narratore esternoSono le 02:00 di notte e a Riverdale sembra tutto tranquillo, Hiram Lodge è come sempre nel suo ufficio a complottare qualcosa di losco, Archie Andrews si è intrufolato nel letto di Veronica noncurante dei genitori di lei in casa, Vegas dorme ai piedi del letto di Fred Andrews, Betty Cooper è intenta a combattere un incubo su suo padre mentre dorme nelle sue lenzuola rosa candido, Toni Topaz sta servendo la prima e ultima birra a FP Jones al White Whirm, mentre Forsythe Pendelton III Jones, o più comunemente Jughead, è ancora al Pop's Choclit Shop al suo pc intento a scrivere, con il suo cappellino a corona in testa e vicino al pc una tazza di caffè ormai vuota.
Nel silenzio più totale della cittadina, dove gli unici rumori ancora percettibili sono gli ansimi di Betty e i tasti della tastiera del giovane Jones, fa l'ingresso in città una figura sconosciuta, sembra essere una ragazza, ma non è sola, è in compagnia del suo fedele english stuffy King, il quale procede a passo spedito vicino a lei.Jughead's pov
"Ebbene sì, il Black Hood, l'uomo che aveva torturato Riverdale fino ad oggi non era altri che lui: Hal Copper. Punto e fine". Quando sono sul punto di spengere ormai il computer e per salutare Rosy, così da poter andare finalmente a dormire, un rumore interrompe la quiete che regnava la notte fino a quel momento. Il suono del campanello posto al di sopra della porta d'ingresso del Pop's mi fa uscire dalla mia situazione di concentrazione legata alla scrittura del mio romanzo, ero così concentrato alla stesura del nuovo capitolo che non mi ero nemmeno reso conto dell'ora che si era fatta, le 02:15. Uscito dal mio stato di trans mi metto sulla difensiva e mi preparo all'attacco stringendo tra le dita all'interno della tasca della mia giacca di pelle dei Serpents un coltellino svizzero, non si sa mai, dopo il Black Hood ho potuto constatare come il pericolo anche a Riverdale possa essere dietro l'angolo e che a colpirti possa essere la persona a te più cara o inaspettata. Così mentre resto seduto al mio solito posto osservo e scruto colui, o meglio colei, che è entrata portando una leggera puzza di fumo all'interno del locale. Non è sola ma in compagnia di un cane, non riesco a distinguere la razza, ma è fulvo, come i capelli del mio migliore amico e sembra un pitbull, ma non ne sono certo. Non ha un aspetto famigliare, non penso di averla mai vista, magari è nuova, ma potrebbe anche essere una mia compagna di classe, è difficile da dire poiché malgrado la buona visuale i suoi lunghi capelli castani e ricci le coprono la zona di volto rivolta dalla mia parte, ma quando apre bocca per chiedere a Rosy se può tenere il cane dentro, mi convinco di non conoscerla, ribadisco: sarà nuova in città, ed è proprio per questo che decido di saziare la mia curiosità e il mio essere da investigatore restando ancora un po' lì. Dato che sembra una tipa a posto mi rilasso leggermente, restando comunque vigile. Sta aspettando che la cameriera le serva un trancio di pizza e una Cola, così decido di avvicinarmi con la scusa di pagare il conto e di fare due carezze al cane. Dato che Rosy è momentaneamente sparita sul retro mi avvicino un po' titubante al cane, la ragazza sconosciuta dopo essersi staccata dalla propria fetta di pizza mi dice:
<Tranquillo, non morde, a meno che glielo chieda io o che tu puzzi di gatto, o tu sia un gatto!> lo dice con un leggero sorriso, tono calmo e voce abbastanza profonda ma non troppo, resta comunque una ragazza. La sento alzarsi dal proprio posto e muoversi, così alzo leggermente lo sguardo perché mi sono un po' allarmato e quindi voglio vedere se devo preoccuparmi. Noto invece con piacere che si è semplicemente tolta il giacchino di pelle, che le andava leggermente largo, mi incanto ad osservarlo mentre è appoggiato sullo schienale dello sgabello e noto che in controluce si vedono dei forellini sul dorso della giacca e qualche filo bianco che spunta, come se prima ci fosse stato un qualche logo, un ricamo. La mia testa inizia a frullare, inizia a pensare che possa fare parte di qualche gang o averne fatto parte, magari era stata una serpent e voleva vendicarsi, o meglio ancora, date le dimensioni della giacca, lo era stato un parente e voleva vendicare lui, o la ha rubata a qualcuno, OK BASTA! La mia mente stava viaggiando a mille all'ora ed iniziavo ad impanicarmi ,magari senza motivo, così distolgo lo sguardo dalla giacca e vado verso l'alto con gli occhi e resto incantato a guardare ciò che ho davanti. Una ragazza non particolarmente alta e nemmeno esile, anzi ha delle belle curve e non sembra vergognarsene, ha uno stile che rimanda molto al mio: jeans neri, strappati e un po' sbiaditi al di sotto dei quali ha le calze a rete, cintura di pelle, bretelle che penzolano dalla vita in giù, calza un paio di stivali neri col tacco e le stringhe, indossa una camicia a quadretti bianca e nera, la tiene totalmente aperta lasciando vedere quella specie di bustino in pizzo che le fa anche da reggiseno, ovviamente rigorosamente nero, le maniche della camicia sono arrotolate quasi fino ai gomiti e così si possono intravedere alcuni tatuaggi e numerosi gioielli, riesco a contare almeno sette anelli, svariati bracciali al polso sinistro dai quali spunta un tatuaggio verdastro, ma è troppo buio e coperto per capire di cosa si tratta, sull'altro polso indossa un orologio, che ha l'aria di essere costoso, e due bracciali, uno con tanti ciondoli argentati ed alcuni in vetro e uno fatto a catena con un ciondolo grosso in acciaio a forme di cuore, sembra esserci inciso qualcosa, ma è illeggibile. Porta numerosi gioielli anche al collo, di svariate lunghezze, riesco a distinguere due medagliette in stile militare e una specie di collarino in velluto nero. Continuo a salire con lo sguardo e da dietro l'orecchio intravedo un tatuaggio a forma di cuore, molto semplice e pulito, alle orecchie ha vari buchi, sui più alti porta dei brillantini piccoli, a quelli di mezzo un giglio stilizzato da una parte e una S dall'altra e a quelli più in basso degli anelli di medie dimensioni, mi soffermo un secondo sulle labbra carnose e abbastanza scure, hanno un colore incredibilmente intenso, come se venisse continuamente baciata, magari avrà il vizio di ciucciarsele, e poi arrivo agli occhi, quegli occhi che mi stanno scrutando da un po', e ne ha tutte le ragioni visto che le sto facendo una sorta di mappatura del corpo, quei cazzo di occhi sono assurdi, dannatamente particolari, pieni di striature e colori; al centro, tutto giro giro alla pupilla, c'è un anello irregolare di un marrone ambrato, poi il resto è prevalentemente di un'azzurro con una punta di giallo, verdeacqua ecco, e poi ci sono alcune piccole chiazze marroni e più gialle, che quindi sembrano verdi, ma comunque le chiazze sono poche e piccole e non riescono a nascondere quell'azzurro particolare. Quei cazzo di occhi sembrano il pianeta Terra, mai visto nulla di simile.Concludo i "raggi x" con i capelli che sono lunghi, castani scuri e ricci, ricci ribelli ma ben curati, non arruffati, e il tutto è coronato da un cappello con la visiera nero, ma non è un cappellino da basket, anzi, sembra il cappello di un pilota, è nero ed ha nella giunzione della visiera una catenina argentata.
Ad un tratto mi sento bruciare gli occhi...Spazio autrice
Mi presento in breve. Sono Sophia ed ho 16 anni, adoro scrivere e Riverdale è la mia serie preferita, così ho pensato di fondere le due cose e condividerle adesso che prima che esca il 4×17 passerà un po' di tempo.
In effetti è un po' lungo ma prometto che in caso i prossimi saranno più brevi. Se vi va lasciatemi feedback e consigli che sono sempre ben accetti😍💕😈
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I'm evil and alone ♡riverdale♡
Teen Fiction*COMPLETA* Sono le 02:00 di notte, a Riverdale c'è finalmente la quiete dopo l'arresto del Black Hood, quando una persona estranea a questa città fa il suo ingresso al Pop's Choclit Shop, luogo iconico e secolare della città. La ragazza è accompagna...