Jughead's pov
Tra 5 minuti suonerà la campanella e Sophia non è qui, ho una strana sensazione, dopo il discorso di ieri sono preoccupato...
Da me a Sophia🐍
Ehi... tutto ok? Sono preoccupato.
Non voglio sapere cosa è successo, solo se è tutto ok.Nessuna risposta, non lo ha nemmeno visualizzato. La chiamo.
Se non ti rispondo è perchè ho meglio da fare, quindi non rompermi il bipppp!La segreteria, cazzo! Jugh pensa, pensa, Pop's! Ieri è andata lì per una spremuta durante la corsa!
<Si, Pop's Choclit Shop, qual è la sua ordinazione?>
<Rosy, sono Jughead, la ragazza nuova e passata da voi stamattina? Quella col cane..>
<Si, ha preso una spremuta e una brioche, Sophia se non sbaglio, era col cane a correre>
<Sai dove era diretta?>
<No, ma dato che ha mangiato qui, al contrario di ieri, penso che avesse concluso la corsa, sarà tornata a casa>
<Ok, grazie mille, scusa il disturbo>
Non dovrei impicciarmi, ha detto di non indagare, ma ho un brutto presentimento.
*fine delle lezioni*
B:<Ehi Jugh, hai visto Sophia? Ho gli appunti di biologia per lei, ma non la ho vista>
<È rimasta al FV, si è sentita male a quanto ho capito, vado a darle un occhio, se vuoi le porto gli appunti, avevo comunque intenzione di andarci, sai è sola...>
<Va bene Jugh, lo capisco, vuoi che venga con te?>
<No, non importa, te va a casa a studiare> le schiocco un bacio in fronte e vado verso la moto.
<POI FAMMI SAPERE COME STA!>
Non mi piace mentire, ma non voglio coinvolgerli. Mi suona famigliare questa frase...
*Alla reception*
<Five Seasons, sono Lucy, come posso aiutarla?>
<Cercavo Sophia Green, so che risiede qui, sono venuto a portarle degli appunti>dico per accontentare il suo sguardo indagatore.
<Si trova nella stanza 417, secondo piano>
<Grazie mille Lucy> detto ciò sfreccio via, non resisto più, devo vedere se sta bene, durante la pausa pranzo ho provato a richiamarla, sempre la segreteria e il messaggio non visualizzato.
417, 417, 417,... eccola
Prendo fiato un secondo e busso, nessuna risposta, provo ad aprire, la porta è aperta, lo "spettacolo" che mi ritrovo davanti è assurdo...
Sophia è seduta a terra, con la schiena appoggiata contro la fine del letto, ha la testa tra le ginocchia e stringe un cuscino enorme pieno di peli, penso sia di King, a proposito di lui... non lo vedo, inizio a sudare freddo.
<Chiunque tu sia, VATTENE>dice appena riesce a calmare i singhiozzi, ma ancora per poco. Chiudo la porta e mi siedo accanto a lei, non penso si sia accorta della mia presenza.
<Ehi, mi spieghi cos'è successo? Dov'è King?>si asciuga le lacrime coi palmi.
<Jughead?! Che ci fai qui? NO, non dirmelo. E ti ho detto di ANDARTENE> se non la avessi vista fino a 30 secondi fa direi che è incredibilmente convincente, ma non si sbarazzerà di me così facilmente, l'ultima volta sono rimasto come un pesce lesso, non succederà di nuovo. Le metto un braccio intorno alle spalle e la avvicino al mio petto, voglio farle capire che non è sola. Inizialmente oppone un po' di resistenza, ma poi si lascia andare. Prende un lungo respiro e poi inizia a parlare, con lo sguardo basso.
<Siamo andati a correre come sempre, verso il percorso verso l'hotel, dato che era presto ho deciso di fare due passi nel bosco, vicino al fiume. King ha iniziato a correre uscendo d-dal sentiero, pensavo stesse giocando... Quando ho visto che si è fermato ho iniziato a correre verso di lui, e-era a a a terra, con un ago d'istrice in go-go-gola-una lacrima le solca la guancia, gliela asciugo col pollice-, io ho provato a chiamare un veterinario, ma non avevo campo... lui... lui... lui è morto Jugh, è morto tra le mie braccia mentre mi leccava la mano...-a questo punto le lacrime le scendono copiose, non sembra nemmeno volerle fermare- lui era il mio migliore amico, il mio compagno di avventure, non mi ha mai abbandonata, non mi giudicava, mi dava solo tanto amore, l'unico che lo abbia mai fatto, l'unico di cui mi fidavo, l'unico a cui ho mai dato amore vero... Io non so se riuscirò ad andare avanti senza di lui, io vivevo per lui, era l'unica ragione per cui andavo avanti. Invece, come tutte le persone che hanno provato ad avvicinarsi a me è morto, lui è morto...-l'ultima frase la sussurra, come se lo stesse dicendo a se stessa- ti avevo detto di starmi alla larga Jones, ora ne hai le prove, quindi vattene, VATTENE, hai troppo da perdere!>
Mi blocco alle sue parole, davvero pensa questo di sé? La stringo più forte, la sua testa è contro il mio petto. È sconvolta, non posso abbandonarla adesso.
<Non me ne vado, tra le cose da perdere ci sei anche te, non ti abbandono in un momento simile, non farò finta di nulla. Anche io pensavo tutto questo di me stesso, ma qualcuno lassù ha mandato una persona in mio aiuto, penso sia il mio turno di fare lo stesso adesso>. Si lascia finalmente andare, abbandona sul pavimento la cuccia, si siede a cavalcioni sulle mie gambe, mi guarda dritto negli occhi, le scende una lacrima, gliela asciugo, prendo il suo viso tra le mani e poi lei fa ciò che non mi sarei mai aspettato...
Mi abbraccia forte, da farmi perdere il fiato. La posizione potrebbe sembrare compromettente, ma in quell'abbraccio lei mette tutte le sue paure, ormai si è mostrata debole davanti a me, non vale la pena provare a convincermi del contrario. Passiamo un po' di tempo così, le accarezzo la schiena scoperta, ha ancora i vestiti della corsa mattutina, pantaloncini corti e reggiseno sportivo. Ora che ci penso è la prima volta che la vedo senza il capello, finalmente posso vedere il suo volto per intero. È davvero bella, sembra una persona tranquilla, non una che ha massacrato di botte Reggie. Quando suona il mio telefono si stacca, è Betty.
<Rispondile, io mi sciacquo la faccia>annuisco.
<Ehi Betts>
<Jugghie, sei stato da Sophia? Come sta? Sono ancora qui, poi ti spiego, ora la porto da Pop's, penso abbia bisogno di mangiare>
<Oddio cosa le è successo, mi fai preoccupare così>
<Ora sembrerebbe stare meglio, ci sentiamo più tardi>
<Va bene Jugh, tranquillo ho capito che sei con lei e non vuoi farla rimuginare su ciò che la fa stare male>
<Ti amo, a dopo>
<Ti amo anch'io>
La vedo spuntare dalla porta del bagno, appoggiata al muro.
<E così mi porti da Pop's?>
<Si, ma prima forse è meglio se ti fai una doccia>
<Jugh, non ho fame, e te è già due ore che sei qui, non ti ruberò altro tempo>
<No, tu hai bisogno di mangiare e poi non avrei avuto altro da fare>
<Ok, ma ci metterò un po', ti affido l'arduo compito di scegliere il mio outfit, la cabina armadio è in fondo sulla destra> dice alzando gli occhi al cielo e poi ridacchiando un po'. Poi si chiude in bagno.
Allora... vediamo un po' cosa potrebbe mettersi...
Escludo gonne e vestiti, siamo pur sempre in moto. Mentre faccio un giro i miei occhi cadono su un paio di stivali rosso scuro, alti e in velluto, mentre li guardo mi rendo conto di aver visto un top dello stesso colore, bingo! L'interno delle giacche dei Serpents è dello stesso rosso, quindi è fantastico. Concludo con dei jeans corti neri e delle calze, inizia a fare fresco a quest'ora.(Ovviamente la giacca di Sophia non ha il logo sul retro).<Allora... cosa hai scelto per me?>
Dice la mora appoggiandosi allo stipite della porta della cabina.
<È tutto lì sulla sedia, all'intimo pensaci tu...>dico un po' imbarazzato.
<A-ah, devi scegliere tutto> dice divertita. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. Mi dirigo al cassetto e prendo un completino dello stesso colore della maglia, è in pizzo.
<Il reggiseno lascialo pure nel cassetto, la maglia ha uno scollo troppo profondo per indossarlo> chiudo il cassetto e poi esco, la lascio cambiare da sola.
<Andiamo a piedi? Pop's è vicino>
<Ok..., però allora ti legherai i capelli, hai un bel viso, non capisco perchè lo coprì col cappello>
<Ai suoi ordini capo, mentre mi asciugo e sistemo i capelli te scanerrizzeresti gli appunti di Betty? La password del telefono è PIZZA> poi sento il phon accendersi. Faccio un sorriso malinconico alla vista dello sfondo del telefonoFaccio delle foto agli appunti e poi mi siedo sul divanetto vicino al letto, controllo un po' instagram mentre aspetto. Quando esce dal bagno resto un po' scioccato, l'acconciatura le dona molto e i suoi capelli sembrano chilometrici. Ha un mezza coda e i capelli boccolosi. Mette diverse cose in tasca. Prima di uscire e mettersi la giacca tira fuori qualcosa dal cassetto del comodino. È il collare di King, lo stringe tra le mani e poi va verso lo specchio, si leva le collane più corte che indossa e le sostituisce con il collare, è di pelle ed ha dei buchi grandi che sono "rivestiti" con l'acciaio.
(Tipo questo, ma senza la medaglietta e con le rifiniture color acciaio).
<Ora sono pronta>
<Andiamo>dico tendendole la mano, penso che finalmente inizi a fidarsi di me...
Spazio autrice
Capitolo lungo, davvero tanto, e forse lento, ma davvero intenso e drammatico! Entro stasera il continuo. Dite che Sophia racconterà il suo piano e di Hiram a Jugh?😈💕
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I'm evil and alone ♡riverdale♡
Roman pour Adolescents*COMPLETA* Sono le 02:00 di notte, a Riverdale c'è finalmente la quiete dopo l'arresto del Black Hood, quando una persona estranea a questa città fa il suo ingresso al Pop's Choclit Shop, luogo iconico e secolare della città. La ragazza è accompagna...