"Andrew"-sussurro appena mi sveglio.
"Cosa?"-Adam mi guarda.
"Devo tornare al m-manicomio"-gli spiego, incerta "Devo salutare un amico."
"Non se ne parla"-fa Adam "non puoi tornare là."
"Ti prego"-lo supplico.
Mezz'ora dopo mi trovo davanti al cancello d'entrata del manicomio.
Quando entro, con Adam vicino, Maxon alza le sopracciglia e fa un sorriso strano.
"Ti mancavo, amore?"
"Come l'hai chiamata?"-scatta Adam.
"Devo vedere Andrew"-dico.
"Chi, Sheen? Quel tizio che sta nella cella davanti a quella dove stavi tu?"
Non smette mai di sorridere quando mi parla.
"Esatto."
Maxon strabuzza gli occhi, sbuffa, poi dice rivolto ad un altro:
"Sam, portala da Sheen."
Sam alza gli occhi da quello che stava facendo, mi fissa a lungo.
Mi irrigidisco.
Annuisce e mi supera.
Quando entro dentro la cella di Andrew, lui mi fissa esterrefatto.
"Lenah...?"-la sua voce vacilla.
Annuisco sorridendo.
"Ciao, Andrew."
Le sue labbra si increspano in un sorriso grandissimo.
"Wow"-esclama "Sei bellissima."
Arrossisco.
E lui mi abbraccia.
"Finalmente posso farlo"-mormora sorridendo.
"Okay"-Adam si schiarisce la voce.
"Grazie, amico. Ma siamo venuti solo a salutarti."
"Già"-lo guardo negli occhi dopo essermi liberata dal suo abbraccio.
"Adam mi ha fatta uscire"-dico, e così, suona proprio male.
Lui mi fa un sorriso caldo, ma non mi sfugge la tristezza nei suoi occhi.
E non capisco perché.
"Quel tizio non mi piace per niente"-dice Adam mentre saliamo sulla sua Audi nera.
Scoppio a ridere.
"Chi? Andrew?"-scuoto la testa, divertita.
Poi lo scruto.
"Sei solo geloso"-affermo in fine.
"Geloso io? Di quello là? Nah."
Fissa la strada davanti a sé.
Stringe le mani sul volante.
"Certo che sono geloso"-sbotta dopo un po'.
Si volta a guardarmi.
"Chi non lo sarebbe con una ragazza così?"
Si sporge verso di me a baciarmi.
È la prima volta da quando ci siamo ritrovati, ma solo adesso capisco quanto mi sia mancato tutto questo.
Quando arriviamo a casa, nel pomeriggio, Adam mi fa trovare tutte le mie cose nel borsone che avevo usato per trasferirmi in casa Smith. I miei pensieri si sintonizzano su Malcom. Scuoto la testa per scacciare la tristezza improvvisa.
"La...lametta"-inizia Adam "l'ho tenuta. Ho pensato che avresti preferito riaverla e decidere tu quando liberartene. D'altronde, è una parte della tua vita."
Annuisco colpita, e piena di gratitudine.
"Grazie"-gli dico.
Mi guarda in silenzio, e nei suoi occhi passa qualcosa di indecifrabile.
Fa per dire qualcosa, poi si blocca.
Si passa una mano tra i capelli, distoglie lo sguardo, poi si massaggia la nuca.
È in imbarazzo.
Sto per chiedergli cosa c'è che non va, ma mi fermo vedendo che anche lui è intenzionato a parlare.
Rimaniamo a fissarci.
E, quando Adam sembra sul punto di dirmi veramente qualcosa, il campanello suona.
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Pain is madness [ IN REVISIONE ]
Romance"Sai cosa?"-dico. "Cosa?"-fa lui di rimando con un sorriso. "Non sono mai stata così felice e in pace in vita mia." Questo è ciò che dice Lenah pochi minuti prima di essere presa e trascinata via a forza da casa Smith, in un pomeriggio primaverile. ...