Capitolo 2

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Capitolo 2
Allyson

Solo mia sorella poteva decidere di sposarsi a fine aprile e trovare la primavera più calda degli ultimi vent'anni con temperature quasi estive.

Ho impostato il navigatore per arrivare fino a qui perché non ero mai andata oltre Manhattan prima d'ora.

Devo ammettere che la penisola è davvero bella e ora è un piena fioritura. Da un po' ci siamo lasciati alle spalle campi di coltivazione, sostituiti mano a mano da paesi sempre più grandi con case sempre più appariscenti.

Avrei dovuto immaginare che sarebbe stato un evento in grande quando ho letto la località della villa affittata da Adrian.

È avrei dovuto sapere che non avrebbe mai fatto le cose a metà per il suo matrimonio.

Bridgehampton è una zona di lusso e non riesco ad immaginare una villa abbastanza grande da poter ospitare  quattro coppie, più gli sposi, vari ed eventuali amici intimi e tutti i bambini che arriveranno per il matrimonio.

Quando ho esposto le mie perplessità, Chelsea mi ha detto di non preoccuparmi, che aveva dato la lista degli ospiti all'agenzia che affitta la villa in modo che ci facessero trovare tutto pronto al nostro arrivo.

Beh, ho deciso di fidarmi, ma per ogni evenienza mi sono informata sugli alberghi meno cari della zona.

Il navigatore mi segnala che siamo quasi arrivati, indicandomi di svoltare a sinistra, dove c'è un cancello enorme.

Mi fermo di fianco al pannello e inserisco il codice che mi ha mandato mia sorella.

Lei e Adrian, insieme ai loro amici sono qui già da stamattina presto. Voleva che facessi il viaggio con loro, ma non me la sono sentita di approfittare della loro disponibilità, anche perché l'auto sportiva di Adrian, che ben presto cambierà in favore di una macchina familiare di lusso, non è adatta a trasportare un bambino sul suo seggiolino e un cane di quasi trenta kili.

Il cancello si apre non appena il lettore, con uno scampanellio, mi segnala che ho inserito correttamente il codice, e mi avvio lentamente lungo il viale delimitato da alberi citatissimo che conduce alla villa.

Mi aspettavo opulenza, ma non così tanta.

Appena svoltato a destra, mi ritrovo davanti a un pezzo di facciata a due piani, mentre il resto è nascosto da alcuni alberi piantati in una rotonda posta proprio di fronte all'edificio.

Uno dei garage e aperto, ma fermo la macchina in mezzo alla strada e rimango a guardare meravigliata la struttura.

La villa e a due piani e su questo lato e a forma di L, dipinta di bianco e grigio antracite. Sopra ogni finestra del piano superiore c'è un tetto spiovente a forma di V rovesciata è da dove sono io posso vedere due caminetti di mattoni rossi.

Più in basso, due aiuole verdi indicano l'ingresso del patio, dove posso intravedere un portoncino bianco.

"Siamo arrivati?"

La voce di Dylan mi riscuote dallo sbalordimento e attenta a non toccare dentro niente, metto la macchina nel box auto vuoto.

"Mi raccomando, tieni il cane al guinzaglio."

Forse non è stata una grande idea portare Baubear , ma ormai è troppo tardi e quando ho accennato al fatto che ci sarebbe stato anche lui, Chelsea non ha detto nulla, per cui immagino che vada bene.

Domani è un altro giorno. The Colorado series #5 (In fase di pubblicazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora