29. La serata più bella della mia vita

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Mi sistemo sulla sabbia e tolgo i tacchi lasciando finalmente liberi i miei piedi, ignorando il fatto di essere con una gonna talmente corta che potrebbe fungermi da fascia per i capelli, e inizio a guardare l'orizzonte. La poca luce che c'è arriva dai quei pochi lampioni che si trovano sul lido dove siamo venuti. Il mare di notte mi mette una tranquillità assurda, con il riflesso della luna piena su di esso. Vedo Scorpius tornare con in mano due birre e un cartone quadrato, dove quasi sicuramente c'era della pizza, per poi sedersi di fianco a me passandomi una delle due bottigliette di vetro. Gli sorrido ringraziandolo, perdendomi per poco nei suoi occhi color ghiaccio. Lui sembra ipnotizzato come me, ma forse per via dell'imbarazzo distoglie lo sguardo e prende una fetta di pizza iniziando subito a mangiarla, segno che stava a significare che per il momento non sapeva che dire. "Come è nata Viola?" chiedo all'improvviso facendolo quasi strozzare con la pizza. "Beh sai Rose, esiste una cicogn-" inizia a prendermi per il culo mentre io lo guardo allibita. "Ti devo ricordare che ho un figlio o ci tieni ad allenarti per il discorso che tra qualche anno farai ai tuoi figli su questo argomento?" domando a metà tra il divertito e lo shock. Lui si zittisce completamente, o cazzo ora gli ho fatto venire le paranoie per una cosa che dovrà accadere tra anni, santo cielo. 

Dopo attimi di silenzio, finalmente il biondino accanto a me si risveglia dal suo stato di trance, senza però smettere di fissare il mare. "Non ti ho tradita se è questo quello che stai pensando" afferma all'improvviso. Io annuisco, infondo già lo sapevo visto che Albus non faceva altro che ripetermelo da quando ho scoperto dell'esistenza di Viola. "Era una sera di febbraio, tu te ne eri andata da poco e fidati ero letteralmente a pezzi. Costringevo Albus ad accompagnarmi ogni sera in una discoteca diversa, cercavo di distrarmi buttandomi sull'alcol e andando a letto con ragazze di cui la mattina dopo non mi sarei neanche ricordato il nome, per cercare di toglierti dalla mia mente" inizia a spiegare mentre io mi gelo sul posto man mano che continua a parlare. E' stato veramente così male per me? L'ho distrutto fino a questo punto? Gli stringo la mano, forse per fargli capire quanto mi dispiace o forse semplicemente per ringraziare non so chi di poter averlo ancora vicino a me. "Albus odiava tutto ciò, cercava sempre di impedirmi di fare cazzate, fin quando una domenica mattina qualcuno bussò alla mia porta alle 7 del mattino sbattendomi in faccia un test di gravidanza positivo. All'inizio neanche ci credevo, nemmeno mi ricordavo di quella ragazza bionda che si trovava davanti casa mia, ma lei mi spiegò che era normale, visto che ero ubriaco marcio quando capitò tutto. Facemmo un test di paternità per esserne più sicuri e poi dovetti dirlo alla mia famiglia. Dire che erano incazzati è un eufemismo, stavano per linciarmi vivo" sdrammatizza un po' rubandomi una risata. "Ma alla fine accettarono la bambina, e io e Delilah dopo aver provato una relazione fallendo miseramente, diventammo migliori amici" conclude la storia scrollando le spalle. "Io... non sapevo ti fossi ridotto così per colpa mia Scorp, mi dispiace tantissimo, non avrei voluto mai nulla di tutto ciò" dico stringendogli ancora più forte la mano. "Eri tutto per me rose, lo sai, avrei dato la mia vita pur di farti felice" confessa osservando ancora altrove, facendomi perdere un battito. 

