Capitolo 12

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Adam va ad aprire la porta.

Rimango nella sua stanza, da dove sento uno strilletto acuto provenire dall'ingresso.

"Adam!"

Una voce femminile. Una voce fastidiosa e terribilmente acuta.

"Che ci fai qui?"-replica freddo Adam.

"Sorpresa!"-strilla ancora.

Mi viene voglia di andare da lei e sbatterla fuori casa a calci.

Cerco di mantenere la calma mentre mi avvicino piano all'ingresso.

Mi nascondo dietro il muro e spio la situazione.

Una ragazza dai capelli di un rosso inverosimile ha le braccia al collo di Adam.

Del mio ragazzo.

La gelosia mi striscia nelle viscere.

Ed è quando che la ragazza si avvicina un po' troppo al viso di Adam, che decido di intervenire.

Esco allo scoperto cercando di dare la migliore impressione; tengo il mento alto, ma non troppo.

"Adam, tesoro"-esordisco "chi è questa ragazza?"-le sorrido falsamente.

Lei invece mi fulmina con lo sguardo.

"Sì, Addie. Chi è lei?"-dice lei.

Cerco di controllarmi mentre combatto contro la voglia di saltarle addosso e strangolarla con le mie stesse mani.
Addie? Ma che diavolo...?

"Nessuno. È...una vecchia conoscenza."

La ragazza scoppia a ridere.

Scruta Adam con il sorriso sulle labbra.

"Okay"-alza le mani con un sorriso furbo, senza smettere di guardare Adam.

"Ora tocca a lei, va bene. Ma poi ricorda che..."

"Ciao"-taglia corto Adam interrompendola.

La spinge fuori. Lei sculetta fino alla soglia della porta, poi ci ripensa e si volta di scatto, prende Adam per il colletto della camicia e lo avvicina a sé. Quando parla, soffia le parole a meno di un centimetro dalle sue labbra.

"Invitami a cena."

"Ehi!"-vorrei gridare, ma non ci riesco. Rimango ferma sul posto, le braccia lungo i fianchi, la bocca aperta. Sembro un pesce lesso, mentre seguo con lo sguardo la ragazza dai capelli rossi come il fuoco che va dritta in cucina.

Pain is madness [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora