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Kookie❤️
Hey Jungkook sono io Jimin

Hyung❤️
Ciao hyung, credevo non mi scrivessi più

Oh beh l'ho fatto.
Volevo invitarti a venire a vedermi allo spettacolo di danza che terrò. Ci sarai?

Si, volentieri Jimin-ah

Jimin gli invitò il luogo d'incontro e il più piccolo non faceva altro che saltare di gioia.
Gli aveva sempre raccontato della sua passione per la danza, ma, mai gli aveva fatto una mostrazione.
Si sentiva onorato e credeva che forse una speranza all'interno di entrare nel cuore del rosato c'era.

D'altra parte Jimin non sapeva se avesse fatto la scelta giusta o meno. Aveva paura di non piacere al minore, di sbagliare per colpa dell'ansia o di confondere i passi.
La danza era tutto per lui e dopo aver perso maggior parte delle cose a lui preziose, non aveva più voglia di perdere altre.
Avrebbe lottato per le cose che amava.

Quel giorno il Park Jimin di allora se lo era promesso. Nulla lo avrebbe più abbattuto.
Nessuno sa e per lui è meglio così.
I suoi amici si chiedono cosa gli sia successo, perché da un giorno all'altro è nata questa felicità e questa enorme voglia di vivere.
Ma adesso li c'era un Park Jimin felice, spensierato e pieno di paure per lo spettacolo che si sarebbe tenuto a breve.

Aprí la porta di casa e andò nell'unico luogo che era da molto tempo che non visitava.
La tomba del suo unico grande amore.

Jungkook stava già pensando a come vestirsi. É innamorato di lui? Gli piace? Prova qualcosa di piccolo verso il rosato?
Quelle domande erano domande senza risposta per Jungkook.
Semplicemente sentiva di potersi fidare.
Non lo faceva sentire sbagliato, non lo faceva sentire un'idiota e non lo criticava.
Non lo riempiva di pugni come tutti, ma accarezzava delicatamente le ferite.

Queste semplici cose lo resero speciale nella mente e nel cuore del più piccolo che senza rendersene conto le sue guance arrossarono e il calore corporeo aumentò.

Si diede uno schiaffò e si preparò per andare al parco e vedere il suo hyung preferito.

Una volta li però, non c'era nessuno.
Era strano, non c'era giorno che il rosato non venisse al parco.
Era sul punto di mandarli un messaggio fin quando la sua mente non pensò che forse così potrebbe risultare fastidioso o che forse sarebbe arrivato da un momento all'altro.

Delicatamente un fiore veniva posato.
Non era un fiore qualunque, era un garofano.
Il fiore che simboleggia l'amore profondo e assoluto,quello che erano un tempo.
Non pianse perché ormai era inutile, non si ritorna indietro nel tempo e non si può nemmeno arrivare alla conclusione.

"Amore, sono tornato a farti visita.... mi sei mancato" sospira
"Ogni giorno venivi nei miei sogni e anche nei miei incubi, mi salvavi da loro" scende una lacrima
"Sei arrabbiato con me? Per aver conosciuto Jungkook? Fidati è un bravo ragazzo" trema
"Spero che tu sia felice" lacrime
"Spero che tu mi stia guardando da lassù con fierezza. Me ne sono andato da tutti, ho lasciato tutti e adesso eccomi qui. Vicino a te" singhiozza
"Ti amerò sempre, non dovevi morire una morte così"


The park (Jikook) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora