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Quel tovagliolo era davvero speciale per Jimin.
Quando andò a vivere da solo, sua nonna non riuscendo a comprarli un regalo di grandi dimensioni - cosa di cui non aveva bisogno - decise di creare un semplice tovagliolo con scritto il suo nome sopra.
Però nonostante ci tenesse, sapere di aver fermato il sangue del ragazzo di fronte lo appaga.

"Grazie Jimin"
Sentire la sua voce lo fece risvegliare dai suoi pensieri, che, sorrise annuendo.
Lo invitò a sedersi con lui, ma Jungkook sembrò parecchio turbato che rifiutò e subito dopo corse via.

Per il resto del giorno Jimin non riuscì a togliere l'immagine di quel ragazzo dalla sua testa. Si chiedeva e richiedeva che cosa gli fosse successo. Chi poteva aver fatto del male a una persona dal viso così bello e dai lineamenti dolci.
Si sedette sul suo letto e cacciò via dalla sua mente questi pensieri, sostituendoli col fatto che presto avrebbe rivisto il suo migliore amico.

Jungkook era particolarmente stanco della vita che stesse conducendo.
Ogni giorno si ripeteva la stessa storia.
Ogni giorno lo prendevano di mira, colpendolo o riempendolo di parole pesanti da farlo stare male.
Non dovevano esistere al mondo persone del genere, per lui solo i deboli ne avevano il coraggio.
I deboli che vogliono mostrarsi forti e quindi se la prendono con i buoni.
É qualcosa di complicato per lui da capire e  per questo ogni volta che succedeva, lasciava semplicemente perdere.

Non si era di certo dimenticato dell'unica persona che fin'ora lo aveva aiutato.
Jimin. Un nome che da quando era uscito da quelle labbra, continuava a risuonare nella sua testa.
Aveva intenzione di ritornare nel parco con la speranza di ritrovare il ragazzo dai capelli rosa.

Camminava lentamente godendosi l'aria fresca che donava quel luogo, facendolo dimenticare per un po' della realtà.
Si sentiva all'interno di quei cartoni animati dove tutto sembrava essere fuori dall'immaginazione.

Era particolarmente spensierato. Stringeva delicatamente il tovagliolo datoli dal ragazzo.

Attraversò gli alberi, ed eccolo lì.
Nella stessa posizione in cui lo vide ieri.
Capo chino a scrivere qualcosa su un foglio, mentre nell'altra mano aveva una foglia d'albero caduta.
Stavolta non era scalzo, indossava un paio di scarpe bianche.
Teneva i suoi capelli lunghi in un codino e ciò lo rendeva ancora più bello.
Jungkook aveva seriamente paura di avvicinarsi e di rovinargli la calma in cui risiedeva.
Era bloccato non sapeva se fare un passo avanti o due indietro. Quando decise di andarsene per lui, era ormai troppo tardi.
Jimin si era voltato verso la sua direzione al sentire il suono delle foglie venir spezzati.

Sorrise al vedere il ragazzo e abbandonando la penna sul foglio che stava scrivendo, si alzò e si avvicino a lui.
"Ciao Jungkook". Lo salutò sventolano la mano, gesto che Jungkook trovò molto carino.
"Ti ricordi ancora il mio nome." affermò stupito.
"Ci siamo incontrati ieri, dovrei già dimenticarlo?"
Jungkook ridacchiò, ma poi si ricordò il motivo per il quale era lì.
Prese dalla sua tasca il tovagliolo e glielo porse.

"Ti ringrazio per il tuo gesto di ieri, ti sono grato. Ecco lavato e profumato."
Jimin rimase sbalordito, non se lo sarebbe mai aspettato che lo avesse avuto indietro.
"G-grazie ehm ti va di condividere con me il tavolo?"
"Accetto molto volentieri."

Si sedettoro uno accanto all'altro con le gambe che si sfiorava o delicatamente.
"Allora Jungkook quanti anni hai?"
"Credo di essere molto più grande di te. Ho diciotto anni."
Jimin si mise a ridere in una risata che scaldò il cuore di Jungkook.
"No no. Devi chiamarmi hyung allora. Non devi farti ingannare dall'aspetto. Io ne ho diciannove."

La faccia di Jungkook divenne tutta rossa dall'imbarazzo, cosa che fece provocare un'altra risata a Jimin.

Jimin, nonostante la sua curiosità, non chiese a Jungkook il perché ieri aveva la faccia distrutta.
Semplicemente quel pomeriggio lo passarono insieme, tranquilli e spensierati a raccontare le cose che amavano fare e no.
Niente problemi per Jungkook, solo un po' di spensieratezza.

The park (Jikook) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora