17. Bambini e cose alla 50 sfumature di grigio al contrario

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"Bambini e cose alla 50 sfumature di grigio al contrario"

Quando ho accettato di diventare la madrina del futuro Potter, non pensavo che 5 minuti dopo mi sarei ritrovata in una stanza silenziata legata ad una sedia, con Albus e Marlene vicino ad una lavagna che spiegano tutte le cose da fare e da non fare con il bambino. Seriamente non mi aspettavo tutto ciò. "Non dite parolacce davanti a lui, non parlate di cose sconce..." continuano a dire, stanno parlando da circa due ore ma io mi sono persa al "Vorrete sapere perché siete qua" e ho iniziato a lanciare occhiate al biondo tinto al mio fianco, qualche volta per ammirarlo e qualche volta per fulminarlo, si sono ancora incazzata per quell'oca di Sophia.

"Okay abbiamo finito, ora dobbiamo andare, ciao" dicono infine smaterializzandosi via. Mi giro di scatto verso Scorpius "E mo che cazzo facciamo?" chiedo provando a liberare le mani fallendo miseramente visto che la corda è strettissima. Vorrei prendere la bacchetta ma credo che quei due bastardi se le siano prese. "Non ne ho la minima idea" ammette guardandosi intorno forse per elaborare un piano di fuga. Idea! Noi auror abbiamo dei gadget tipo agente 007 per queste emergenze. Con qualche difficoltà recupero il coltellino svizzero nella tasca dei jeans, e lo apro iniziando a tagliare la corda intorno alle mani, una volta liberate passo ai piedi e finalmente riesco ad alzarmi. Sto per urlare "libertà" quando un colpo di tosse di Scorpius mi ricorda che dovrei liberare anche lui.

"Non mi posso neanche godere i momenti di gloria" sbuffo e mi abbasso per iniziare a tagliare la corda intorno alle sue gambe. Realizzo solo dopo di trovarmi alquanto scomoda e imbarazzante, infatti quando riesco a tagliare la corda e alzo la testa, mi ritrovo faccia a faccia con il suo pacco. C'è da dire una cosa però, le figure di merda le faccio con stile almeno. "Mi piace questa posizione" dice lui ridendo, facendo diventare me più rossa dei miei capelli. Bastardo, sai che l'imbarazzo facilmente. "A me no" affermo velocemente alzandomi. Sorge però un piccolo problema, le sedie sono fissate al pavimento e la sua è quasi attaccata al muro avendo spazio solo per le sue mani. Sbuffo sapendo di avere un'unica opzione visto che non posso tagliare la corda tranquillamente da dietro. Mi metto a cavalcioni su di lui cercando di far calmare i miei ormoni. Ma come si fa? Sono praticamente seduta sul suo coso e credo si stia anche risvegliando.

Rose, ce la puoi fare. Prendo un respiro profondo e cerco di tagliare la corda, ma è abbastanza difficile visto che non posso vedere dove punto il coltello. "Rose, mi piace molto tutta questa situazione, ma se continui a muoverti presto avremo un altro problemino" ammette indicando sotto di me. Torno rossa pomodoro in meno di due secondi e lo guardo male. "Non è colpa mia se non vedo dove tagliare, sai non vorrei amputarti una mano" cerco di spiegare e di non far andare a puttane l'ultimo neurone che mi funziona. "Beh sta' più attenta, inizia a far male" sbuffa mentre sento la presenza aumentare sempre di più. Lo guardo male, riesco ad arrivare alla metà della corda e intanto avvicino la faccia al suo collo per guardare dietro di lui.

"Sembra tipo 50 sfumature di grigio al contrario" ridacchia il biondino sotto di me. No okay, così suona malissimo la frase. Respira Rose, tieni a bada gli ormoni, ce la puoi fare anche se non ti fai qualcuno dall'era del Paleolitico. Riesco finalmente a tagliare quella maledetta corda e esulto, facendo per alzarmi. Ma subito le mani del biondino finiscono sui miei fianchi facendomi finire faccia a faccia con lui. I nostri nasi si sfiorano, la sua bocca mi sembra così vicina e invitante, come se mi avesse ipnotizzata. Alzo lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi, occhi che mi erano mancati, pieni di quel qualcosa che mi fa sentire al sicuro, che io chiamo 'casa'. Continuo a guardarlo aspettando una sua mossa, sperando arrivi quel bacio da me tanto desiderato in questo momento.

E finalmente lo fa, poggia le labbra sulle mie, scatenando dei fuochi d'artificio nel mio stomaco. Ricambio il bacio senza farmelo ripetere due volte, appoggio le mani sulle sue spalle, quasi a volermi ancorare per non perderlo di nuovo. Sposta le mani sui miei glutei, ricevendo in risposta un sorriso da parte mia. "Proprio come me lo ricordavo" sussurra con quel suo ghigno tipico. "Puoi smetterla di fare commenti sul mio culo" borbotto arrossendo come una scema. "Se hai un culo bello te lo dico, tutto qua" ammette divertito continuando a palparmi il culo. Sbuffo con il sorriso ma subito realizzo una cosa: lui è fidanzato. "E dimmi, anche Sophia ha un bel culo vero?"chiedo tagliente alzandomi da sopra di lui. "Rose..." cerca di dire ma subito lo fermo con un gesto della mano. Sento la gelosia e la rabbia che si impossessano di me, non voglio essere la ruota di scorta, quella che si porta a letto giusto per. "No senti,Rose un cazzo. Torna dalla tua ragazza e per favore, dimenticati quello che è appena successo..." mormoro smaterializzandomi subito dopo, senza neanche dargli il tempo di rispondermi. Arrivo a casa, mando un messaggio a mia mamma per dirle se può riportarmi Kyle dopo e mi butto sul letto scoppiando a piangere. Ti odio, Scorpius Malfoy.

Ehi mondo!
Piaciuto il capitolo? Spero di si, mi sono cimentata tipo tantissimo perché dovete sapere che sono una persona abbastanza (leggere molto) pervertita,quindi questi capitoli sono i miei preferiti. Se vi va lasciate una stellina e seguitemi su insta, dove pubblico aggiornamenti e avvisi (giulia_fiamma12).💕

Quel Fottuto Asilo. ★︎𝐒𝐜𝐨𝐫𝐨𝐬𝐞★︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora