Jughead's pov
È tre ore che sono seduta su questa seggiolina del cazzo, senza ricevere notizia:Veronica è sparita, la mia famiglia zero assoluto, ma soprattutto nessuna notizia dalla sala operatoria, ma se tanta attesa porterà notizie positive aspetterò quanto vogliono.
<Jugh, Jugh!> poi un braccio mi avvolge le spalle.
<Arch, che ci fai qui?>
<Mi ha chiamato Ronnie, cosa è successo?>
Non riesco a parlare, apro la bocca e non mi escono le parole, come la sera in cui la incontrai "il gatto ti ha morso la lingua?" penso nella mia testa con la voce di Lei, scoppio in lacrime:questa situazione mi sta distruggendo.
<Signor Jones, è qui per Sophia Green, giusto?> vedendo in difficoltà Archie risponde per me.
<La rimozione del proiettile e dell'altra arma sono state eseguite con successo, nessun organo è rimasto leso, soltanto alcuni muscoli>Non so come a quelle parole riesco a sillabare un:<pos-posso vederla?>
<La stanno portando in un'altra stanza, è ancora sotto anestesia, ma potrà vederla tra 5 minuti nella stanza 418>
<Grazie mille>risponde il rosso.
Lo abbraccio pieno di gioia, sta bene, è viva, ce la ha fatta! Passati i cinque minuti entro nella stanza, il mio migliore amico aspetta fuori. Nel vederla, inerme, pallida, evidentemente debole sul lettino di ospedale che lei tanto odia mi fa scoppiare nuovamente in lacrime. Le stringo la mano e mi siedo su una poltroncina di fianco a lei, dopo un po' che la osservo poggio la testa sul suo petto e mi lascio cullare dal battito del suo cuore. Le lacrime e i singhiozzi si sono calmati e quasi mi addormento stremato in quella posizione, poi vengo interrotto dalla stessa infermiera di prima, la quale mi chiede di uscire perchè devono fare dei test alla mia migliore amica, ma che dico, sorella.
Sophia's pov
Dopo aver stretto la mano di Jugh è diventato tutto nero ed ho iniziato a sentire molto caldo, entro in un portone e il paesaggio che mi si para di fronte a me è un'insieme di celle(ogni riferimento a Lucifer è puramnete casuale e involontario...). Si presentano davanti a me due figure, una molto alta, maschile, elegante ed ha un accento britannico, molto sexy, l'altra figura è... oh porca puttana, è mia madre! Appena realizzo che è lei corro ad abbracciarla e delle lacrime mi percorrono il viso.
<Che scena toccante..., ma sbrigatevi, non abbiamo troppo tempo>dice l'uomo.
<In che senso, cosa vuole dire signore?>
<Mi presento, sono Lucifer Morningstar e tua madre mi ha supplicato di portarti da lei perchè vuole dirti qualcosa>
<Oh, molto piacere, Lucifer... mamma, cosa vuoi dirmi?>
<Amore mio, tuo padre è Hiram Lodge, va da lui e fatti sostenere da lui, sei sua figlia e lui mi doveva due favori>
<Mamma, io so già tutto, ho indagato e mi sono trasferita a Riverdale, so dello spaccio, di Queen e dello stupro, so dei favori dal tuo diario e so che sei scappata in Italia per colpa sua e le sue minacce>
<Non sono scappata per colpa sua... Ma perchè Malakai mi aveva minacciata a causa dello spaccio di droga e della concorrenza che gli facevano i Serpents. Amore stai lontana da lui, è Hiram, lui in cambio del mio silenzio si era offerto di sostenerli economicamente, come ha fatto con l'altra donna che ha messo incinta alle Hawaii>
<Allora... mi sbagliavo su di lui...>
<Tempo scaduto fanciulle, anche se ammetto che mi piacerebbe trattenerti ancora un po' occhi verdi>
<Tornerò, credimi, in quel momento passeremo tutto il tempo che vuoi insieme> gli faccio un occhiolino e riesco dal portone, accorgendomi solo ora della scritta: LASCIATE OGNE SPERANZA VOI CH'ENTRATE. Allora Dante aveva ragione eh.
Apro gli occhi ma non vedo niente, tutto bianco e sfocato, al contrario sento delle voci, persone che urlano...
Jughead's pov
Quando torno in sala di attesa ci sono anche Cheryl e Toni, entrambe molto preoccupate. Poi l'infermiera mi informa che tra 5 minuti potrò tornare dentro, così mi metto in piedi davanti alla porta 418 ad aspettare, ma in quel momento arriva chi meno avrei voluto vedere, CHARLES.
<Cosa ci fai tu qui, figlio di puttana!>
<Calma Jugh, Sophia è adulta e era consapevole di ciò che faceva, io ho solo fatto ciò che mi ha detto>
<Se ti diceva di spararle lo avresti fatto? Mi spieghi che ragionamenti di merda fai? E il tuo lavoro sarebbe quello di proteggerci dal male e tenerci salva la vita?! Ora vattene, non voglio che lei ti veda>
<Non ha 3 anni ed io sono il suo fidanzato, ho pieno diritto di vederla>
<Un fidanzato di merda, dopo un'ora che non si faceva viva non battevi ciglio, eri a bere tutto tranquillo il tuo vino. Quindi ora vattene testa di cazzo!>
<Amore, calmati> sento Betty poggiarmi una mano sulla spalla, non mi ero nemmeno accorto ci fosse anche lei. Mi rilasso un po' ma quando lo vedo entrare nella stanza di Soph il mio braccio parte e sferra un pugno sul suo volto, un bel gancio destro, la mia amica mi ha insegnato bene a quanto pare. Lui si rialza dopo poco e inizia ad urlarmi subito dopo. Poi la voce di Betty che urla esausta e la mano di lei che indica Sophia... è sveglia! Corro ad abbracciarla. Charles si avvicina a lei e mi sento ribollire il sangue.
<C-Charles, pot..pote...lascirm...so..co...J> in una situazione normale gli avrei fatto un sorriso beffardo.
<Ehii come stai...?>
<Uno schifo Jugh>
<M'immagino...>
<p-puoi farm... favore?>
<Certo, qualunque cosa!>
<Fai venir... Hiram qui..ehh e man.. via Charles>
<Va bene... poi mi spiegherai perchè però eh>
<Il mi..telef..leggi... ultime...cha, capirai almen.. di Char>
<Va bene, va bene, non affaticati troppo, riposati per quando arriverà Hiram. Vuoi ricevere altre visite?>
<Solo te eh... lui>
Annuisco e le bacio la fronte, chissà cosa sarà successo, il telefono mi aiuterà a fare un po' di luce sui fatti, spero...
Spazio autrice
Sono tornata! Capitolo corto eh,ma sto morendo di sonno, nei prossimi tre giorni, grazie al ponte, finirò di pubblicare i capitoli, promesso.😈💕
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I'm evil and alone ♡riverdale♡
Teen Fiction*COMPLETA* Sono le 02:00 di notte, a Riverdale c'è finalmente la quiete dopo l'arresto del Black Hood, quando una persona estranea a questa città fa il suo ingresso al Pop's Choclit Shop, luogo iconico e secolare della città. La ragazza è accompagna...