23. Solitudine

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"Solitudine"
Sento la testa esplodermi mentre apro gli occhi, rendendomi conto di trovarmi nella mia stanza. Ma come ci sono finita qui? Strofino una mano sugli occhi, cercando di non vedere più sfocato e sposto le coperte, squadrandomi. Ho ancora gli abiti di ieri sera. "Ti sei svegliata finalmente" dice una voce alle mie spalle facendomi letteralmente infartare. "Santo Godric che paura" affermo mettendo una mano sul petto, cercando di far calmare i battiti del mio cuore. Mi giro verso l'origine della voce e trovo Scorpius seduto su una sedia, con ancora gli abiti di ieri sera. "Scorpius, che ci fai qui?" chiedo confusa, non ricordando quasi nulla di ieri sera. "Dimmelo tu Rose" sputa freddo guardandomi.  Lo fisso veramente confusa dal suo atteggiamento, cos'ho fatto ora? "Scorp, tutto okay?" provo a chiedere, sperando che non sia incazzato per qualcosa che ho fatto da ubriaca. "No, non è tutto okay Rose" mi urla contro alzandosi di scatto dalla sedia. Sobbalzo a quel suo cambio d'umore e lo guardo esterrefatta, cercando di capire cos'è successo.

"Ho fatto qualcosa da ubriaca?" domando cauta, non vorrei farlo incazzare ancora di più. "Si Rose, l'hai fatto" afferma lasciandomi ancora più confusa. "E visto che molto probabilmente non te lo ricordi, ti rinfresco la memoria. Quando cazzo avevi intenzione di dirmi che Kyle è mio figlio?" continua ad urlarmi contro. Sbianco. Lo guardo. Non posso averlo detto, non sono così scema neanche da ubriaca marcia. Mi alzo e tento di avvicinarmi a lui per cercare di calmarlo, ma subito si scansa lasciando quasi un metro tra noi. "Scorpius...io-" "Tu niente Rose, avresti dovuto dirmelo. È MIO FIGLIO CAZZO" sento la terra sgretolarsi sotto di me, il suono del mio cuore che cade in mille pezzi, gli occhi che diventando lucidi e la gola che brucia perché sto trattenendo le lacrime. "Avrei voluto ma-" "Ma cosa? Non avevi il coraggio? Me lo avresti detto quando ormai sarebbe stato maggiorenne?"
Ho fottutamente torto, non posso provare a difendermi perché sarebbe inutile, sto per perderlo una seconda volta. "Io avevo dei dubbi, chiunque li avrebbe avuti vedendo la propria ex fidanzata con un bambino che ha l'età corrispondente agli anni di assenza. Ma sai cosa? Me li sono fatti passare. Mi dicevo: se fosse stato realmente mio figlio me lo avrebbe detto, Rose non è così. E invece mi sbagliavo" la sua voce diventa sempre più fredda e distaccata, finché non sputa l'ultima frase quasi con odio.

"Albus me lo ripeteva sempre che dovevo dirtelo, ma non ne avevo il coraggio, volevo solo far fare a Kyle una vita tranquilla" provo a dire ma mi rendo conto tardi di aver sganciato un'altra bomba. "Albus lo sapeva? Il mio migliore amico lo sapeva e me l'ha tenuto nascosto?" chiede guardandomi quasi scioccato. Sembra che il mondo gli sia caduto addosso, e lo capisco. Tutto ciò che credeva vero alla fine si è rivelato solo una menzogna. "Scorpius per favore" gli accarezzo per un attimo il viso, all'inizio si calma e si lascia toccare, ma dopo poco si scansa allontanandosi il più possibile. "Non toccarmi". Ingoio a vuoto per non iniziare a piangere, so che tutto ciò è colpa mia, ma mi sembra di vivere il mio peggior incubo. "Avresti dovuto dirmelo, tutto quanto sarebbe andato in modo diverso, e invece per colpa del tuo egocentrismo io ho perso sei anni di vita di mio figlio" ormai non è incazzato, sembra un misto tra il deluso e il distrutto, e ciò non fa che spezzarmi ancora di più il cuore. "Io ti amo" dico, ma so benissimo che con queste parole non si risolve niente. "Anche io ti amavo Rose, poi ho capito che persona di merda sei".

Provo a dire qualcos'altro, ma sento la porta aprirsi ed entrambi ci giriamo verso essa. Kyle entra, guardandomi spiazzato. "Mamma, lui è veramente il mio papà?" chiede con la voce tremante. Riesco solo ad annuire, senza dirgli niente, e abbasso lo sguardo. "Papà portami via ti prego" afferma con gli occhi lucidi e uso tutto il mio autocontrollo per non scoppiare. Scorpius mi lancia un'ultima occhiata schifata e lo prende in braccio, uscendo dalla mia camera e dal mio appartamento senza proferire parola. Mi siedo sul mio letto e inizio a fissare il vuoto. Per colpa del mio egoismo ho perso tutto ciò a cui tenevo, sono rimasta sola. Mi lascio finalmente andare e mi stendo scoppiando a piangere, non trattenendo i singhiozzi. Sento qualcuno stendersi vicino a me e due braccia magroline avvolgermi la vita. Delilah. "Non sarai mai sola Rose, tu hai me" afferma continuando a stringermi.

Ehi mondo!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, sinceramente ho pianto anche io scrivendolo ma quando ho il ciclo sono talmente emotiva che potrei piangere perché ho visto una mosca, quindi tutto normale. Pensandoci manca veramente poco alla fine di questa storia e bho, mi sento stranissima al solo pensiero. Devo essere sincera, ho paura di terminare questo viaggio. Ho paura che i miei futuri progetti non vi piacciano. Ho paura di perdervi, perché ormai mi sono affezionata.
No okay, smetto di fare la sentimentale scusatemi.
Alla prossima, Giuls.💗

Quel Fottuto Asilo. ★︎𝐒𝐜𝐨𝐫𝐨𝐬𝐞★︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora