Capitolo 9
AllysonNon mi sento a mio agio a parlare così con Rio, ma è innegabile che lui muoia dalla voglia di sapere cosa sta succedendo e cosa è accaduto sei anni fa.
Ho sempre pensato di aver fatto ciò che ho fatto solo per mero altruismo, ma la verità è che avevo paura.
Paura che potesse non volermi o che mi volesse tanto da mandare tutto a monte.
Paura di distruggere tutti i ricordi che avevo costruito con lui.
Paura di scoprire che ci tenevo più di quanto volessi ammettere.
Paura di essere abbandonata di nuovo, ferita, superflua.
Tanti brutti pensieri hanno invaso la mia mente nel momento in cui mi sono svegliata, senza vestiti, nella macchina con cui era arrivato Rio a prendermi.
Ho avuto così paura dell'ignoto da prendere una decisione, perché era l'unico modo che avevo di controllare a che tipo di sofferenza sarei andata incontro.
Una situazione in cui sapevo cosa aspettarmi.
Non volevo essere egoista, così ho cercato tutte le motivazioni in favore di Rio che potessero farmi sentire meno in colpa, meno codarda.
"Esattamente per chi doveva essere la cosa giusta, Allyson, per ma o per te?"
Ogni volta che mi chiama con il mio nome completo sento una stilettata nello stomaco.
Mi fa sentire come quando la mamma mi chiamava Allyson Diana quando avevo combinato qualche marachella.
"Pensavo per entrambi."
Supero un incrocio, gestito da un semaforo e dopo cinquanta metri il navigatore mi segnala che siamo arrivati.
Impossibile non notare il negozio.
Con la facciata bianca, l'insegna e le vetrine color magenta, spiccano in modo netto rendendo così lo store di Helen Ficalora riconoscibile anche solo percorrendo questa strada.
Parcheggio la macchina dall'altro lato e quando mi volto per staccare la cintura di sicurezza mi ritrovo ad osservare l'espressione dura di Rio.
"Prima di tutto, avevo tutto il diritto di decidere cosa fare, era una mia scelta. Certo, se ti sei pentita di quello che è successo, allora è un altro discorso."
Sento la mascella irrigidirsi e vorrei tanto dirgli quanto ha invece significato per me, ma so che apparirebbe solo patetico e infantile. Sono passati anni accidenti.
Rimango in silenzio e i suoi occhi si stringono.
Il suo viso e così vicino al mio che riesco a intravedere delle pagliuzze più scure attorno alla pupilla.
"È così? Semplicemente volevi fare come se non fosse mai successo nulla e poi ti sei ritrovata incinta?"
"No."
La sua provocazione provoca una reazione istintiva, ma non so che altro dire oltre a negare.
"Non è andata così, d'accordo?"
Mi sento frustrata. Perché continua a chiedermi il perché di quella scelta?
"Sono passati anni. Dylan e la cosa che più conta adesso. Che importanza può avere adesso?"
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Domani è un altro giorno. The Colorado series #5 (In fase di pubblicazione)
ChickLitIl mondo di Allyson è sottosopra, ma non può darlo a vedere. I casi della vita hanno scombussolato il suo mondo anche se tutto ciò avrebbe dovuto avere un impatto marginale nella sua vita, ma non è stato così e non sa più con gestire le cose. Eppur...