6. Festa di Kyle e tentato suicidio di Rose.
Saluto il millesimo parente Weasley che entra in casa, per fortuna aiutata da Allison. È la sorella maggiore di Marlene, anche se non si assomigliano per niente: Marlene è dolce e gentile, Allison è stronza quanto mia sorella e fidatevi che ce ne vuole. È anche la moglie di mio cugino James, poverina mi dispiace, ed è al settimo mese di gravidanza. "Oh cara quanto sei bella, come stai?" chiede una delle mie tante zie ultracentenarie di cui non ricordo il nome, ovviamente strizzandomi le guance. "Tutto bene zia, gli altri sono in salone". Dico cercando di parlare bene visto che tiene ancora le guance tra le sue mani, e non stringe poco. "Oh si certo, ora vado. Ma lei chi è?" Chiede indicando la mia amica. "Zia è Allison, sei venuta anche al matrimonio suo e di James". Affermo esasperata mentre Allison la saluta cercando di trattenere le risate per la mia faccia. "Ah si ora mi ricordo, vado a salutare gli altri". Appena scompare dal mio raggio visivo entrando in salone, mi giro verso Allison. "Ma dico io, quanti siamo in questa famiglia? È normale che i Weasley si accoppiano come conigli?" chiedo visto che dai miei calcoli mi risulta che devono arrivare ancora una ventina di persone, e siamo già 50 presenti. Okay che sono venuti anche degli amici di Kyle, ma la maggioranza è composta dai parenti. Allison in risposta ride. "Non c'è niente da ridere. Siamo troppi, non è normale che per un compleanno ottanta persone mi invadono casa".
Dopo che finalmente è entrato l'ultimo parente torno in salone, stranamente ancora intero, prendendo qualche snack. Vado a controllare anche cosa combina mio figlio ma sembra tutto tranquillo, visto che stanno giocando a qualcosa sulla Play Station gentilmente regalata da nonno Arthur. Torno in salone, volendo andare a parlare con i miei cugini, però mi sento tirare per il braccio e in meno di due secondi ero seduta in mezzo a tutte le mie zie che hanno iniziato a riempirmi di domande su domande su domande. Provo a rispondere qualcuna, mentre percorro con lo sguardo il salone in cerca di qualcuno che mi salvi. Albus si avvicina e prima che le zie rapiscano anche lui, mi prende per il braccio e mi trascina via. "Mio eroe" dico grata per avermi salvato da una morte certa. "Senti 'Osie ti devo dire una cosa..."
Inizia a parlare abbassando lo sguardo. "HAI MESSO INCINTA MARLENE?" urlo impanicata facendo girare tutti verso di noi, che poi si girano verso Marlene che ha la faccia da pesce lesso guardandoci.
"Ma no, state tranquilli Marlene non è incinta." dice ai parenti per poi tornare a parlarmi.
"Allora cosa mi devi dire?"
"Beh...ecco..."
Non fa in tempo a finire la frase che suonano alla porta, mi allontano velocemente da lui promettendogli anche se dalla sua faccia sembrava una cosa importantissima. Infatti mi segue cercando di finire quello che stava dicendo.Apro la porta tranquilla, ma mi pento appena vedo chi mi ritrovo davanti.
No, no, no, no, no. Non ci credo, non può essere vero.
Spalanco gli occhi e rischio un infarto, mentre Albus saluta le persone che abbiamo davanti. Li fa entrare e dice alla bambina dove trovare Kyle, con me ancora sotto shock che provo a dire qualcosa, ma non riuscendoci me ne vado in camera. Marlene subito mi raggiunge, chiude la porta a chiave lanciando un Muffliato e si siede vicino a me sul letto.
"Era questo che mi voleva dire Albus?" chiedo guardando il vuoto ancora scioccata. "Rose, senti,non lo sapevamo neanche noi che sarebbero venuti, lo abbiamo scoperto mezz'ora fa". Dice cauta cercando di non farmi scoppiare.
Sento il mio cuore battere all'impazzata e le rotelle della mia testa che si sforzano per pensare a qualcosa, qualsiasi cosa per non rivolgergli la parola.
"Marlene, Scorpius è qui, mi spieghi come faccio a non fargli capire che è il padre di Kyle?" chiedo sempre più nel panico mentre sento delle lacrime salate scivolare sulle mie guance. Avrei voluto piangere anche la prima volta che lo avevo visto, ero stata presa di sorpresa e i sensi di colpa mi mangiavano, ma l'incontro è stato talmente breve che sono riuscita solo a dire ciao. E ora? Cosa avrei fatto oggi? Come sarei scappata dalla verità se avrei dovuto passare una serata intera con lui nella stessa stanza?
"Ce la puoi fare, credo in te". Dice accarezzandomi la schiena. Mi calmo abbastanza, faccio qualche respiro profondo per calmare anche il battito del mio cuore e chiudo gli occhi per raccogliere quel poco coraggio che mi rimane.
Ce la posso fare, ce la devo fare.
Mi ripeto in mente, apro gli occhi e mi alzo dirigendomi verso la porta, ma appena appoggiò la mano sulla maniglia il coraggio che avevo raccolto scompare, e mi allontano dalla porta come scottata. Giro lo sguardo per la stanza in cerca di una via di fuga vedo una finestra doppia.Corro verso essa e la apro mettendo subito una gamba fuori, ma sento le urla di Marlene che provano a fermarmi.
"SI PUÒ SAPERE CHE CAZZO HAI IN MENTE? SIAMO AL SECONDO PIANO CRETINA." continua ad urlare mentre io sono per metà in casa e per metà fuori.
"Io mi butto, non ce la faccio."
Ovvio che non voglio morire, ma di certo non voglio affrontare Scorpius Malfoy. Se mi butto mi smaterializzo prima di toccare terra, e credo fingerò la mia morte per qualche anno.
Fermi tutti ma a che sto pensando? Ho un figlio, cazzo.
Subito ritorno in me, Marlene mi fa rientrare in casa dandomi subito uno schiaffo dietro alla nuca per la mia cretinaggine.
Okay si, me lo meritavo lo ammetto.
Apre la porta e mi spinge fuori trascinandomi in salone. Sento l'ansia salire sempre di più, ma cerco di non darlo a vedere iniziando a chiacchierare con qualche parente mentre lui parla con Albus e Antares.Dopo una buona mezz'oretta di conversazione mi alzo per andare a prendere da bere in cucina. Do le spalle alla porta ma intanto sento dei passi avvicinarsi.
Per favore no, fa che non sia lui.
Decido di ignorare i passi continuando a fare quello che stavo facendo, ma appena si fermano all'entrata della cucina chiudo gli occhi dalla paura.
"Rosie, non lo sai che è cattiva educazione non salutare? O andando in America hai dimenticato anche questo?"
Chiede, con la sua lingua tagliente.
La sua voce, quanto mi era mancata. Decido di non girarmi, sicuramente mi perderei nelle pozze color ghiaccio nei suoi occhi, forse rischiando di rivelare tutta la verità. Mi mordo il labbro per non far tornare la mia mente nel passato, non sapendo cosa dire. So a cosa si riferiva, so che ha sofferto tantissimo quando me ne sono andata, il suo odio me lo merito.
"Come immaginavo"
Sento una nota di delusione nella sua voce, forse avrei dovuto dire qualcosa, ma quando mi giro per parlare lui è scomparso.
Troppo tardi...
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Quel Fottuto Asilo. ★︎𝐒𝐜𝐨𝐫𝐨𝐬𝐞★︎
FanfictionSono passati 6 anni da quando io, Rose Weasley, ho interrotto i contatti con Scorpius Malfoy fuggendo in America. Avevo appena scoperto di essere incinta, mio padre non approvava la nostra relazione e neanche i suoi genitori lo facevano, quindi dopo...