SAINT TROPEZ (PARTE TRE)

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Seduto a gambe incrociate sopra il palco di legno, in attesa d'iniziare le prove generali per l'ultima esibizione sulla riviera francese, David scaricò tutta la frustrazione repressa prendendosela con la propria chitarra; lo strumento sopportò tali maltrattamenti finché la sesta corda non palesò la propria rimostranza spezzandosi.

E quando ciò accadde, cedettero anche i nervi del giovane, solitamente calmo e posato: afferrò la chitarra con entrambe le mani e, con la mente annebbiata, la scagliò verso la parte opposta del palco; lo strumento colpì l'imponente gong, facendolo suonare, e poi travolse il basso di Roger, appoggiato lì vicino.

Gli altri tre componenti del gruppo, richiamati dal trambusto improvviso, comparvero dal backstage, laddove si erano spostati per fumare una sigaretta prima di provare.

Roger, alla vista del gong che ondeggiava e del basso caduto sulle assi di legno, allargò le braccia in un gesto esasperato.

"E che cazzo, Gilmour!" imprecò, avvicinandosi ai due strumenti per constatare eventuali danni riportati "ma che ti prende? Vuoi sabotare i miei strumenti?"

"Guarda che qui l'unico a maltrattare i tuoi strumenti sei proprio tu, Rog. A volte dovresti vederti come suoni" commentò Nick, per poi rivolgersi a David "che cosa è successo?"

"Si è rotta una corda della chitarra" rispose lui impassibile, senza staccare gli occhi dal pavimento "e così l'ho lanciata"

"L'hai lanciata?"

"Sì"

"E si può sapere perché diavolo hai lanciato la tua chitarra? Addosso ai miei strumenti, per giunta!"

"Perché si è rotta una corda, te l'ho spiegato poco fa"

"E siccome si rompe una corda, ti senti in dovere di distruggere anche i nostri strumenti? Ma cosa cazzo vuol dire? Che razza di ragionamento deviato è mai questo? Giuro che se trovo anche solo un graffio, io..." le minacce del bassista si trasformarono in un borbottio incomprensibile mentre esaminava con scrupolosità tutta la superficie del basso e del gong cinese; Rick e Nick non gli prestarono ascolto e si concentrarono su David, che ancora non si era mosso.

"Dave, sicuro che vada tutto bene?" chiese Wright.

"Sì, certo che va tutto bene. Perché qualcosa non dovrebbe andare bene?"

"Beh... Sai com'è... Hai appena detto di aver lanciato la tua chitarra perché si è rotta una corda..."

"E di solito le persone che stanno bene non fanno questo" aggiunse Mason, per poi proseguire a bassa voce "ad eccezione di Rog, ovviamente. Secondo me, lui sarebbe in grado di lanciare strumenti a prescindere da quale sia il suo stato d'animo"

"Ti ho sentito!" esclamò Waters, senza sollevare gli occhi dal manico dello strumento a corde.

"No. Davvero. Sto bene" Gilmour rimase in silenzio per una manciata di secondi, era così teso che i muscoli della mascella continuavano a contrarsi "perché mi hai detto una bugia?".

Richard sussultò, non aspettandosi una domanda ed uno sguardo così accusatori, e puntò l'indice destro contro il proprio petto.

"Io?" domandò subito dopo, sicuro di avere frainteso le parole del chitarrista; quest'ultimo annuì energicamente con la testa.

"Sì, proprio tu: perché mi hai detto una bugia?"

"Io non... Io non credo di averti mai raccontato alcuna bugia, David. Te lo posso assicurare. Deve esserci stato un fraintendimento, non c'è altra spiegazione"

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora