Sophia's pov
Sono emozionata per l'appuntamento con Sweat Pea, anche se sono timorosa, non riesco più a fidarmi, tutte le volte che lo ho fatto mi hanno spezzata,io... spero di riuscirci e basta. Inizio a prepararmi verso le 19, malgrado la mia famiglia sia contraria alla mia uscita. Decido di essere me stessa, di non fingermi elegante, mi metterebbe a disagio, così indosso i miei soliti vestiti, un po' sassy un po' provocanti.Metto la mia giacca dei Serpents sopra e poi mi trucco con un po' di mascara e un eyeliner, rossetto bordeaux sulle labbra e sono pronta. Mi incammino verso il Pop's e mentre aspetto Pea, dato che sono in anticipo, mi accendo una sigaretta. Mentre sono persa a fissare il fumo che si disperde nel cielo blu notturno sento dei passi avvicinarmisi. Abbasso lo sguardo convinta si tratti del corvino, invece è Mantle.
<Cosa vuoi?>
<Buonasera anche a te?> alzo gli occhi al cielo alle sue parole.
<Volevo sapere come stai, so della tua recente avventura...>
<Perchè ti interessa tanto?>
<Volevo essere solo carino...>
<Hai già fatto abbastanza>
<Dai dimmi come stai>
<Sono qui in piedi davanti a te, penso sia abbastanza scontato> sputo acida buttando via il mozzicone e avviandomi all'interno.
All'inizio sentivo gli occhi di Charles puntati addosso attraverso il vetro, poi è arrivato Pea e ho smesso di farci caso. Abbiamo parlato un po' di noi, niente Serpents, niente Ghoulies, niente Lodge, nessun dramma, solo di noi. Gli ho raccontato di mia madre e lui dei suoi genitori e del fatto che vive con la nonna, non ne avevo idea. Dopo aver finito anche i nostri frappè ci alziamo per pagare il conto.
<Quindi adesso esci con una serpe?!>
<Pea,rilassati, tranquillo ok? In quanto a te, ti ricordo che sono una SERPE anche io, ma siamo nel ventunesimo secolo, dovresti sapere che prima di tutto siamo persone, esseri umani...> lui resta di ghiaccio. Io poggio i soldi del conto sul tavolo e prendo per mano la SERPE e usciamo fuori.
<Come biasimarlo>
<Di cosa parli?>
<Si è lasciato scappare uno schianto come te, anche io me ne pentirei e le proverei tutte>
<Ehi, mi offendi così, non sono un giocattolo da comprare o rubare, per assurdo ho dei sentimenti anche io>
<Per chi?> chiede provocatorio alzando le sopracciglia.
<Per nessuno in realtà?>
<Ah no? Chi è la persona che ami di più al mondo?>
<Pensavo di essere io, me stessa, ma ora non ne sono più tanto certa...>
<Io forse potrei aiutarti a farti reinamorare di te stessa>
<Come penseresti di fare>
<Mostrandoti ciò che vedo io quando si tratta di te>
<Mi regalerai uno specchio?!>
<Ahahah, simpatica>
<A parte gli scherzi, lo apprezzo. Grazie della serata>
<Grazie a te> gli lascio un bacio all'angolo della bocca, giusto per stuzzicarlo, poi salgo in casa.
È mezzanotte, come promesso a FP e Alice. Salgo in camera mia e di JB È subito la ragazzina mi riempie di domande sul mio appuntamento. Mentre mi lavo i denti mi arrivo un messaggio dalla "serpe" che mi da la buonanotte, rispondo anche io con un notte e un emoticon con le stelle. Non mi sento pronta a professare amore eterno a nessuno, prima devo tornare ad amare me stessa e a togliermi tutte quelle idee negative su me medesima che mi frullanno in testa. Mi legò i capelli in una treccia e prendo un libro dal comodino, mi sdraio a letto e provo a dormire. Verso le 5 un frastuono al piano inferiore mi fa sobbalzare e mentre scendo le scale vedo che sono tutti riuniti controllo il telefono e vedo un messaggio da Papi, così capisco subito cosa sta succedendo. Sfoggio la mia faccia più sicura e più facciatosta e prendo dei documenti dal cassetto del mobile in corridoio. Come sospettavo sulla porta d'ingresso c'è Charles e tutti sono attorno a lui, i Jones lo guardano in cagnesco mentre le due bionde sembrano preoccupate.
<Ok, famiglia Jones rilassatevi, TU, invece, amorino mio, ti consiglio di allontanarti, tipo almeno un centinaio di metri, così tanto che non posso vedere la tua faccia disgustosa, ma sufficientemente vicino perchè tu possa sentire la mia risata, una risata di trionfo>
<Certo, come no, altrimenti cosa fai? Mi uccidi come Penny?! Ahahah> faccio segno di aspettare un secondo con la mano, digito qualcosa sullo schermo e poi metto il telefono.
<Avvocato Mackoy, scusi l'orario, ma vede, il Signor Smith è qui sulla soglia di casa mia e non ha intenzione di allontanarsi, glielo spiega lei che cosa è un ordine restrittivo? Sa, non penso fosse poi un così eccellente detective, visto soprattutto che non è riuscito nemmeno a salvare la sua presunta madre, perchè sa, nessuno lo dice, ma se Alice e il resto della fattoria sono vivi è merito di Betty e del suo valore. Ad ogni modo ora lascio parlare lei>
<Signor Smith, se lei entro 2 minuti non si allontana di almeno 100m la stessa FBI per la quale lavorava sarà costretta a rimandarlo in cella>
<Ma che cazzo?!> metto il telefono in tasca e ricominciò a parlare.
<Tic Tac, 110, 109, 108, SENTO GIÀ LE SIRENE, 105, 104, io al posto tuo sentirei freddo ai polsi, 101,100...>Poi picchetto l'indice sul polso a mo' di orologio. Terrorizzato si guarda i polsi e poi corre via. È allora che esploso in una sonora risata, ho vinto! Tutti mi abbracciano increduli.
<Aspetta, hai davvero un ordine restrittivo?>chiede Betty
<Cosa? No! Era Hermosa, la sorella di V al telefono, mi ha aiutata ad architettato un piano di emergenza in caso fosse successo. Ho ricevuto un messaggio da Hiram nel preciso istante in cui Charles ha varcato la porta del carcere>
<Cosa succederà qua do scoprirà che era una finta?>chiede Alice.
<Nulla, assolutamente nulla, all'ordine restrittivo ci stiamo lavorando davvero, il giudice lo firmerà domattina, quando l'assassino avrà superato il trauma e inizierà a ragionare io avrò già i documenti in mano> alzo le spalle.
<Buonanotte, di nuovo>dice J, a questo punto un po' scocciato. Mi sdraio sotto le coperte e penso a quanto mi sono divertita. Ho rischiato la vita per questo stupido piano, ma ne è valsa la pensa, ride bene davvero chi ride ultimo.
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I'm evil and alone ♡riverdale♡
Teen Fiction*COMPLETA* Sono le 02:00 di notte, a Riverdale c'è finalmente la quiete dopo l'arresto del Black Hood, quando una persona estranea a questa città fa il suo ingresso al Pop's Choclit Shop, luogo iconico e secolare della città. La ragazza è accompagna...