Appoggio la mano sulla sua guancia, ignorando la mia coscienza che mi dice di star facendo una cazzata, e lo faccio girare verso di me guardandolo negli occhi. "Ora sono qui Scorp. Sono qui con lo stesso amore che provavo per te anni fa, sono qui a riprovarci nonostante tutto, sono qui per ridarti il mano il mio cuore" dico dolcemente accarezzandogli la guancia. "Non te ne andrai più quindi?" mi chiede con quegli occhi da cucciolone che sono il mio punto debole. "Non me ne andrò mai più, perché ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te". Lui sfoggia uno dei suoi fantastici sorrisi e appoggia la sua mano sulla mia, facendomi immobilizzare sul posto. Lo vedo avvicinarsi di più al mio viso, facendo quasi sfiorare i nostri nasi. "Ne sei sicuro? Insomma abbiamo litigato da poc-" non riesco neanche a finire la frase che mi ritrovo la mia bocca impegnata con le sue labbra. Ricambio il bacio, sentendo il mio cuore battere sempre più forte, mentre lui mette la mano libera tra i miei capelli. Si stacca per guardarmi, credo di avere un'espressione confusa e innamorata allo stesso tempo mentre lo guardo come se fosse la cosa più bella al mondo. "Ti amo anch'io Rose, solo che ho bisogno di tempo per perdonarti, voglio andarci piano questa volta" dice con un tono dispiaciuto. "Hey, hey non è colpa tua, hai tutte le ragioni del mondo per voler andarci piano, hai completamente ragione" gli sorrido rassicurante continuando ad accarezzargli la guancia. 

Subito lui si rallegra per poi girarsi verso il mare con uno dei suoi soliti ghigni. Avendo capito le sue intenzioni cerco di fermarlo sul nascere, ma senza ottenere risultati. "Scorpius, non ci pensare" gli dico decisa. Non bagnerò il mio fantastico vestito per colpa sua. Il biondino, come se mi avesse letto nel pensiero, prende i lembi del mio vestito mentre sono ancora seduta  e me lo sfila da sopra, lasciandomi in intimo. Per fortuna che la spiaggia è deserta. "Ora non hai più il problema del vestito dai" afferma con una faccia da angioletto mentre si toglie la maglietta, mentre io sono ancora seduta cercando di capire che razza di problemi ha questo ragazzo. Ormai arresa mi alzo aiutata da lui e corriamo verso il mare. Ci buttiamo così, senza aspettare e una volta risaliti a galla mi aggrappo a lui dal freddo. "Lo sai che queste cose le fanno i ragazzini e non i venticinquenni?" gli domando divertita mentre allaccio le braccia intorno al suo collo. "Non abbiamo avuto tempo per farlo prima, quindi eccoci qua" dice lui in risposta, mettendo le mani sui miei fianchi per mantenermi. "Ti amo" sussurra ad un millimetro dalle mie labbra. "Si mi amo anch'io modestamente" ironizzo facendolo ridere. Lo bacio, continuando a stringerlo spaventata dal poterlo perdere di nuovo. "Ti amo anch'io biondino".

Ehyo mondo! Come state?

So che aspettavate un mio ritorno da tanto e sono veramente dispiaciuta di essermi assentata così tanto, mi siete mancati tantissimo. So che la mia assenza non potrà essere perdonata con qualche parolina dolce quindi eccovi a voi un capitolo con momenti carini scorose, senza drama e senza bambini. Vi è piaciuto?

Prometto che non me ne andrò di nuovo molto facilmente, anche perché ormai la mia vita sembra andare per il verso giusto e ho bisogno di voi per farla andare ancora meglio. E voi? Come state? Sappiate che per qualsiasi cosa potete scrivermi su instagram, per sfogarvi, per una chiacchierata amichevole, per un po' di supporto emotivo. Ci sarò sempre per voi, come voi ci siete stati nel periodo più brutto della mia vita senza lasciarmi mai. 

Vi adoro.<3

-3...

Quel Fottuto Asilo. ★︎𝐒𝐜𝐨𝐫𝐨𝐬𝐞★︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora