Sophia's pov
Non ci posso credere, oggi è finalmente il grande giorno! Abbiamo passato un mese a provare e riprovare la coreografia, è stato molto divertente. Ho aiutato i due sposini ad organizzare il matrimonio, che non sarà nulla di esagerato. Io e Charles abbiamo fatto un lavoro di coppia e siamo riusciti a far venire anche Polly, malgrado il suo passato ci sembrava giusto fosse presente in un giorno simile. Il regalo è pronto, è tutto organizzato, io e JB abbiamo preparato il pacchetto, dentro una scatola bianca abbiano messo i biglietti per il viaggio, dei soldi e i biglietti per il concerto, abbiano avvolto tutto in una bandiera a stelle e strisce e inscatolato il tutto. Prendendo in prestito il SUV di Charles porto il regalo e i vestiti sul retro del locale che abbiamo affittato e dove abbiamo già sistemato dei separe per cambiarci e gli strumenti per gli Andrews. Quando apprendo i vestiti sulla rella scopro un piccolo imprevisto. Invece di esserci delle camicie nere più cravatta in raso colorato... ci sono delle camicie in raso colorato, se ne dovranno fare una ragione. Di corsa raggiungo casa per cambiarmi e per le 8:00 sono in chiesa, entro e trovo FP già sull'altare, lo vedo già emozionato, sono così felice per lui, per loro...
Quando le porte della chiesa si aprono e parte la marcia nuziale capisco che è arrivato il momento. Il mio papà ha gli occhi lucidi e con un gesto rapido si asciuga una lacrima, si volta per un secondo nella mia direzione e così gli faccio un sorriso di incoraggiamento. Alice raggiunge l'altare e dopo aver abbracciato Charles fa lo stesso con me, mentre Fred da una pacca amichevole sulla spalla dello sposo. Io e Charles ci scambiamo uno sguardo d'intesa e poi ci concentriamo sui protagonisti della giornata.
<Vuoi tu Forsythe Pendelton Jones II prendere in moglie la qui presente Alice Smith?>
<Si, lo voglio>dice con voce leggermente tremante.
<Vuoi tu Alice Smith prendere in marito il qui presente Forsythe Pendelton Jones III?>
<S-si, lo voglio> dice lei emozionata.
<Grazie all'autorità conferitami dalla Chiesa, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa> ci mettono due secondi ad unire le labbra in un appassionato ma casto bacio. Parte una melodia più ritmata e mano nella mano gli sposi escono dalla cattedrale. Fuori vengono ricoperti da petali di rosa bianchi e poi scoppiano in lacrime. Raggiungiamo un piccolo parco appositamente decorato per fare le varie foto, finito il nostro turno saliamo tutti sui SUV di Charles e Fred e raggiungiamo il luogo del rinfresco. Ci cambiamo e i ragazzi restano un po' confusi dalle camicie, ma non c'è tempo per discuterne. Gli Andrews si accomodano sul palchetto e JB si posiziona con la telecamera e il pacco subito a lato. Noi ballerini, tranne io mio ragazzo, ci posizioniamo sulla scalinata. Charles attende che entrino gli sposi e poi spegne le luci. I riflettori puntano su me e Jugh e sul palchetto con la mini band. La coreografia inizia e anche il corvino si rilassa, diventa tutto molto divertente. Finita l'esibizione la più piccola lascia la videocamera a Polly e con il pacco passa in mezzo a noi quattro, raggiungendo la nuova coppia e porgendogli il pacco. Loro lo aprono e scoppiano di nuovo a piangere, così tutti in gruppo li raggiungiamo e li abbracciamo. Finito il momento dolce Jugh urla:
<Finalmente cibo!> poichè sono appena entrati i camerieri che poggiano il cibo sui tavoli del banchetto.
La giornata e la festa prosegue bene, io e Charles stiano ballando un po' di samba, è un ottimo ballerino da sala!
La mia felicità e spensieratezza termina presto, precisamente nel momento in cui Sweat Pea mi sussurra all'orecchio che ci sono guai in vista. Mi affaccio fuori da una finestra, scostando la tenda e scopro di cosa parlasse il corvino. Cercando di non farmi prendere dall'ansia tiro fuori la pistola dalla fascia apposita posizionata sulla coscia e la sistemo sul retro del vestito, incastrata nel fiocco sulla schiena. Prima di uscire faccio un cenno a Charles e lui ricambia con un police alzato e uno sguardo preoccupato. Esco chiudendo il portone alle mie spalle e subito un proiettile si materializza al lato del mio viso, mi ha mancata per poco.
<Penny Pea Body, che cazzo ci fai qui?>
<Sono una serpent, sono automaticamente invitata al matrimonio>
<Non sei più una serpent, hai tradito la tua famiglia andando dai Goulies, anzi l'hai tradita prima ancora che entrassi a farne parte, quando facesti quel patto con Hiram. Non ti permetterò di rovinare questa festa!> lei spara un altro colpo, al lato opposto del precedente.
<Ti avverto il prossimo sarà in mezzo, quindi fammi passare> alzo le mani in segno di resa e la lascio avvicinare. Mentre lo fa mi sfilo i tacchi e quando è vicina con un movimento rapido sfilo la gonna, prendo in mano la pistola e sferro un calcio sulla sua mano. La pistola le cade di mano e scivola lungo la discesa che porta alla villa del rinfresco. Si piega per riprenderla ma io le sparo due colpi vicino, proprio come ha fatto lei con me, ai due lati. Lei alza le mani e si volta verso di me.
<Stronza, se vuoi combattere facciamolo alla vecchia maniera, senza armi>ringhia. Senza ragionare troppo, scelta sbagliata con Penny, divido le due parti della mia pistola e le lancio lontane in direzioni opposte.
<Fatti sotto bastarda!>
Inizia una danza di colpi, ne incasso alcuni ma lei più di me. Quando ormai la sto strozzando e sto per mettere fine ai miei problemi lei mi infilza l'addome con un sudicio coltellino. Allento quasi subito la presa e lei si rialza dolorante, mi sputa vicino al volto e in quel momento schivo quel gesto squallido voltando la faccia, li mi accorgo della sua pistola, che è ancora lì. Lei si è ormai voltata e sta per aprire il portone, io mi sto dissanguando in fretta, ma allo stremo delle forze tento l'ultimo gesto eroico. Affero la pistola e sparo tutti i colpi che sono in canna, ovvero quattro . Uno la manca, ma gli altri colpiscono tutti zone con organi vitali. Mentre cade in avanti apre il portone, rivelando lo zero assoluto, non c'è nessuno, provo a chiamare aiuto ma la voce mi esce flebile. Vedo la figura di mia madre, sembra quasi un fantasma e lì capisco che forse è giunta la mia ora, ma almeno posso dire di morire felice...
Jughead's pov
Non ho la minima idea di cosa stia succedendo, ma la mia migliore amica è sparita da circa mezz'ora e Charles ci ha magicamente fatti uscire tutti nel giardino sul retro, dove ha fatto partire della musica al massimo volume. Ho poi giurato di sentire il rumore di alcuni spari ma lui mi ha detto che fanno parte della melodia. Sono ufficialmente una quarantina di minuti che la mora non si fa vedere.
<Charles, dimmi dove cazzo è Sophia, è sparita più di mezz'ora fa>
<Non lo so, mi ha fatto cenno di mettere tutti al sicuro ed io ho eseguito la procedura, da programma>
<Che genere di programma?>
<Il programma in caso in cui ci fossero stati guai o pericoli...>
<Che genere di guai?!>chiedo innervosito, arrabbiato e terribilmente spaventato. In quel momento veniamo interrotti da SP.
<Penny Pea Body, era lei il problema> guardo entrambi immensamente preoccupato e torno dentro. Vedo il portone spalancato e una figura bionda dissanguata distesa all'ingresso, ma della mia amica nessuna traccia. Così decido di uscire e in fondo al vialetto vedo una cosa orribile. Una pozza immensa immensa di sangue con al centro il corpo pallido della mia migliore amica, al suo fianco c'è una pistola e nel suo addome c'è confiscato un coltellino. Indossa soltanto la parte superiore del vestito, una sorta di body ed è scalsa. Inizio a tremare e a piangere, tiro fuori il mio telefono dalla giacca e chiamo un'ambulanza. Decido poi di assicurarmi che ci sia ancora battito, i soccorsi arriveranno tra tre minuti. Poggio due dita sul collo e sento che il cuore batte ancora, ma davvero poco. Mi metto seduto disperato vicino a lei ed inizio ad urlare dalla disperazione.
<NOOOO>piango e urlo, ma nessuno mi sente, ma adesso non voglio abbandonarla.
Sento qualcosa toccarmi la mano, è lei, ha riaperto gli occhi e mi fissa.
<Resisti, i soccorsi saranno qui in un minuto>
<n-non s..so se c.. la fo Jugh...>
<Non mi lasciare ti prego, sei forte, resisti, farlo per me , per papà, per Charles... ti prego...>
<Ho...ho visto mia mamm...ah... è la mia ora J... ti voglio be...>richiude gli occhi e sento che la sto perdendo, ma non lascerò che anche stavolta se ne vada. Controllo il polso ed è assente, così inizio a fare un massaggio cardiaco. Il suo cuore riprende flebilmente a battere e subito dopo viene caricata sull'almbulanza. Mentre salgo sul mezzo vedo Charles e Betty uscire dalla villa e raggiungermi a corda.
B:<Sta bene?!>
J:<Ha perso molto sangue ma per adesso c'è battito, ora devo andare> mentre metto piede dell'ambulanza vengo tirato indietro.
C:<Penso di dover andare io, sono il suo ragazzo>
J:<No brutto bastardo, è tutta colpa tua, quindi andrò io!>
C:<Colpa mia?! Tutto è iniziato per colpa tua! Altrimenti Penny non sarebbe mai stata un problema>le sue parole mi feriscono molto, ma nessuno dei due la ha avuta vinta perchè le porte dell'ambulanza si sono chiuse alle mie spalle e quest'ultima è partita. Con uno spintone scanso quello che dovrebbe essere mio fratello e di corsa ritorno nel giardino sul retro. Solo ora che tutti mi fissano mi accorgo di essere coperto di sangue, ma non m'importa. Prendo le chiavi della moto di SP e la prendo in prestito per raggiungere l'ospedale.
<Si, buon pomeriggio, come posso aiutarla?>
<Sono qui per Sophia Green>
<Oh... È in sala operatoria, ma può aspettare in sala d'attesa>
<Sa dirmi più o meno come sta?>
<Dalla cartella sembra mal concia, ma c'è battito e nessun organo vitale è stato danneggiato, sembra promettere bene>
<Grazie> mi accomodo su una delle poltroncine scomode della sala quando una voce familiare inizia a bombardarmi di domande. Le richieste mi arrivano ovattate a causa delle lacrime.
<Jugh, Jugh, che è successo, perchè sei sporco di sangue?!>
<Oh... Veronica... Sophia... Sophia...È in sala operatoria>
<Sophia cosa?>interviene una voce maschile, è Hiram Lodge.
<Che ci fa lei qui?>chiedo alzandomi in piedi.
<Non sono affari tuoi. Ma se mia figlia sta male voglio sapere cosa le è successo!>
<Davvero? Tua figlia?! Sei che è tutta colpa tua vero? Non mi meraviglierei se avesse architettato tutto lei, HIRAM>
<Di cosa stai parlando?... Come ti permetti!>
<È stata aggredita dalla tua cara Penny Pea Body, ha sparato diversi colpi alla mia migliore amica e le ha conficcato un sudicio coltello nell'addome. Ma scommetto che lei sapeva già tutto!> Ormai ci stanno fissando tutti, io sto dando di matto, ma alle mie parole il latino americano sviene, cade a terra senza sensi, così un'infermiera, seguita da Ronnie, lo porta in una stanza per farlo controllare. Non mi interessa, devo solo sapere se lei sta bene.
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I'm evil and alone ♡riverdale♡
Novela Juvenil*COMPLETA* Sono le 02:00 di notte, a Riverdale c'è finalmente la quiete dopo l'arresto del Black Hood, quando una persona estranea a questa città fa il suo ingresso al Pop's Choclit Shop, luogo iconico e secolare della città. La ragazza è accompagna...