25. Spedisco mio fratello in Alaska a calci in culo

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"Spedisco mio fratello in Alaska a calci in culo"

Mi passo una mano sulla faccia prendendo la tazzina in mano, bevendo quel goccio di caffè rimanente. Ho dato ai due piccioncini il tempo di rivestirsi e di raggiungermi in cucina mentre io ho iniziato a preparare il caffè con sguardo isterico. Credo che stiano pensando che io l'abbia avvelenato, visto che guardano il contenuto delle tazzine in modo abbastanza preoccupato. Vorrei protestare ma preferisco lasciar correre, devo occuparmi di un'altra cosa ora.
"Mi potete cortesemente spiegare cosa cazzo ci facevate in camera di Hugo?" chiedo facendo la finta innocente. È logico che so cosa stavano facendo, ma spero di sapere male arrivati a questo punto. "Noi-" tenta di dire mio fratello ma subito lo fermo con un gesto della mano. "No. Non tu, lei" affermo indicando la ragazza davanti a me che stringe il braccio di Hugo come protezione. Mi credono davvero così pericolosa? E menomale che lei è mia amica. "Proprio perché sono tua amica ho paura di te" mormora. "NON È IL MOMENTO DI LEGGERMI NEL PENSIERO" urlo isterica, sentendo la mia faccia diventare pan dan con i miei capelli.

Tossisco e mi ricompongo, sistemando i miei capelli con una mano. "Avanti, parla, mica ti mangio" continuo a guardare la ragazza. "Tu sei pazza Rose, fattelo dire" ammette impaurita la bionda guardandomi. Delilah, parla o ti sgozzo davanti a mio fratello come se niente fosse. "E va bene, ma ti prego non uccidere nessuno" afferma sistemandosi sulla sedia. "Io e Hugo stiamo insieme, volevamo dirtelo tempo fa ma poi è successo tutto quel casino con Scorpius e non abbiamo voluto stressati ancora di più" ammette iniziando a gesticolare, come suo solito, quando è nervosa. "Ma tu non eri fidanzata?" domando realizzando poi di aver sparato una stronzata. "Era lui a telefono quel giorno? Era per lui il ti amo?" chiedo sapendo già la risposta. La mia migliore amica e mio fratello stanno insieme da non so quanto, e io non avevo capito niente di niente. Mi sento una rincoglionita. "Rose abbiamo fatto i salti mortali per non fartelo scoprire in questo modo, sapevamo l'avresti presa di merda". Beh, in effetti ci sono rimasta un pochino male. "Un pochino? Ti sei messa ad urlare come una pazza di raggiungerti in cucina per una <chiacchierata amichevole>, si vedeva  tale e quale dal tuo sguardo che avresti voluto ucciderci". "Dai mi fai sembrare cattiva così" borbottò mettendo il broncio, ricomponendomi subito.

"Vi va di raccontarmi come è nato tutto ciò?". "Sei mia amica, se non te lo racconto io chi dovrebbe farlo, mh?" ridacchia stirandosi la gonna con le mani, pronta a raccontare la loro storia d'amore. "Il primo giorno di lavoro lo avevo già adocchiato nei corridoi: alto, muscoloso, rosso". "Smettila di descrivere mio fratello come se fosse il sogno erotico che aspettavi da una vita, ti prego" la interrompo disgustata dalla sua faccia sognante. "Ma lo sono" si mette in mezzo mio fratello, umile come Antares quando qualcuno gli dice che ha dei bei capelli. "Hugo, tra poco ti spedisco in Alaska a calci in culo se non la smetti" lo avverto lanciandogli un'occhiataccia degna di nonna Molly, per poi tornare con lo sguardo su Delilah. "Solo che poi ho scoperto fosse tuo fratello, fidati, ci sono rimasta malissimo. Credevo non l'avresti presa bene, anche perché sono l'ex del tuo ex e questa situazione è abbastanza stramba. Allora ho deciso di lasciarlo stare, di non provarci, ma lui ha subito iniziato a farmi il filo non lasciandomi mai in pace" ridacchio per l'occhiata che lancia al rosso al suo fianco. "E allora mi sono arresa, ho accettato un appuntamento con lui" dice quasi disperata. "Tanto Rose lo sa che non ti è dispiaciuto" afferma mio fratello con un ghigno, facendomi capire cos'è successo quella sera. "NON MI INTERESSA LA VOSTRA VITA SESSUALE, PER L'AMOR DI GODRIC" urlo alzandomi dalla sedia, tappando le mie orecchie con le mani.

"Okay, la smettiamo dai, stai calma" afferma mio fratello cercando di non ridere. Che fratello che mi ritrovo. Gli sbuffo in faccia e lo guardo, minacciosa. "Hugo, sei mio fratello quindi ho il diritto di minacciarti. Prova a far soffrire Delilah e ti ritrovi diseredato ed esiliato dalla nostra famiglia, anche sterile, perché ti darò tanti di quei calci nelle palle che non potrai più fare figli" gli punto il dito contro. "Rose, forse dovresti essere un pochino più calma" prova a dirmi la bionda al fianco di Hugo. "Sono calma, era solo un avvertimento tanto". Mi sento spensierata dopo una settimana  di tristezza, è come se mi sentissi rinata. Sorrido ma subito ricordo dell'incontro che ho avuto con il mio ex davanti casa di Delilah. Sento il sorriso morire sul mio volto. Ho appena realizzato cosa ho affrontato. "Rose, tutto okay?" chiede il rosso preoccupato. Annuisco debolmente con lo sguardo basso. "Hugo, puoi lasciarci sole due minuti?" mio fratello accetta ed esce, non prima di aver dato un bacio alla mia amica. "Ne vuoi parlare?" chiede sapendo già tutto. Avere una migliore amica che può leggerti nel pensiero dopo tutto ha i suoi vantaggi. La lascio entrare nella mia testa, non avendo la forza di spiegare come mi sento. Anche perché non saprei come farlo. Sto una merda? Sono felice di averlo rivisto? Mi manca? Sono talmente complicata che neanch'io mi capisco.

Ehi mondo!
Come va? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Inizierò ad aggiornare meno volte a settimana perché sto andando spesso al mare e quando torno non ho neanche la forza di respirare tra poco. A voi come stanno procedendo le vacanze estive?

Quel Fottuto Asilo. ★︎𝐒𝐜𝐨𝐫𝐨𝐬𝐞★︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora