POMPEII (PARTE DUE)

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Uno squillo.

Due.

Tre.

Quattro.

"Pronto?".

La voce assonnata di David.

"Dave... Sono io"

"Ginger? Ginger, ma... Dove sei?" domandò il giovane confuso; Ginger se lo immaginò accendere l'abat-jour del comodino e guardare in direzione del posto vuoto affianco a sé "si può sapere da dove stai chiamando?"

"Da una cabina telefonica, Dave, appena fuori dall'entrata del pronto soccorso"

"Pronto soccorso? Aspetta... Che cosa vuol dire che stai chiamando da una cabina telefonica fuori da un pronto soccorso? Cosa... Cosa ti è successo?"

"Io sto bene, tranquillo"

"Allora riguarda i ragazzi? È successo qualcosa a qualcuno di loro? Hanno avuto un incidente? Chi ha avuto un incidente?"

"Nessun incidente, ma... Ecco... Si tratta di Roger"

"Roger? Che cosa è successo a Rog?"

"È quello che vorremo sapere anche noi. Dopo la festa è uscito a bere e lo hanno riportato in albergo privo di sensi. Steve ha chiamato un'ambulanza perché ha avuto una crisi respiratoria, e ne ha avuta un'altra quando sono arrivati i dottori e... E ha avuto anche degli scatti d'ira terribili, Dave. Quando gli hanno fatto una flebo di calmante, ha morso il filo e Rick è stato costretto a tappargli il naso per fargli mollare la presa. Continuava ad urlare e dimenarsi e... Aveva gli occhi completamente rossi, mio dio..."

"Cazzo"

"Alla reception ci hanno detto di attendere. Quando avranno finito di fargli tutti gli esami necessari, un dottore ci dirà gli esiti... Credo che mi aspetterà una lunga notte in sala d'attesa"

"E gli altri?"

"Sono qui con me. Stanno cercando di calmare Judith. Come puoi immaginare, in questo momento è fuori di sé dalla preoccupazione"

"Vuoi che mi vesto e che vi raggiunga?"

"No, per carità. L'ultima cosa che voglio è che ti metti alla guida con la febbre alta. Resta a letto e riposati, quando mi sarà possibile ti richiamo io" rispose la giovane con un sospiro, rassegnandosi all'idea che, con ogni probabilità, quando sarebbe uscita dall'ospedale avrebbe trovato il sole al posto della luna e delle stelle.

"D'accordo, aspetterò tue notizie. Mary Jane?"

"Sì?"

"Andrà tutto bene. Fidati delle mie parole"

"Lo spero davvero" mormorò la ragazza mordendosi il labbro inferiore; chiuse la chiamata, ma anziché uscire dalla cabina telefonica, inserì un altro gettone per effettuare una seconda chiamata.



Jennifer sentì per prima il telefono del salotto squillare.

Accese la luce, sgusciò fuori dal letto facendo attenzione a non svegliare Keith (quella sera il bambino aveva insistito per dormire insieme a lei, ovviamente in compagnia dell'inseparabile riccio di peluche), indossò la vestaglia e scese al piano di sotto per rispondere; a causa delle ciabatte pelose che indossava, e della vista appannata dal sonno, rischiò di cadere a metà della rampa di scale.

"Pronto?" domandò reprimendo a fatica uno sbadiglio sonoro; dall'altra parte del telefono sentì il silenzio più assoluto e pensò subito ad uno scherzo "pronto? Pronto?"

The Dark Side Of The Moon; Pink Floyd (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora