~hyung~💜

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Osservava come dormiva. Il suo volto era rilassato e tranquillo.
Era disteso sull'erba del parco, così Jimin gli alzò delicatamente il busto, appoggiandolo sul suo petto. Iniziò ad accarezzargli i capelli pensando agli avvenimenti accaduti. Lui voleva andare oltre quel giorno, lo aveva capito perché per un momento non voleva fermarsi dal baciarlo. Poi però, i ricordi vennero a galla e così in panico prese sopravvento su di lui, costringendolo a scappare.
Non si rese nemmeno conto che si addormentò, insieme al minore.

"È morto?"
"Sì.... verrà seppellito a Seoul lontano da Busan."
Correva piangendo e urlando. Perché? Perché la vita gli si era rivolta contro?

"Hyung sveglia.... Hyung.... Jimin" l'urlo di Jungkook fece alzare Jimin, che spaventato dall'incubo avuto iniziò a piangere stringendosi nella felpa del minore.

"Shh basta così... ci sono io qua mm!" disse baciandoli la fronte, creando del rossore sulle guance di Jimin, scena che il minore trovò adorabile.

Dopo vari respiri profondi Jimin si calmò, afferrando di nuovo il minore accoccolandosi al suo petto.
Dopo un po' di silenzio, decise di parlare.
"Scusa" sussurrò così piano che l'altro fece quasi fatica a sentirlo.
"Non volevo scappare quel giorno.."

Jungkook in quel momento non sapeva cosa fare. O essere felice, sapendo che in realtà non lo aveva rifiutato o essere deluso per quel che è stato.

"No hyung, non sei tu a doverti scusare, ma io. Ho fatto qualcosa contro la tua voglia.."
Disse Jungkook.
Con entrambi le sue piccole mani, Jimin prese il volto di Jungkook alzandolo e dopo stampandoli un bacio sulle labbra.
Un semplice bacio a stampo pieno di puro amore.

"Kookie grazie di starmi vicino, di capirmi, ma ti prego aspetta. Un giorno di racconterò tutto."
La curiosità dopo quelle parole, nella testa di Jungkook era cresciuta. Che cosa era successo di così terribile da fargli avere gli incubi e farlo scappare quando qualcuno lo toccava.

"Ti aspetterò.. sarò sempre qui quando vorrai parlarmi.." disse unendo entrambi le fronti in modo da incrociare gli occhi.
Entrambi si amavano solo che, preferivano i gesti e i silenzi alle parole.

L’amore sa aspettare, aspettare a lungo, aspettare fino all’estremo. Non diventa mai impaziente, non mette fretta a nessuno e non impone nulla. Conta sui tempi lunghi.
(Dietrich Bonhoeffer)

The park (Jikook) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora