38-ci rivediamo

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Sophia's pov
La mattina seguente vado a scuola a piedi, accompagnata da Betty e Archie. Evito sia Veronica che Jugh per tutto il giorno, ma poi il corvino durante la pausa pranzo mi viene a cercare e mi trova sulle gradinate della palestra a mangiare una mela.
<Sophia Green II, finalmente la ho trovata! >
<Forsythe Pendelton Jones III, mi stava forse cercando?>
<Si, beh, volevo un abbraccio, un suo abbraccio signorina>
<Vieni qua sciocco> dico allastando le braccia, lo avvolgo tutto e lo stringo bene, con una mano gli accarezzo i capelli che con l'altra gli avvolgo le spalle, lui infila il volto nell'incavo del mio collo.
<Potresti avere ragione...>
<Ah si? E su cosa? In quale occasione hai dubitato di me?>
<Su Gladis, mia madre, mi ha avanzato richieste strane, sottoforma di consigli, è molto sospetto, e poi ieri si comportava in modo davvero strano a quella dannata festa>
<Non ti è forse piaciuto il mio spettacolo?>
<Oltre alla compagnia della mia ragazza l'unica nota positiva, quel vestito ti stava un incanto> gli schiocco un bacio sulla guancia e sciolgo l'abbraccio.
<Stasera passi a cena?>
<Mi spiace, ma ho casa libera e un'investigazione da fare>
<Di cosa si tratta>
<Di Charles, peccato sia gay...>
<Magari è bisex come te>
<Speriamo, non sono mai stata con uno biondo> dico ridacchiando.
<Che ci facevi qui?>
<Sono venuta a ripassare alcuni passi nuovi ed una canzone>
<Posso vedere?> faccio cenno di si con la testa, scendo le scale e vado nello spogliatoio a cambiarmi, poi faccio partire "fire" sullo stereo e parto con i passi.
Jughead's pov
Questa ragazza non smetterà mai di sorprendermi, non pensavo sapesse ballare anche questo genere, la ho vista ballare unicamente al palo... è così leggiadra e precisa nei movimenti, ma anche così forte ed energica, wow!
Quando finisce mi parte spontaneamente un applauso, quando suona la campanella mi fa cenno di andare, a lei manca un insegnante e spenderà qui l'ora di buca.
Sophia's pov
Dopo scuola mi allontano da tutti e vedo verso l'ospedale.
<Hola papi, ci rivediamo>
<Immagino tu stia continuando le tue indagini>
<Din din din, indovinato!>
<Cosa hai scoperto?>
<Nessuna prova, ma atteggiamenti di Gladis e Veronica che confermano la mia ipotesi. Ieri sera la madre ha organizzato una festa per il compleanno di Jughead, allo speak easy, essendo un lavoro pagato sono stata invitata a cantare ed ho accettato. Mentre ero sul palco ho notato che Gladis si comportava come se fosse a casa sua e Veronica le dava del tu, quindi non era ne la prima ne la seconda volta che si sono viste...>
<Certo, sei qui da tre giorni, di certo non passi molto tempo in un locale clandestino nel Northside, se non hai un valido motivo. Ottimo lavoro mija> faccio un sorriso tirato e vado verso casa Cooper oggi sono sola in quella enorme villa, così ho invitato Charles, per conoscerlo meglio. Dovendo stare in casa non mi aggiunto  troppo, lego i capelli in una coda alta boccolosa, metto un po' di mascara, un filo di blush e il mio burocacao al cioccolato. Indosso un jeans chiaro, una canottina in raso bianca, senza reggiseno, dato che è trasparente e molto scollata e poi sopra metto un cardigan beige, molto delicato per essere io, ma sono in casa.

 Indosso un jeans chiaro, una canottina in raso bianca, senza reggiseno, dato che è trasparente e molto scollata e poi sopra metto un cardigan beige, molto delicato per essere io, ma sono in casa

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Inizio a preparare le lasagne e poi prendo una bottiglia di vino e due calici, mentre la pasta lievita finisco di apparecchiare la tavola. Alle 19 esatte suonano al campanello.
<Buonasera>
<Buonasera, cavolo sei così elegante, mi fai sentire in imbarazzo...>
<Sono uscito adesso dall'ufficio, mi dovrei sentire io in imbarazzo che non non Sono potuto fare una doccia>
<Tranquillo, non puzzi>sussuro facendogli un occhiolino e portandolo in cucina, prendo la sua giacca e la metto sull'attaccapanni, poi prendo posizione nello sgabello vicino al suo.
<Avviamo il vino?>
<Volentieri> risponde.
Stampo la bottiglia e verso un po' del contenuto in ciascuno calice.
<A cosa brindiamo?>
<A Riverdale?>
<A Riverdale!> ripete battendo il bicchier contro il mio.
<Hai un po' di farina sulla guancia> così faccio per toglierla.
<Ancora?>
<Aspetta> allunga la mano sul mio volto e la elimina, penso di essere leggermente arrossata, mi sembra di essere un cazzo di film sdolcinato...
<Grazie> sussuro, poi mi alzo per controllare il forno.
<Ti piacciono le lasagne?>
<Adoro la cucina italiana>risponde sorridendo come un bambino. Poi iniziamo a parlare del più e del meno, della scuola, del suo lavoro, di come ha rincontrato Alice...
Dopo cena mi lascio andare, forse anche grazie ad un bicchiere di vino di troppo, abbiamo stappato una seconda bottiglia...
Mentre lavo i piatti interrompo il silenzio.
<Peccato che ti piacciono gli uomini...> sbuffo con voce roca e lui si avvicina a me, appoggiando schiena e gomiti sul bancone vicino al lavandino.
<E perchè?>chiede con tono troppo provocante per i miei gusti.
<Perchè sei carino, simpatico e sembri un gentleman>
<Carino eh?...>
<Ok. Sei dannatamente sexy> divo ridacchiando. Pulisco l'ultimo piatto e mi asciugo le mani. Noto che mi sta fissando, ha lo stesso sguardo penetrante di Jugh un anno fa.
<Ti va di guardare un film?>
<Va bene, ma niente crime>dice ridendo.
<Pensavo ad un action, odio i romanzi e in questa casa non ci sono horror, ho già guardato>
<Un film d'azione andrà benissimo, te sceglilo, io preparo i pop corn> poi sparisce in cucina. Mentre inserisco il film nel video Player lui accende il camino, inizia a fare caldo e così mi levo il cardigan e lui toglie la giacca e la cravatta.
Mi avvicino a lui e gli sbottono i primi tre bottoni, lo sento deglutire rumorosamente ed ho i suoi occhi sul mio corpo, forse Jugh ha ragione...
<Molto meglio così...> dico con la voce roca di prima. Poi mi fa cenno di sederci sul divano.
<Davvero mi starai così lontana, non mordo mica> rido e mi avvicino a lui, prima che il film inizi. Lui fa cenno di no con la testa, si stende tenendo la schiena appoggiata ad uno dei manici del divano sul quale c'è un bel cuscino. Apre le gambe e mi fa accomodare tre di esse, mi circonda con le sue braccia, così da poter prendere i popcorn che tengo in mano io. Il film inizia, ma non gli do troppa attenzione, sono distratta dalle carezze di Charles. I popo corn finiscono e così appoggio la ciotola sul tavolino del salotto.
<Ti sbagliavi comunque> dice ad un tratto, con voce troppo roca e profonda per i miei gusti, non so quanto posso trattenermi ancora...
<Su cosa...>
<Sul fatto che mi piacciono gli uomini> lo guardo con sguardo interrogativo, lui tace e così mi rimetto nella posizione precedente fingendo di guardare il film. La sua mano giocherella con una delle mie spalline, poi la fa scendere lungo il braccio, fino a quando si intravede il mio capezzolo, a quel punto si ferma.
<Ti sbagli perchè mi piacciono anche le donne, soprattutto quelle belle come te> mi si illuminano gli occhi. Mi giro completamente sdraiandomi su di lui, ma tenendomi su con le mani, sono a gattini diciamo. Il suo sguardo sbircia un secondo quello che si può benissimo vedere adesso dalla canotta che penzola a causa della forza di gravità, ma poi poggia lo sguardo sul mio e fissa gli occhi nei miei.
<Secondo te sono bella?> risponde baciandomi, è molto dolce anche se passionale come bacio, le sue mani vagano su tutto il mio corpo, mentre le mie gli sbottonano un altro po la camicia.
Si siede sul divano ed io resto a cavalcioni si di lui.
<Sei bellissima, ma senza questa lo saresti molto di più> dice, io faccio cenno di sì, permettendogli di toglierla. Si fionda voracemente sui miei seni, poi si alza ed io avvolgo il suo bacino con le mie gambe, posso chiaramente sentire la sua erezione contro di me. Sale fino a camera mia e li lo facciamo, ben tre volte. Scendo velocemente in salotto a sistemare, portando anche il resto dei vestiti in camera, poi ci addormentiamo insieme, accoccolati. È stato diverso questa volta, per la prima volta sentivo le famose farfalle nello stomaco e mi sento davvero felice, che sia quello giusto?

I'm evil and alone ♡riverdale♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora