "perché non ti alzi?"

"Perché credo di avere qualcosa di rotto"

"Stai scherzando?"

"Ti sembra che stia scherzando?" ribatté la giovane a denti stretti "credi che mi diverta a stare sdraiata su questo pavimento sudicio? Potresti scendere e darmi una mano anziché stare lì, impalato a fissarmi, non credi?".

Roger roteò gli occhi azzurri, scese le scale evitando con cura lo scalino che aveva giocato un brutto scherzo a Ginger e si avvicinò alla ragazza, inginocchiandosi a suo fianco.

Anche da accovacciato la sovrastava con la sua altezza.

"Dove ti fa male?"

"Il piede destro. Temo di essermi slogata la caviglia nella caduta" mormorò la rossa con uno sguardo preoccupato; i suoi timori trovarono conferma quando Waters le tolse la scarpa ed il calzino destri, facendo attenzione a non compiere alcun movimento brusco: la caviglia aveva iniziato a gonfiarsi, ed era già il doppio di quella sinistra.

Bastò che Roger sfiorasse il gonfiore con l'indice destro perché il volto di Ginger diventasse pallido e sudato dal dolore; la vista le si offuscò a causa di un velo di lacrime e si morse con forza il labbro inferiore per non lasciarsi scappare un altro urlo.

Non voleva farsi vedere debole ed in lacrime.

Non davanti ad un soggetto come lui, o l'avrebbe sbeffeggiata a vita, ogni volta che si sarebbe presentata l'occasione giusta.

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora